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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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Fu stabilito il prezzo delle Xme di <strong>Tolmino</strong> per l'anno 1752: Xma grande a lire 28; Xma<br />

piccola a lire 22. Il dieci per cento assegnato all'arcidiacono "acciò usi la dovuta attenzione<br />

nel riscuoterlo, mentre dopo che l'urbario arcidiaconale si è scosso per conto capitolare non<br />

si è ancora conseguita cosa alcuna di detto Xmaro; per conseguire poi quello che avesse il<br />

sig. Foramiti e non per anco notificato presso gli stessi delegati Buzinelli e Maroni,<br />

l'arcidiacono d'anno in anno deve produrre in capitolo il libro esprimente l'entrata ed uscita<br />

delle Xme ed Urbario arcidiaconale per la sua approvazione come si pratica con il tesoriere<br />

e caniparo e poscia sieno custoditi tali libri di resa di conto". Si acquistano i mobili per la<br />

residenza arcidiaconale di <strong>Tolmino</strong> per la somma di lire 150. Il nuovo arcidiacono eletto è il<br />

can. Giuseppe Maroni cui si verseranno lire 80 per l'agosto prossimo e il rimanente per<br />

l'agosto del 1754. Prima incombenza del nuovo titolare è di andare dall'arcivescovo di Gorizia<br />

per definire i gradi di giurisdizione di competenza capitolare 97 .<br />

Il seminario di Gorizia ♣ Giunge ben presto al Maroni una richiesta di contributo per<br />

l'erigendo seminario di Gorizia dall'arcivescovo locale. Il capitolo consiglia il Maroni "a<br />

presentarsi a Gorizia ed a far presente le angustie capitolari e la quasi impotenza a far<br />

esibizione per l'erezione del suddetto e quando non gli riuscisse in buona forma di ottenerne<br />

l'esenzione, l'esponga che questo capitolo negli ultimi anni pagava di sussidio solamente<br />

fiorini 30 e che ora gli è stata accresciuta la contribuzione alla somma di fiorini 50. Però<br />

procuri fare che sia ridotta alla primiera taglia di fiorini 30; nel qual caso il capitolo<br />

contribuirà il di più per li 6 anni ricercati". Sulle decime di <strong>Tolmino</strong> e la resa di conto del<br />

periodo Foramiti, "si è rilevato che lui non intende d'esser responsabile per varie addotte e da<br />

lui ritenute per concludenti ragioni che furono in capitolo anche in ora esposte e che si<br />

riserva produrle. Il capitolo attende le ragioni per poi decidere". Sulle richieste di contributo<br />

per l'erezione del nuovo seminario dell'arcivescovo di Gorizia si fa ricorso alla corte di<br />

Vienna e si decide di attendere il responso della cesarea autorità. Nel frattempo dalla<br />

cappellania di Dresenza è partito il capp. pre Francesco Peteani. "Ora pretendone il vicario di<br />

<strong>Tolmino</strong> di levar da questa chiesa li sacramenti, però essendo già seguiti li capitolari decreti<br />

d'erezione della cappellania curata, essendo anche persuaso di tale bisogno lo stesso vicario<br />

curato, anche da sua ecc. rev. mons. arcivescovo fu ordinato nihil innovetur donec et tanto<br />

più che si tratta in ora di dar piede stabile a questi affari" 98 .<br />

La nuova arcidiocesi si fa carico primario di smembrare le vaste parrocchie e di erigere un<br />

po' dovunque cappellanie curate. La nuova entità diocesana fa fatica a rendersi autonoma,<br />

perché, nata con la camicia, più che fortunata è come soffocata dalla rete fetale. Per lo meno è<br />

questo l'istinto se non il destino delle sue premurose ostetriche. Il vezzo della moltiplicazione<br />

è tipico di una società che si percepisce in un presente eterno, ma che di giorno in giorno è<br />

risucchiata nel suo "passato".<br />

Le "dismenbrazioni" delle vicarie mettono in moto la solita catena delle comunicazioni:<br />

"Prima scriversi lettera in nome capitolare a sua ecc.za rev.ma con cui si accenni la notizia<br />

avuta di detta lettera dal can. Maroni arcidiacono capitolare a parte imperii e procuri<br />

congruo termine a prendere le necessarie notizie ad effetto di far quei provvedimenti che<br />

saranno più commendevoli; al qual fine si danno le opportune commissioni capitolari in<br />

scritto all'arcidiacono cosicché s'informi dello stato di quello avviene e trovando qualche<br />

bisogno con l'autorità capitolare ad interim faccia che siano destinati sacerdoti cooperatori<br />

donec ecc. e faccia ogni ulteriore stabile provedimento dal che sia poi ragguagliato<br />

l'arcivescovo". Si mandino altri due deputati dall'arcivescovo per la risposta, "quale venendo<br />

niegata, si faccia annotare in quella curia compilazione di simil tenore. Ma che prima di tutto<br />

si rassegni l'emergente a sua ecc.za Commissario Donà dal quale facilmente si riporterà<br />

qualche istruzione. Senza ritardo poi il capitolo spedisca deputati a Venezia a dar conto<br />

all'ecc.mo Senato per attenderne l'oracolo". Si decide di "scrivere lettera all'arcivescovo e<br />

deputati Pisenti e Boiani per portarsi a Gorizia ad eseguire il deliberato". I deputati tornano<br />

da Gorizia "tanto presso il Commissario Veneto ai confini, Donà, quanto presso sua ecc.za<br />

97 AMC Def n. 54, 11-6-1753. 3-7-1654. 21-1-1755.<br />

98 AMC Def n. 54, 13-3-1754. 7-5-1754.<br />

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