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VDG Magazine

Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee. L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,

Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee.
L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,

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Ravioli al radicchio<br />

Tardivo, speck<br />

e formaggio di fossa<br />

Ingredienti per 10 persone:<br />

300 gr di pasta fresca<br />

Per il ripieno:<br />

400 gr di radicchio di Treviso<br />

200 gr di speck<br />

40 gr di scalogno<br />

100 gr di formaggio di fossa<br />

200 gr di ricotta<br />

2 tuorli<br />

1/2 dl d’olio extravergine d’oliva<br />

sale e pepe<br />

Per la salsa:<br />

2 dl di panna<br />

100 gr di burro<br />

50 gr di formaggio di fossa<br />

Preparazione:<br />

Confezionare la pasta fresca<br />

impastando la farina con le uova e<br />

stenderla ottenendo delle sfoglie<br />

sottili. Lavare accuratamente il<br />

radicchio e tagliarlo a pezzetti<br />

piccoli. Tritare finemente lo<br />

scalogno e farlo rosolare in padella<br />

con poco olio d’oliva. Aggiungere<br />

metà dello speck tagliato a<br />

julienne e subito dopo il radicchio.<br />

Trifolare il tutto a fuoco vivo, in<br />

modo da far evaporare l’acqua.<br />

Condire con sale e pepe. Ridurre in<br />

poltiglia questo composto<br />

utilizzando un mixer e quindi<br />

incorporarvi la ricotta, il formaggio<br />

di fossa e i tuorli d’uovo, il tutto<br />

condito con sale e pepe. L’impasto<br />

ottenuto dovrà essere omogeneo<br />

e asciutto. Confezionare i ravioli in<br />

misura regolare, sigillando bene le<br />

estremità. Per la salsa: fare fondere<br />

il burro, aggiungere il restante<br />

speck tagliato a julienne e la<br />

panna fresca e fare bollire il tutto<br />

per pochi minuti. Togliere dal<br />

fuoco e con l’ausilio della frusta<br />

incorporarvi il restante formaggio<br />

grattugiato. Cucinare i ravioli in<br />

abbondante acqua salata e in<br />

movimento, per evitare che<br />

attacchino. Versare la salsa a<br />

specchio sui piatti e adagiarvi i<br />

ravioli cotti e ben sgocciolati.<br />

Qualche foglia di radicchio servirà<br />

come motivo decorante.<br />

62<br />

cibo&territorio<br />

Ricetta di Claudio Moras<br />

(Presidente Unione Regionale<br />

Cuochi Emilia Romagna)<br />

febbraio 2013<br />

Ogni radicchio ha il suo momento<br />

Oltre a essere un ottimo rimedio anti-invecchiamento,<br />

ricco com’è di antiossidanti che apportano<br />

benefici anche a chi soffre di problemi cutanei,<br />

artrite e reumatismi, il radicchio è però<br />

innanzitutto un ortaggio. E come tale ha un<br />

suo momento in cui gustarlo al meglio. «Per assaporare<br />

il Tardivo Igp, come da disciplinare, si<br />

deve attendere ogni anno fino al 1° novembre<br />

– spiega ancora Paolo Manzan – prima invece<br />

si può già assaporare il fratello meno pregiato,<br />

il radicchio di Treviso Precoce Igp, dalla foglia<br />

più larga e dal cespo più chiuso e arrotondato.<br />

L’imbianchimento, per il Precoce, è molto più<br />

semplice e la sua presenza sul mercato è avviata<br />

già dal 1° settembre. Tutta un’altra storia, invece,<br />

quella che porta in tavola il Variegato di Castelfranco,<br />

facilmente identificabile per la forma a<br />

rosa aperta, le sottili foglie dai bordi seghettati,<br />

il colore giallo-verdognolo quasi decorato da lie-<br />

Occhio ai consumi<br />

Il Tardivo ha foglie rosse vicine che si<br />

chiudono all’apice, mentre il Precoce ha<br />

un cespo più voluminoso e il Variegato ha<br />

forma “a rosa”, con foglie color crema a<br />

venature vinaccia. «Al momento abbiamo<br />

due “sceriffi del radicchio” – avverte<br />

ancora Paolo Manzan – che presidiano<br />

mercati generali, grandi catene di<br />

distribuzione, ma anche esercizi pubblici».<br />

E in loro assenza? Non resta che prestare<br />

sempre attenzione all’originalità del<br />

marchio, purtroppo molto imitato…<br />

Un'idea per veri amatori?<br />

Il Consorzio di Tutela<br />

propone tre itinerari<br />

turistici attraverso<br />

l’area di produzione<br />

del radicchio, per scoprire<br />

il buono e il bello<br />

della Marca Trevigiana

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