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«Die gerade Linie ist unterbrochen» - il portale di "rodoni.ch"

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approfondendo da una parte la conoscenza con persone che prima della<br />

guerra non appartenevano al suo Freundeskreis 80 (V. Andreae, H. Huber e<br />

J. Vianna Da Motta), dall’altra instaurando nuovi legami <strong>di</strong> amicizia, in<br />

particolare con <strong>il</strong> Marchese S<strong>il</strong>vio della Valle <strong>di</strong> Casanova e <strong>il</strong> music<strong>ist</strong>a<br />

franco-spagnolo Ph<strong>il</strong>ipp Jarnach.<br />

Busoni conobbe <strong>il</strong> Marchese a Zurigo ai primi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre. 81 Diversi i<br />

motivi che lo spinsero ad entrare in contatto con questo notevole<br />

Kulturmensch: la sua raffinata cultura germanica, <strong>il</strong> fatto che fosse<br />

pian<strong>ist</strong>a, allievo <strong>di</strong> Liszt a Weimar, e che possedesse una notevole<br />

collezione <strong>di</strong> autografi lisztiani, tra cui la prima versione della Danse<br />

macabre, 82 <strong>di</strong> cui Busoni voleva curare l’e<strong>di</strong>zione. Da questo breve<br />

incontro zurighese nacque una solida e profonda amicizia, fondata sulla<br />

reciproca stima, che si consolidò ulteriormente durante la permanza <strong>di</strong><br />

Busoni a Pallanza nel giugno del 1916.<br />

Saputo da Carl Flesch che l’insigne pian<strong>ist</strong>a si trovava a Zurigo, Ph<strong>il</strong>ipp<br />

Jarnach 83 gli scrisse una lettera l’8 <strong>di</strong>cembre, manifestandogli <strong>il</strong> grande<br />

desiderio <strong>di</strong> conoscerlo personalmente: «Ich hege den grossen Wunsch,<br />

Sie persönlich kennenzulernen, und würde mich unendlich freuen wenn<br />

Sie mir gestatten, Sie zu besuchen.» 84 L’incontro avvenne sicuramente<br />

nel corso dello stesso mese e fu molto importante per la vita <strong>di</strong> entrambi i<br />

music<strong>ist</strong>i, sia sul piano umano, sia su quello art<strong>ist</strong>ico. Jarnach <strong>di</strong>venne ben<br />

presto, nonostante la giovane età (nel 1915 aveva 23 anni) non solo un<br />

prezioso ass<strong>ist</strong>ente del compositore, 85 ma anche una sorta <strong>di</strong> alter ego del<br />

maestro, sostituendo in questo ruolo <strong>il</strong> pian<strong>ist</strong>a Egon Petri, che abitava<br />

troppo lontano da Zurigo in quel periodo. 86 Busoni fu subito colpito<br />

dall’intelligenza del suo giovane ass<strong>ist</strong>ente e dalla fac<strong>il</strong>ità con cui si<br />

80<br />

Cfr. infra <strong>il</strong> cap. "Il Freundeskreis zurighese".<br />

81<br />

Cfr. Rodoni, pp. 15-21. La pian<strong>ist</strong>a Margarete Klinckerfuss ne propiziò l’incontro.<br />

Nel suo libro <strong>di</strong> memorie Aufklänge aus versunkener Zeit, Urach 1947, riferisce dei<br />

suoi incontri con Busoni (p. 93) e pubblica le tre lettere che <strong>il</strong> grande pian<strong>ist</strong>a le<br />

inviò (pp. 94-95 e 97-98: 19.5.1918; 30.11.1918 e 12.8.1922). Sono inoltre<br />

pubblicate le lettere del Marchese <strong>di</strong> Casanova e <strong>di</strong> altri art<strong>ist</strong>i con cui era in<br />

contatto. Notizie sul Marchese si trovano in Herman Hefele, S<strong>il</strong>vio <strong>di</strong> Casanova,<br />

München s. d. e nei volumi F. Busoni, Briefwechsel mit Gottfried Galston e Gottfried<br />

Galstons Kalendernotizen, curati da M. Weindel, W<strong>il</strong>helmshaven 1999.<br />

82<br />

Su cui Busoni lavorò a partire dall’estate del 1916 fino al novembre del ’18.<br />

83<br />

Nato a Noisy nel 1892, stu<strong>di</strong>ò a Nizza e fu allievo, a Parigi, <strong>di</strong> A. Lavignac. Fra <strong>il</strong><br />

’17 e <strong>il</strong> ’18 fu nominato, su proposta <strong>di</strong> Busoni, Kappellme<strong>ist</strong>er allo Stadttheater<br />

(l’o<strong>di</strong>erno Opernhaus) <strong>di</strong> Zurigo; dal ’19 al ’21 (su invito del <strong>di</strong>rettore V. Andreae)<br />

insegnò contrappunto e composizione al Conservatorio <strong>di</strong> questa città. Il prezioso<br />

carteggio, conservato nella Musikabte<strong>il</strong>ung della Staatsbibliothek zu Berlin (cfr. no.<br />

2), è ancora in parte ine<strong>di</strong>to. Una ventina <strong>di</strong> lettere <strong>di</strong> Busoni a Jarnach sono<br />

pubblicate nell’e<strong>di</strong>zione delle lettere citata nella no. 3. Se ne veda l’elenco a p.<br />

571.<br />

84<br />

N. Mus. Depos. 56, 85.<br />

85<br />

Fino alla primavera del ’18 si occupò <strong>di</strong> Arlecchino e Turandot: ne fece la riduzione<br />

per canto e pianoforte, collaborò alla scrittura delle varie parti, procurando a Busoni<br />

i cop<strong>ist</strong>i, e insegnò le due opere ai cantati.<br />

86<br />

A Zakopane, in Polonia. Sui rapporti con Petri, cfr. l’Introduzione <strong>di</strong> A. Beaumont<br />

all’e<strong>di</strong>zione citata delle lettere <strong>di</strong> Busoni (cfr. no. 3), p.11: «[Durante <strong>il</strong> periodo<br />

dell’es<strong>il</strong>io] <strong>il</strong> contatto si fa più spora<strong>di</strong>co e <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> confidente viene assegnato ad<br />

altri: Ph<strong>il</strong>ipp Jarnach, Hans Huber, Volkmar Andreae e Isidor Ph<strong>il</strong>ipp.»<br />

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