Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
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avanzar le informazioni già antecedentemente comandate per poscia segnar decisiva<br />
risoluzione". Approvato a pieni voti.<br />
Spesso e volentieri i passi tra l'Austria ed il Friuli venivano chiusi in occasione di contagi<br />
ed epidemie. Qui poi si trattava di somme che passavano da uno stato all'altro e non appariva<br />
una procedura del tutto innocua, da cui la discrezionalità dell'autorità di turno. Il ponte di San<br />
Mauro era quello sull'Isonzo presso la chiesa di San Mauro che portava a <strong>Tolmino</strong>.<br />
Si raccomanda di procedere con prudenza nell'esecuzione delle delibere ottenute ed il<br />
decano suggerisce di affiancare altri deputati al Foramiti per assisterlo nel buon esito<br />
dell'affare con piena autorità. "Incaricato il signor Prospero Mi(g)lost d'andare al Ponte di<br />
San Mauro e mi (cancelliere) ha incaricato di insinuare che quantunque abbia il capitolo il<br />
diritto di poter trasferire bananie anche da Stato Veneto le proprie entrade sì in natura che in<br />
denaro egli però raccomanda che vengano venduti o in <strong>Tolmino</strong> o altrove di quel distretto e<br />
trasportate da compratori a Plez overo in Stato Veneto, intende siagli dalli compratori<br />
pagata la muda e lo stesso dice ancora de nascenti di capitolare decima per essere quella<br />
locata ad altra persona. Il capitolo incarica il cancelliere di scrivere al mudaro suddetto che<br />
con opportunità intorno alle pretese d'esso mudaro farà li propri ricorsi ove s'aspetta e<br />
intanto si compiaccia di non fare alcuna novità in proposito" 87 .<br />
I preti sono per principio esenti dalle tasse di dogana, perché il loro reddito è prelevato a<br />
nome dell'universale possesso divino su tutti i beni della terra che, per bontà loro, si restringe<br />
alla decima o quarantesima parte, ma sempre come indice di totale possesso. Il privilegio di<br />
non pagare angarie è un atto di devozione delle autorità preposte all'amministrazione della<br />
cosa pubblica che deve contribuire, in perfetta sintonia con il clero, a condurre la società alla<br />
felicità eterna.<br />
Cartina geografica ♣ Il capitolo ci ha lasciato una serie di cartine a colori delle singole<br />
vicarie del distretto di <strong>Tolmino</strong>, tracciate verso il 1750 per il catasto teresiano di tutti i beni<br />
immobili dello stato moderno. "Distanze di migli italiani dalla parochiale: Sotolmino n° ¾,<br />
Sabizh n° 1, Polubino n° 1, Praprot n° 1½, Rauna sopra Pales n° 3, Lubino n° 3½, Rauna de<br />
Satlas n° 7, Satlas n° 3 / 4 / 5, Zadra n° 5 / 6, Pergla e Jaurinza n° 6, Sattiena n° 4½, Dolich<br />
n° 5½, Dolia n° 1, Gabria n° 2 / 3, Volaria n° 4, Silischia n° 5, Seuza n° 6, Vrshina n° 7½,<br />
Camina n° 6, Cren n° 9, Libussina n° 7, Smast n° 8½, Ladra n° 9½, Dresniza n° 11½, Rauna<br />
di Dresniza n° 14½, Jesserza n° 10½, Cossezh n° 12, Magost n° 13½. Sono anime n° 4.200, la<br />
capellania curata di Dresniza fa anime 650, il distretto della capellania di Santo Spirito fa<br />
anime 1000. Chiese: Sant'Odorico parr.le di <strong>Tolmino</strong>, Santa Maria di <strong>Tolmino</strong>, chiesa del<br />
castello di <strong>Tolmino</strong>, San Michele di Lubino, San Briz di Volaria, San Lorenzo di Smast, Santo<br />
Spirito di Libussina, Sant'Anna di Magosto, San Giorgio di Dresenza, Santa Maria di<br />
Cossezh. Confini: a nord con la parrochiale di Plez, a sud con la parrochiale di Podmeuza,<br />
ad est con la Valle del Bocchino del Cragno, ad ovest con la parr. di <strong>Cap</strong>oretto e Volzana" 88 .<br />
L'Arcidiocesi di Gorizia ♣ La Bolla pontificia del 6 luglio 1751 sopprime il patriarcato di<br />
Aquileia ed erige in arcidiocesi Udine e Gorizia. La sconcertante decisione papale è dovuta<br />
alla pressione dell'imperatrice Maria Teresa giustificata dall'impossibilità di un efficace<br />
esercizio dell'autorità giurisdizionale e pastorale del patriarca nella vasta diocesi in territorio<br />
austriaco. La politica religiosa degli Asburgo è orientata razionalizzare l'assetto territoriale<br />
delle diocesi in tutta l'area austriaca, superando l'autorevole peso di tradizioni gloriose, non<br />
più rispondenti alla richiesta di corrispondenza fra circoscrizioni ecclesiastiche e Stati<br />
nazionali. I nuovi indirizzi religiosi, promossi da Roma in sintonia con il movimento<br />
muratoriano, corrispondevano alle istanze di rinnovamento religioso e civile e non potevano<br />
lasciare indifferente la Casa d'Austria, interessata da sempre ad un gestione unitaria della sua<br />
società; questo spiega pure l'indifferenza nei confronti del luteranesimo per quanto<br />
contribuiva a contenere l'intromissione romana. Venne nominato vicario apostolico il<br />
goriziano Carlo Michele d'Attems ed il 18 aprile 1752 eletto arcivescovo di Gorizia con i<br />
87 AMC Def n. 53, 17-1-1744. 28-1-1744. 11-2-1744. 29-2-1744. 7-4-1744. 8-4-1744. 14-4-1744.<br />
88 ACC 1750.<br />
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