Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
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interesse". Vanno a Gorizia i can.ci Moroni e Boiani 93 .<br />
Il Foramiti "nel tornare a Cividale da <strong>Tolmino</strong> giovedì scorso ha trasportato pure con sé<br />
tutte le carte della cancelleria capitolare e consegnate al can. Andriuzzi archivista". Ma il<br />
capitolo obietta che avendo il Foramiti "senza alcuna disposizione trasportato via le carte<br />
disordinate, si provveda quanto prima a salvare la documentazione e rimediare ad ogni<br />
disordine. NB il Foramiti abivit ante ballottationem", se ne andò prima del voto. Il cancelliere<br />
va a casa del Foramiti e gli intima ecc. Il card. Delfino si trova a Rosazzo e viene informato<br />
"di quanto è seguito per parte del Foramiti in quanto il capitolo non vuole ingerirsi per le<br />
carte qui arbitrariamente trasportate senza un espresso comandamento di sua eminenza". Il<br />
patriarca dice che "il capitolo ha fatto bene a non accettare le carte spettanti all'officio<br />
arciducale, rimettendole come lo sono state per lo passato e ciò in modo che nessuno<br />
s'accorga del disordine commesso e che sia ammonito a non far alcuna altra novità di sorte.<br />
Se poi il Foramiti rispondesse di voler prima portarsi da sua eminenza gli sia seriosamente<br />
prima comandato di dover prima eseguire. Il cancelliere ha ordine di informare il Foramiti<br />
del deciso, affine sappia a dovere eseguire il suo contenuto e perché di presente si ritrova nel<br />
castello della Beata Vergine Maria di Monte, gli sia scritta lettera che sollecitamente passi a<br />
Cividale". Segue: deve presentarsi dal patriarca. Il Foramiti promette pronta esecuzione "e<br />
non deve fare altri trasporti di qualunque mobile da <strong>Tolmino</strong> per non dar alcun indizio<br />
pregiudicievole e così non discorra parola conveniente l'arcidiaconato intorno ai casi<br />
presenti. Di più a non far novità alcuna con il vice cancelliere arcidiaconale rev.do Antonio<br />
Conz capellano di <strong>Tolmino</strong> finalmente che s'intenda col co. Coronini per la casa, affine resti<br />
a uso della residenza arcidiaconale" 94 .<br />
Ricorsi ennesimi alla corte di Vienna per la salvaguardia dei privilegi capitolari. Deputato<br />
il can. Andriuzzi "per incombenze loro appoggiate presso l'ecc.mo Senato (veneto), dopo<br />
ottenuto decreto permissivo con dispaccio dell'ambasciatore veneto in Vienna acciò diriga e<br />
protegga l'affare con commissione capitolare". Ci s'indirizza all'imperiale Regina, Maria<br />
Teresa. Per l'affare di Vienna "è stata dal direttorio commessa informazione alla<br />
Rappresentanza di Lubiana dalla quale forse verrà ricercato parere dell'arcivescovo (co.<br />
d'Attimis) e capitanio di Gorizia, però affine siano quanto sia possibile favorevoli... deputati i<br />
canonici che passino a Gorizia da sua eccellenza Doria Commissario veneto e preso il suo<br />
parere fare gli opportuni uffizii in Gorizia alli due deputati ecclesiastico e secolare per<br />
l'effetto" 95 .<br />
La diocesi di Gorizia ha bisogno di attrezzarsi alla pari di quella di Udine almeno di una<br />
mensa arcivescovile, capitolo, seminario, curia, arcidiaconi, enti beneficiali, caritativi, archivi<br />
ecc. e per un tanto condivide l'eredità patriarcale con Udine, più fondi, destinazioni e<br />
partecipazioni delle comunità locali.<br />
Il capitolo scrive al patriarca sul cattedrattico o contributo all'arcivescovo di Gorizia tanto<br />
più che sono giunti ordini dall'eccelsa Rappresentanza di Lubiana diretti all'arcidiacono<br />
capitolare di <strong>Tolmino</strong> per una sollecita esecuzione. Quanto poi "al gratuito dono ricercato da<br />
sua eccellenza per il nuovo Monte di Pietà di Gorizia, si esaminerà lo stato delle chiese unite<br />
alla mensa del capitolo per poscia uniformarsi al pio zelo di sua ecc.za il Patriarca per<br />
quanto permettono le forze delle chiese; se ne darà conto a lei". Frattanto giunge il rescritto<br />
della Regina sui privilegi capitolari sia spirituali che temporali, "tutti confermati con l'autorità<br />
di deputare l'arcidiacono senza alcuna restrizione se non che sia una persona abile degna e<br />
grata e che risieda sempre in Stato Austriaco da presentarsi o a Vienna o alla<br />
Rappresentanza di Lubiana. Dato 17-2-1753". Comunicato al patriarca, "cui si chiede d'avere<br />
dall'eccelso Senato la permissione di eseguire quanto suddetto di cui siamo contenti" 96 .<br />
Mancando ancora una ridefinizione delle circoscrizioni ecclesiastiche in base ai rispettivi<br />
confini statali non ha senso ostacolarsi in attesa di una definitiva soluzione delle sovrapposte<br />
giurisdizioni.<br />
93 AMC Def n. 54, 5-5-1752. 11-6-1752.<br />
94 AMC Def n. 54, 16-7-1752. 18-7-1752;<br />
95 AMC Def n. 54, 27-8-1752. 14-11-1752.<br />
96 AMC Def n. 54, 11-3-1753<br />
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