«Die gerade Linie ist unterbrochen» - il portale di "rodoni.ch"
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verrò quasi certamente a raggiungerLa. - Siamo ben curiosi della "novità"<br />
riguardante Aldo! 338 Da anni Annorum non tenni Carte da Visita. Ora<br />
dovrò farmene fare, ed appunto avevo pensato all’Aldo per farnbe una<br />
cosettina art<strong>ist</strong>ica. Ne desidererei una concepita così:<br />
Ferruccio Busoni<br />
Chevalier de la Légion d’honneur 339<br />
Doctor ph<strong>il</strong>. hon. causa<br />
ed un’altra senza i titoli. -<br />
Inviai una lettera aperta alla N. Z. Z. 340 in risposta alla simpatica<br />
apostrofe dell’Andreae; 341 ma fino ad oggi non si sono curati <strong>di</strong> stamparla.<br />
Il "quadernino" mi sta a cuore. Se <strong>il</strong> Faust si eseguirà in forma <strong>di</strong> Concerto<br />
(<strong>il</strong> Prologo e l’Intermezzo) - <strong>il</strong> fascicolo del programma conterrà <strong>il</strong> testo,<br />
una prefazione ed i Suoi <strong>di</strong>segni (Ne parli all’occasione coll’Andreae).<br />
In ogni caso mi rallegro <strong>di</strong> rivederla e saluto Lei ed i suoi<br />
affettuosamente.<br />
8 Ag. 1919 Suo devotissimo<br />
F. Busoni<br />
11. BUSONI A ETTORE COSOMATI 342 6 S[ettembre] 1919<br />
Caro Professore,<br />
Partirò probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> 18 343 <strong>di</strong> questo mese, e conto <strong>di</strong> rivederla entro i<br />
prossimi 12 giorni. - Pessime notizie dall’Italia! "Se Ella venisse" (mi scrive<br />
<strong>il</strong> Marchese <strong>di</strong> Casanova) "non potrebbe più ripartire; tutti i permessi<br />
Programma quelle due Scene, che Lei afferma <strong>di</strong> aver risolte con i suoi <strong>di</strong>segni, e<br />
che sono appunto le scene <strong>di</strong> cui qui si tratterebbe.»<br />
338<br />
Aldo Cosomati, probab<strong>il</strong>mente figlio <strong>di</strong> Ettore. Era probab<strong>il</strong>mente scenografo. La<br />
«novità» potrebbe riguardare un nuovo allestimento teatrale.<br />
339<br />
Fu grazie Isidor Ph<strong>il</strong>ipp e Charles-Marie Widor che Busoni ottenne questa<br />
onoreficenza <strong>il</strong> 17 maggio del 1913. Cfr. Roberge, "Busoni et la France", pp. 294-<br />
295.<br />
340<br />
Pubblicata proprio nel giorno in cui Busoni scrisse questa lettera. Cfr. W<strong>il</strong>limann,<br />
n. 58, p. 89.<br />
341<br />
Si tratta della lettera aperta scritta da Andreae in occasione del conferimento a<br />
Busoni del dottorato h.c. da parte dell’Università <strong>di</strong> Zurigo e pubblicata sulla NZZ <strong>il</strong><br />
1º agosto 1919. Cfr. W<strong>il</strong>limann, n. 56, pp. 87-88.<br />
342<br />
Mus. ep. F. B. 1738.<br />
343<br />
Cfr. no. 328. Il 30.9.1919 (Mus. ep. F. B. 1739) da Londra, Busoni scrisse a<br />
Cosomati: «Il mondo presenta un brutto aspetto e l’avvenire è minaccioso. La<br />
<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza, la superficialità <strong>di</strong>vengono generali: le fisionomie presentano un<br />
non so ché [sic] d’insolente e d’in<strong>di</strong>fferente, che fà male a vedere: lo si può trovare<br />
tanto qui che a Parigi; con la <strong>di</strong>fferenza dei temperamenti; ciò che imprime al<br />
pubblico latino qualche ché [sic] <strong>di</strong> più aggressivo ed inquieto. Lo sciopero in<br />
Ingh<strong>il</strong>terra è ben altra cosa, che la <strong>di</strong>ff<strong>il</strong>ata [sic! Nel senso <strong>di</strong> "sf<strong>il</strong>ata"] <strong>di</strong> qualche<br />
migliaio <strong>di</strong> giovinastri a Z[urigo]. Esso qui suscita una impressione atroce e tragica;<br />
e si sente bene, che non si tratta d’una messa in scena in una come<strong>di</strong>ola: i <strong>di</strong>ritti<br />
dell’umanità gridano da sotterra. - Mi par ri<strong>di</strong>colo e meschino <strong>il</strong> recarsi qui per<br />
suonare <strong>il</strong> Pianoforte. L’argomento, <strong>di</strong> portare sollievo ai migliori me<strong>di</strong>ante l’arte,<br />
mi appare vano. Nessuno trova la capacità <strong>di</strong> concentrarsi e d’astrarre dalle miserie<br />
che lo circondano, che lo seguono ad ogni passo della vita giornaliera. E poi, <strong>il</strong><br />
Pianoforte, come lo s’intende in Ingh<strong>il</strong>terra, non è arte.»<br />
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