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articolo 62, serve unità per trovare soluzioni - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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ANGEL SANCHEZ,<br />

direttore generale Con<strong>serve</strong> Italia<br />

ne di Coop e Conad e della distribuzione<br />

nel suo complesso –<strong>per</strong> avvantaggiare<br />

le multinazionali, che meno di tutti avevano<br />

bisogno di questo beneficio.<br />

L’impatto negativo sul sistema distributivo<br />

è stato stimato di recente da Coop<br />

in sei miliardi di euro. L’aspetto finanziario<br />

non è <strong>per</strong>ò l’unico a rendere interessante<br />

l’<strong>articolo</strong> <strong>62</strong> nelle sue implicazioni<br />

sul sistema idm-gdo: né vogliamo entrare<br />

nel merito di un giudizio -positivo o<br />

negativo che sia- su un provvedimento<br />

legislativo che mira a regolamentare un<br />

ambito -quello dei termini di pagamento-<br />

sul quale i francesi, tanto <strong>per</strong> fare<br />

un esempio, avevano già posto precisi<br />

paletti prima di noi, esattamente come<br />

avevano fatto con il sottocosto (vedi lois<br />

Galland e Dutreil).<br />

L’<strong>articolo</strong> <strong>62</strong>, e qui risiede,a nostro parere,<br />

l’interesse maggiore, riporta sotto<br />

i riflettori della cronaca l’assai dibattuta<br />

querelle del listino e del fuori fattura,<br />

che a sua volta rimanda a due fronti<br />

-contrapposti- nella filosofia della negoziazione:<br />

da un lato, la distribuzione che<br />

vorrebbe semplificare la contrattazione<br />

passando a una prassi molto vicina a<br />

COVER STORY<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

DANIELE<br />

BRAGAGLIA,<br />

amministratore<br />

delegato Eridania<br />

ridania lavora con un portafoglio prodotti<br />

che include referenze tipicamente<br />

commodity, quindi senza particolari esigenze<br />

di trade investment, ma anche, come<br />

precisa alla fine di questa intervista Daniele<br />

Bragaglia, prodotti con livelli di “back<br />

margin” in linea con i prodotti Lcc più “eyecatching”.<br />

L’<strong>articolo</strong> <strong>62</strong> cambierà la contrattazione<br />

idm-gdo?<br />

Secondo noi sarà un’opport<strong>unità</strong> <strong>per</strong> una<br />

revisione strategica dei contratti finalizzata<br />

a migliorare i livelli di “pay-for-<strong>per</strong>formance”,<br />

ad aumentare l’efficienza di tutta la supply<br />

chain con possibilità di recu<strong>per</strong>i da investire <strong>per</strong> lo sviluppo dei consumi<br />

in generale a tutto vantaggio dei player più efficienti e solidi sul piano<br />

patrimoniale.<br />

Che cosa succederà in concreto a livello di contratto e listino?<br />

In termini di flussi di cassa, tra quello che la distribuzione <strong>per</strong>de pagando<br />

prima, ma guadagnerà mettendo in fattura molti sconti di secondo livello,<br />

non vi saranno grandi differenze <strong>per</strong> noi che o<strong>per</strong>iamo in prodotti “shelf<br />

stable” e quindi non prevediamo dinamiche inflattive.<br />

S<strong>per</strong>iamo <strong>per</strong>ò che lo sforzo comune di rimodulare i contratti rilanci<br />

una politica contrattuale/negoziale basata sul “pay-for-<strong>per</strong>formance”.<br />

Per esempio, sconti effettivamente correlati alla efficienza reale<br />

della logistica; premialità legate ai risultati della categoria e alla sua<br />

ottimizzazione; promozioni e/o sconti di secondo livello basati su obiettivi<br />

di consumer marketing; scontistiche proporzionali all’out-of-stock<br />

I consumatori ci guadagano?<br />

Zucchero e dolcificanti sono una categoria matura, legata alla volatilità<br />

dei prezzi delle materie prime e quindi i consumatori sono abituati anche<br />

a cambiamenti dei prezzi nelle diverse direzioni. Al netto di tutto ciò, se<br />

l’<strong>articolo</strong> <strong>62</strong> contribuirà a modernizzare/razionalizzare gli assortimenti, i<br />

consumatori potrebbero avere addirittura vantaggi in termini di “value for<br />

money” e semplicità di lettura dello scaffale.<br />

Com’è cambiato il trade spending negli ultimi due anni nel vostro<br />

settore e più in generale nel mercato Lcc?<br />

Lo zucchero è caratterizzato dall’assenza di sconti di secondo livello, ergo di<br />

trade spending, <strong>per</strong> la sua natura di commodity e traffic builder. Viceversa,<br />

specialità e dolcificanti hanno “marge arrière” assimilabili ad altre categorie<br />

grocery. Su queste categorie il trade spending è piuttosto ragionato e<br />

funzionale allo sviluppo di nuovi consumi che possano accrescere i (bassi)<br />

margini del comparto e innalzare il livello di soddisfazione/gratificazione<br />

del consumatore.<br />

5 novembre 2012 19

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