VDG Magazine
Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee. L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,
Sulla qualità e sulla “trasparenza” (intesa nell’accezione di genuinità, ma anche di informazione puntuale, tracciabilità e sicurezza) del cibo – lo diciamo da tempo – c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto da parte delle istituzioni e in particolar modo di quelle europee.
L’ardua sfida – o l’impari duello che dir si voglia – con la quale bisogna fare i conti, more solito, è quella tra le lobby industriali dell’agroalimentare,
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inviaggiotendenze<br />
Crociere: avanti tutta!<br />
È stato più rapido del previsto il recupero<br />
della fiducia dei turisti da parte delle compagnie<br />
di navi da crociera dopo la tragedia della Concordia.<br />
Merito certamente di passate esperienze positive,<br />
dell’ondata di offerte (i prezzi però stanno tornando<br />
a normalizzarsi), di itinerari sempre nuovi. Chi amava<br />
trascorrere il suo tempo tra ricchi buffet, serate danzanti<br />
e attività di ogni sorta, sembra non aver alcuna<br />
intenzione di rinunciare al suo viaggio all inclusive<br />
88 febbraio 2013<br />
di Isa Grassano<br />
La nave è ancora là e il perentorio “Vada a bordo,<br />
c…..!” (urlato da Gregorio De Falco, della<br />
Capitaneria di Porto, al comandante Francesco<br />
Schettino) ormai è diventato un tormentone,<br />
tanto che qualcuno lo usa persino come<br />
suoneria per il cellulare. È trascorso poco più di<br />
un anno (era il 13 gennaio 2012) da quando la lussuosa<br />
Costa Concordia fece naufragio squarciandosi,<br />
per settanta dei suoi trecento metri, contro<br />
uno scoglio dell’isola del Giglio, e causando la mor