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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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aprile fu proposto dal decano che la minuta ed il memoriale ora letto presentato a S. Ecc.<br />

Luogotenente di Udine acciò accompagni al Ser.mo Principe con suo dispazio e che con la<br />

possibile sollecitudine il Noltinghen si porti a Venezia ad informare i Protettori circa i dubi<br />

che nascono sopra detta Reversale tanto in rapporto ai Publici riguardi quanto rapporto ai<br />

diritti capitolari per ottenere la sicura direzione nel proposito desiderata". Si prega poi il<br />

Campeis "a soffrire con pazienza la dilazione del cambio per ottenere il quale sono dirette<br />

tutte le presenti più interessate premure capitolari". Segue memoriale: "essendosi interessati<br />

con la possibile cautela a Gorizia presso quel <strong>Cap</strong>itaniale Consiglio acciò le reversali siano<br />

concepite in termini che non offendino li publici et capitolari riguardi ad onta dei modi più<br />

accomodati ed officiosi posti in pratica non si ha potuto ottenere se non ciò che risulta in<br />

copia. E' stata insuperabile la resistenza di quei consiglieri che non hanno voluto restar<br />

persuasi di ommetter nella reversale il tenore del Cesareo Decreto 28 novembre, enunciativa<br />

del quale professano essere inscansabile come punto d'inalterabile pratica osservata dagli<br />

Austriaci Dicasteri in tutti li casi di Reversali e specialmente quando debbono esser<br />

trasmesse alla Corte. Rimarcandosi però nelle premesse di detta reversale certe espressioni<br />

che oltre il ferire la libertà capitolare nelle future elezioni ci fanno dubitare ragionevolmente<br />

che possano offender li Publici riguardi del Principato abbiano sospeso di assentirle senza<br />

però dar il menomo motivo di disgusto a quel Consiglio. Venga presentata al Principe e<br />

attendiamo suggerimenti" 126 .<br />

I canonici Boschetti e Belgrado hanno l'incarico di accompagnare a Gorizia il nuovo<br />

arcidiacono di <strong>Tolmino</strong> "per sottoscrivere la reversale del tenore di quella che è stata<br />

comunicata dal Consiglio e sottoposta alle riflessioni di sua Serenità e presentare<br />

all'arcivescovo di Gorizia il nuovo arcidiacono con lettera credenziale in forma per<br />

l'approvazione della curia arcivescovile e gli venga rilasciata la patente simile a quella che<br />

ottenne il Campeis. Per dar fine a questo gelosissimo affare saranno indispensabili molte<br />

spese e gratificazione verso chi si è adoperato in favore capitolare"; il tesoriere provveda ecc.<br />

Segue ducale: "Affinché ulteriore ritardo non esponga nelle odierne circostanze, mons.<br />

Noltingen eletto arcidiacono di <strong>Tolmino</strong> a qualche fortuito sinistro emergente come dalle<br />

lettere del capitolo indicate ecc. assente il Ser.mo che la Reversale del capitano al Consiglio<br />

di Gorizia estesa venghi accettata". Si sollecita il capitolo e si concede ecc. L'Arcidiacono<br />

viene presentato "all'ill.mo Ottavio Barone Torre vice presidente di quel Consiglio<br />

<strong>Cap</strong>itaneale per la sottoscrizione delle Reversali della Cesarea Resoluzione del 28 novembre<br />

scorso, similissime a quelle di sua Serenità ed accordate il 22 maggio corrente". I due<br />

canonici hanno presentato il Noltinghen "a sua altezza rev.ma mons. Principe arcivescovo di<br />

Gorizia accolti con benignità e patenti in forma similissima a quelle rilasciate nel 1763 al<br />

mons. GB Campeis. Per l'occasione fu fatta istanza perché i deputati sborsassero ongari 24<br />

per titolo di elemosina al Seminario di Gorizia, ma questi non vollero assumere tale impegno<br />

senza avvertire prima il capitolo. Il quale informato decide di attendere il Campeis per<br />

fissare il modo più cauto e prudente nell'eseguire le arcivescovili premure senza incorrere<br />

motivi di dispiacere o di male esempio nei casi venturi". Quindi si raccomanda al Noltinghen<br />

"di passare alla residenza in <strong>Tolmino</strong> quanto prima per rendere immediatamente sollevato<br />

mons. Campeis da quell'officio sin ora lodevolmente sostenuto". Quindi "bolletta per le spese<br />

occorse in Gorizia in detto incontro lire 1173,16". Seguono istanze del vescovo di Gorizia al<br />

Noltinghen "per il seminario di Gorizia e l'offertorio sive elemosine all'alunnatico.<br />

Desiderandosi di schivare ogni motivo di dispiacere... al tesoriere dare la somma di ongari<br />

24, senza però che ne abbia a seguir registro a nome dell'arcidiacono del capitolo ne transeat<br />

in exemplum". L'arcidiacono vorrebbe un aumento dell'onorario di ducati 20 che però si<br />

blocca per ballottaggio in parità: 12 contro 12 127 .<br />

C'è voluto più di un anno per nominare il successore del Campeis, arcid. Piergiovanni<br />

Noltinghen e pure la tangente pur ovviando che si trasformi in diritto. Se questi non morivano<br />

"durante" avevano ben poco tempo per esercitare il loro ministero. La burocrazia è eterna, ma<br />

quando priva i suoi eletti dell'ossigeno indispensabile, è eutanasia.<br />

126 AMC Def n. 54, 27-4-1773.<br />

127 AMC Def n. 56, 26-5-1773. 30-5-1773. 28-6-1773.<br />

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