articolo 62, serve unità per trovare soluzioni - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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offrire. È l’ex<strong>per</strong>ience che Rinascente propone<br />
al cliente, la capacità di stupirlo, quella<br />
di cambiare pelle in continuazione. Proprio<br />
questo è il segreto di Rinascente”.<br />
Rinascente Duomo ha fatturato nel 2010<br />
16.600 euro al mq, un miracolo, soprattutto<br />
di questi tempi. Qual è la ricetta?<br />
Rinascente Duomo è passata da un fatturato<br />
di 100 mio euro nel 2005 a 300<br />
del 2012, con 8,8 mio visitatori l’anno. Gli<br />
stessi del Louvre. Negli ultimi anni, i grandi<br />
magazzini sono completamente cambiati.<br />
Non sono più alla ricerca della guerra con<br />
gli specialisti, ma hanno cercato un’altra<br />
strada, quella propria dei grandi magazzini:<br />
offrire sì prodotti, ma anche un caffè,<br />
intrattenere i clienti e soprattutto spendere<br />
del tempo alla ricerca di es<strong>per</strong>ienze nuove<br />
da mettere in scena. Ciò ha fatto sì che<br />
questa formula distributiva risentisse della<br />
crisi, ma non in maniera forte, come, invece,<br />
è successo <strong>per</strong> le catene specializzate.<br />
Soddisfatti, quindi?<br />
Abbiamo ancora tante cose da fare: gli ingredienti<br />
del grande magazzino cambiano<br />
continuamente; dopo cinque anni, le proposte<br />
vanno riammodernate e rinnovate<br />
<strong>per</strong> mantenere feeling con il consumatore<br />
e continuare a stupirlo.<br />
<strong>Il</strong> chief executive of Central Retail, Tos<br />
Chirathivat, ha dichiarato che è interessato<br />
all’Europa, dove “i prezzi sono molto<br />
interessanti”. Su quali città puntate?<br />
Ci stiamo concentrando sulle città turistiche,<br />
<strong>per</strong>ché sono quelle che danno più soddisfazione<br />
in termini di flusso di <strong>per</strong>sone: penso a<br />
Parigi, Londra, Mosca. Non necessariamente<br />
con il brand Rinascente, che è sinonimo di<br />
Milano, mentre noi esporteremmo un modo<br />
di fare retail che declini lo spirito della città<br />
nel suo negozio. Non ci interessa replicare lo<br />
spirito meneghino a Parigi o a Londra, ma,<br />
piuttosto, identificarci con il landmark locale.<br />
Possiamo sa<strong>per</strong>e quali sono questi<br />
landmark?<br />
Ovviamente no. Le basti pensare a città turistiche<br />
che hanno grandi magazzini dal gran<br />
nome, ma un po’ appannati.<br />
Qualche idea l’avrei ... ma passiamo<br />
all’Italia: state lavorando su Roma e<br />
Venezia. A che punto sono questi progetti?<br />
Roma aprirà nel 2015 (via Del Tritone),<br />
così come stiamo lavorando su Firenze. A<br />
Milano, rifaremo lo spazio Annex, di fianco<br />
a via Santa Radegonda. Per Venezia, siamo<br />
ancora agli inizi: abbiamo opzionato<br />
il Fondaco dei Tedeschi (proprietà della<br />
famiglia Benetton), un luogo molto bello,<br />
che è stato massacrato architettonicamente<br />
durante l’era fascista e poi utilizzato<br />
come uffici delle poste e, da qualche<br />
anno, in disuso. <strong>Il</strong> progetto di Rem Koolhaas<br />
(presentato durante la Biennale<br />
di Architettura del 2010) prevede una ristrutturazione<br />
importante, la creazione di<br />
uno spazio dedicato allo spettacolo, che<br />
si leghi a doppio filo a Venezia, città del<br />
cinema, con il suo Festival, città di teatro,<br />
con La Fenice, e, ovviamente, città d’arte.<br />
il 20% del mio<br />
fatturato<br />
lo faccio di<br />
domenica<br />
<strong>per</strong>ché dovrei<br />
chiudere?<br />
<strong>Il</strong> progetto sembrerebbe abbastanza<br />
avanzato.<br />
Questo è il problema di lavorare in Italia:<br />
l’avanzamento dei lavori dipende da talmente<br />
tante pratiche burocratiche, difficilmente<br />
valutabili, da rendere impossibile<br />
fare alcuna previsione. Le faccio un<br />
esempio: al momento, siamo fermi alle<br />
scale mobili, non ci danno il <strong>per</strong>messo!<br />
Come è possibile arrivare al quinto piano<br />
senza fare la scale? 10.000 metri quadrati<br />
di grande magazzino senza accessi<br />
facilitati? E poi, il progetto prevedeva anche<br />
una magnifica terrazza sul tetto, ma<br />
credo sarà difficile realizzarla appieno,<br />
<strong>per</strong>ché, malgrado sia stata fatta nella<br />
precedente ristrutturazione una colata di<br />
cemento sopra i tetti originali e malgrado<br />
l’impossibilità di restituirli al Fondaco,<br />
INTERVISTA<br />
sembrerebbe che quella terrazza debba<br />
rimanere così com’è. Le nostre previsioni<br />
pensano ad un passaggio di circa quattro<br />
milioni di <strong>per</strong>sone, venti volte quello<br />
che raccoglie Palazzo Ducale, un servizio<br />
<strong>per</strong> una città che, in quasi tutti i <strong>per</strong>iodi<br />
dell’anno, ha strade invase dai turisti e<br />
pochissimo spazio al chiuso dove accoglierli.<br />
Anzi, le dirò di più: sono disposto<br />
a rifondere la città, se non entrano almeno<br />
tre milioni di <strong>per</strong>sone. Questi pochi<br />
esempi, ma ce ne sarebbero molti altri,<br />
parlano da soli e spiegano il <strong>per</strong>ché, oggi,<br />
qui da noi in Italia, le aziende straniere<br />
siano poco disposte ad investire.<br />
Chiarissimo. Perché l’Italia a sua volta<br />
non esporta retail?<br />
Perché da noi non c’è una scuola di retail.<br />
Non esiste un modo italiano di fare<br />
retail, non si inventa nulla, al massimo<br />
si copia qua e là.<br />
Quali sono, a suo parere, i motivi di<br />
questa mancanza?<br />
In parte, quelli elencati sopra: la difficoltà<br />
in Italia ad aprire punti di vendita, in<br />
parte <strong>per</strong>ché gli italiani strutturalmente<br />
sono bravissimi a creare, oggetti, arte<br />
design, ma pessimi nel venderli. Pensiamo<br />
alla mancanza della figura del merchandiser,<br />
ritenuta quasi una velleità:<br />
nei miei negozi, il merchandiser è quello<br />
che pianifica ogni minimo particolare,<br />
che guarda lo scaffale e lo “pesa”, bilancia<br />
la scala prezzi, in sintesi: mi fa<br />
guadagnare quello che un buyer mi fa<br />
spendere.<br />
Cambiamo argomento. Lei si è trovato<br />
a lavorare con una società che sta<br />
dall’altra parte del mondo. Come avete<br />
vissuto il cambiamento?<br />
Non ne farei una questione di nazionalità:<br />
prima a possederci era un fondo, privo,<br />
quindi, di connotazioni geografiche; oggi<br />
è un retailer, grande, lontano, ma che da<br />
sessant’anni fa questo lavoro e che non<br />
ha nessuna fretta di venderci. Una filosofia<br />
diversa, quindi, che lascia a<strong>per</strong>ti spazi<br />
alla crescita e agli investimenti. Non un<br />
limite. Anzi.•<br />
5 novembre 2012 17