22.10.2013 Views

VDG Magazine

Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee. L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,

Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee.
L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

74<br />

cibo&territorio<br />

gente, che richiede un colore vivo, una densità e<br />

un sapore del prodotto finale perfetti. Qualcuno<br />

lo definirebbe mercato di qualità, specie «francese<br />

o italiano, di alta pasticceria, che è sempre più in<br />

crescita», aggiunge Palaia. In questo caso lavoriamo<br />

con la certificazione di prodotto biologico, che<br />

ci consente di raggiungere le migliori produzioni<br />

dolciarie del mondo. E continua: «Unitamente alle<br />

arance prepariamo per l’industria di trasformazione<br />

limoni, cedri e bergamotto, che matura a febbraio,<br />

sempre qui nel Reggino. Una volta pronti,<br />

questi prodotti prendono la strada del nord Italia<br />

ed Europa». Avviene anche per la polpa, che specifiche<br />

industrie sapranno concentrare o trasformare<br />

in marmellate.<br />

Lavorare con lentezza<br />

Prima di potere essere utilizzati in pasticceria gli<br />

agrumi subiscono la canditura vera e propria. Esistono<br />

a questo proposito due modalità per rea-<br />

febbraio 2013<br />

lizzare il prodotto finale, una pratica artigianale<br />

e una industriale. La prima prevede che la materia<br />

prima sia immersa in una vasca di canditura e<br />

coperta di sciroppo. Per osmosi avviene lo scambio<br />

del liquido e dopo un certo periodo lo sciroppo,<br />

che nel frattempo si è diluito, si separa dalla<br />

frutta e si riscalda, eventualmente rinforzandolo<br />

con altro zucchero, quando si versa di nuovo sulla<br />

materia prima. Operazione che si ripete finché<br />

la concentrazione di zucchero nei canditi è ideale<br />

per l’utilizzo in pasticceria. L’industria usa sistemi<br />

più rapidi nelle autoclavi di canditura dove vengono<br />

chiusi frutta e sciroppo. Raggiunto il punto<br />

di ebollizione, i liquidi evaporano e si raggiunge<br />

la concentrazione finale richiesta. Tuttavia, per effetto<br />

dei riscaldamenti, molte delle componenti<br />

aromatiche dei frutti utilizzati vanno perdute.<br />

A ogni modo, in entrambi i casi le qualità nutrizionali<br />

della materia prima vanno quasi completamente<br />

perdute, mentre molte delle vitamine<br />

sono mantenute. La conservazione dei profumi<br />

dipende invece dall’abilità del dolciere, che in taluni<br />

casi riesce a concentrare gli aromi ed esaltare<br />

le caratteristiche iniziali dei frutti. Anche nei canditi<br />

il gusto si conquista con lentezza...<br />

Occhio ai consumi<br />

Spesso durante la canditura la grande<br />

industria fa uso massiccio di additivi<br />

alimentari (coloranti, aromatizzanti e<br />

conservanti), fino a snaturare il gusto<br />

della materia prima. Come conservante<br />

è ampiamente impiegata l’anidride<br />

solforosa e suoi derivati (E220-E229),<br />

approfittando anche del fatto che, per<br />

la legislazione vigente, molto tollerante,<br />

tali additivi non devono essere dichiarati<br />

se sono contenuti nella materia prima e<br />

non aggiunti durante la lavorazione.<br />

A sinistra un aranceto, ricchezza<br />

della Piana di Gioia Tauro, una delle aree<br />

più vocate all’agrumicoltura in Italia<br />

Scelti per voi<br />

dove comprare<br />

Per la materia prima<br />

Mediterranea<br />

Contrada Serricella<br />

Rosarno (Rc)<br />

Tel. 0966.713560<br />

Per canditi e dolci<br />

Caffè Sicilia<br />

Corso Vittorio Emanuele III, 125<br />

Noto (Sr)<br />

Tel. 0931.835013

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!