articolo 62, serve unità per trovare soluzioni - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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RETAIL<br />
<br />
<br />
Ormai raggiunto il Giappone, il paese si prepara a diventare il mercato<br />
più importante del mondo. Ma il rallentamento del Pil preoccupa<br />
26<br />
di Luigi Dell’Olio<br />
ia il rallentamento della crescita sia<br />
i timori relativi allo scoppio delle<br />
bolle createsi negli anni del boom<br />
non devono ingannare. Se <strong>per</strong>iodi<br />
di tensione sono normali <strong>per</strong> le economie<br />
emergenti, la Repubblica Popolare Cinese<br />
resta, comunque, il Paese con le maggiori<br />
potenzialità nei prossimi anni, non solo <strong>per</strong><br />
le prospettive economiche, ma anche <strong>per</strong><br />
l’attesa stagione di fusioni e acquisizioni<br />
che interesserà il mercato retail, aprendo<br />
di conseguenza ampi spazi agli o<strong>per</strong>atori<br />
internazionali.<br />
<br />
Le dimensioni del gigante asiatico -oltre<br />
nove milioni e mezzo di metri quadri, che lo<br />
collocano al terzo posto a livello mondiale<br />
dopo Russia e Canada- rendono particolarmente<br />
complesso il mercato, con una<br />
profonda spaccatura tra le province più<br />
o meno interessate dallo sviluppo economico.<br />
Secondo il Prc National Bureau of<br />
Statistics, lo scorso anno il 42% delle vendite<br />
retail sono state sviluppate (in ordine<br />
di classifica) tra Guangdong, Shandong,<br />
Jiangsu, Zhejiang and Henan, quindi con<br />
una netta preponderanza delle province<br />
orientali. Mentre in coda figurano Tibet,<br />
Qinghai, Ningxia, Hainan e Gansu.<br />
In un Paese con 1,3 miliardi di <strong>per</strong>sone,<br />
che presenta lievi tassi di incremento demografico<br />
nonostante le politiche restrittive<br />
del governo di Pechino, l’offerta è fortemente<br />
frammentata, tanto che le vendite dei<br />
primi 100 o<strong>per</strong>atori rilevati dalla China’s<br />
Top 100 Retail Enterprises (curata dalla<br />
China Chain Store & Franchise Association)<br />
coprono appena l’11% del totale.<br />
5 novembre 2012<br />
Questa incidenza è cresciuta negli ultimi<br />
anni, ma la presenza di limiti infrastrutturali<br />
nelle province meno interessate dal<br />
boom economico fa sì che molti o<strong>per</strong>atori<br />
si siano concentrati su territori limitati. “La<br />
competizione raggiunge livelli differenti in<br />
base all’ambito di azione”, spiega Dario Righetti,<br />
partner di Deloitte e responsabile<br />
Consumer Business <strong>per</strong> l’Italia. “Così se il<br />
comparto del grocery retail, comprendente<br />
department store e su<strong>per</strong>mercati, presenta<br />
grandi gruppi, avvicinandosi più di altri agli<br />
standard occidentali, le società di vendita<br />
di auto e componenti relative sono quelle<br />
che riescono a ottenere i migliori margini”.<br />
<br />
I grandi o<strong>per</strong>atori internazionali del retail<br />
sono presenti da tempo nel Paese, con in<br />
testa Carrefour (oltre 200 i<strong>per</strong> nel Paese,<br />
più di quanti ne siano presenti in Francia,<br />
con vendita che nel secondo trimestre han-<br />
Carrefour possiede<br />
in Cina più i<strong>per</strong><br />
di quante ne controlli<br />
in Francia: oltre 200.<br />
Nel secondo trimestre<br />
2012 le vendite<br />
sono cresciute<br />
del 19% nonostante<br />
gli strascichi<br />
dei problemi avuti<br />
con la comunicazione<br />
dei prezzi<br />
in promozione<br />
no segnato un progresso del 19% nel confronto<br />
anno su anno) e Walmart (2% del<br />
fatturato globale della società), che a fine<br />
estate ha ottenuto il via libera delle autorità<br />
cinesi all’acquisizione del 51% di Yihaodian,<br />
gigante del commercio elettronico,<br />
(crescendo così in un mercato che oggi vale<br />
il 3,5% delle vendite retail, ma che nel<br />
2016 arriverà all’8%), che pure nell’ultimo<br />
anno hanno dovuto fronteggiare il danno di<br />
immagine derivante dall’accusa mossa dai<br />
consumatori di applicare politiche di prezzo<br />
ingannevoli. In particolare con la contestazione<br />
di aver comunicato sconti su<strong>per</strong>iori a<br />
quelli realmente praticati.<br />
La Commissione nazionale <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
ha riscontrato una violazione delle leggi<br />
cinesi e ha richiesto un maggior controllo<br />
nella comunicazione del prezzo. Carrefour<br />
ha riconosciuto l’errore -attribuendolo a un<br />
cattivo funzionamento dei sistemi tecnologici-<br />
e ha rilanciato la sua immagine a ini-