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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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territori della Contea di Gorizia e Gradisca, le enclaves del territorio veneto, il ducato di<br />

Carniola, escluse le enclaves della diocesi di Lubiana, la parte slovena del ducato di Stiria,<br />

escluse ancora le enclaves di Lubiana, il territorio del ducato di Carinzia a sud della Drava e<br />

l'Ampezzano in Tirolo. La popolazione assommava a 600 mila fedeli, di cui il 75% di lingua<br />

slovena, il 15% di lingua tedesca ed il 10% di lingua ladino-italiana 89 .<br />

Dalle nostre parti la svolta non è pacifica. Nel 1751 il co. Giovanni Ignazio Coronini,<br />

capitano di <strong>Tolmino</strong>, agisce a modo suo. "Attesa la stravaganza praticata, dalla quale viene a<br />

ripristinare gli attentati suoi altre volte dalla sovrana autorità repressi, si decise di rendere<br />

partecipe il card.le Patriarca per un consiglio sul comportamento da tenere". Per una<br />

valutazione complessiva ci si rivolge anche al "visitator apostolicus a parte imperii" mons.<br />

co. Carlo Michele d'Attems vescovo di Pergamo che intende per gli ultimi di luglio "tenere<br />

una visita nella giurisdizione capitolare: Plezzo, <strong>Cap</strong>oretto, <strong>Tolmino</strong>, Circhina, Podmeuza,<br />

Rutt e Volzana". Alla conclusione della visita apostolica l'arcid. Andrea Foramiti stende una<br />

relazione per il capitolo. Nessun atto pregiudizievole ai diritti del capitolo, anzi espressioni di<br />

riguardo e di rispetto. Tutte le spese se l'è assunte lui come arcidiacono, senza aggravio del<br />

capitolo. "Informato dall'arcidiacono delle ultimamente erette capellanie curate di Dresniza,<br />

Libusina, Bucova ed altre si è portato anche là onde abbiano il loro effetto, che viene<br />

sturbato da quel co. capitanio di <strong>Tolmino</strong>" 90 .<br />

Il Foramiti chiede consiglio su come comportarsi nella vendita delle biade delle decime<br />

entro il mese di marzo, "stante che per la corrente penuria vede di non potersi dispensare dal<br />

darne, venendo ricercato; e ciò stante li prezzi esorbitanti ed incerti tanto più che li<br />

particolari che hanno biada ricusano di vendere per attendere i prezzi che come vanno delle<br />

biade delle decime. Fu deliberato che nel prezzo prenda norma dalla Piazza di Gorizia ed<br />

avverta se è esorbitante di contenersi in maniera che sia piuttosto minore acciò comparisca il<br />

capitolo moderato et caritatevole nelle circostante presenti" 91 .<br />

Ormai le vecchie piazze mercantili sono superate; il mercato si è allargato, grazie alle<br />

infrastrutture più funzionali. Come il capitolo per la definizione della media dei prezzi delle<br />

sue derrate tiene presente pure i prezzi spuntati sul mercato di Udine, così <strong>Tolmino</strong> guarda a<br />

Gorizia.<br />

Il tempo sta maturando anche per Foramiti, arcidiacono a parte imperii dal 1737. Si sta<br />

brigando per la sua sostituzione e si mandano delegati in Gorizia dal vicario apostolico e dal<br />

patriarca e si rileva l'animo del primo che lascia intendere di preferire un altro canonico per<br />

l'arcidiaconato di <strong>Tolmino</strong> e poi riferire al Patriarca e presentarlo al vicario Apostolico di<br />

Gorizia. Alla fine si elegge il can. co. Ermanno di Attimis, secondo quanto è stabilito dalle<br />

Bolle Pontificie e dalle disposizioni dei cesarei diplomi e sovrani decreti dell'aug.ma Casa<br />

d'Austria in favore del capitolo, confermate ecc. e lo si presenta al vicario apostolico in<br />

Gorizia 92 . Questi scrive una lettera, "dove appare che la Corte di Vienna non aggradisce nel<br />

posto di arcidiacono di <strong>Tolmino</strong> il can. co. Ermanno d'Attimis proposto dal capitolo e<br />

approvato dal patriarca, locché stante insinuava il vicario apostolico che non acquietandosi<br />

egli che il can. Foramiti continui nell'officio di arcidiacono per vari, come si esprime, e ben<br />

fondati riflessi, questo capitolo nomini uno dei vicari curati del tolminese, al quale darebbe<br />

sua em.za provisionalmente le opportune facoltà pel buon governo di quel distretto sin a<br />

tanto che sua maestà dichiari le sue intenzioni, aggiungendo che per altro è affatto risoluto di<br />

dar principio a questo suo disegno a primi del venturo mese ed accordare a soggetto idoneo<br />

la patente, quand'anche il capitolo bilanciasse nel prendere l'ultima risoluzione; ed in fine<br />

significa che questo capitolo non farebbe male se da sé medesimo avanzasse le proprie<br />

premure alla Cesarea Real Corte per queste capitolari maggiori convenienze". Si spedisce i<br />

delegati al patriarca per direttive. Per il Principe ora non ha tempo, ma lo farà appena<br />

possibile; per il vicario apostolico "meglio spedire sempre canonici e non persone estranee e<br />

pregare lo stesso a soprassedere a novità continue sino a che non si proveda al proprio<br />

89 TAVANO 2004, pp. 41-46.<br />

90 AMC Def n. 51, 18-7-1751, 13v. 15-9-1751, p. 17. 1-10-1751, p. 20. 31-10-1751, p. 21.<br />

91 AMC Def n. 54, 7-3-1752.<br />

92 AMC Def n. 54, 23-4-1752.<br />

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