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Italgrip: trattamento monostrato<br />

con resina e inerte sintetico<br />

Il trattamento in esame consiste nell’applicazione,<br />

su manto rigido o flessib<strong>il</strong>e<br />

preesistente, di una resina<br />

epossidica bicomponente; sul legante<br />

viene stesa, senza rullatura, una graniglia,<br />

convenzionalmente denominata<br />

MC-1, ottenuta <strong>per</strong> frantumazione<br />

di un aggregato derivante dalla fusione<br />

di minerali di cromo ad alta basicità.<br />

Mediante la resina spruzzata<br />

sulla pavimentazione, <strong>il</strong> trattamento<br />

assicura l’adesione del monostrato<br />

alla su<strong>per</strong>ficie di supporto, garantendo<br />

la continuità della sovrastruttura;<br />

l’aggregato sintetico grazie alle elevate<br />

caratteristiche fisico-meccaniche,<br />

consente al piano stradale di ottimizzare<br />

le prestazioni funzionali sul<br />

medio-lungo <strong>per</strong>iodo (almeno dieci<br />

anni).<br />

Le peculiari proprietà del trattamento<br />

Italgrip sono in buona misura dovute<br />

alla particolarità dell’aggregato ut<strong>il</strong>izzato,<br />

<strong>il</strong> quale ha dimostrato di poter<br />

mantenere intatta la propria funzionalità<br />

anche sotto l’azione di traffico<br />

molto intenso.<br />

L’aggregato è stato sottoposto a ripetute<br />

caratterizzazioni fisiche e meccaniche,<br />

individuando così la tessitura,<br />

la forma e la granulometria più idonee<br />

contestualmente a: elevare l’aderenza<br />

durevolmente (valori di BPN in<br />

o<strong>per</strong>a su<strong>per</strong>iori a 70 <strong>per</strong> oltre 5 anni,<br />

CAT maggiore di 0,60 - 0,65); incrementare<br />

la capacità drenante del<br />

manto, minimizzando <strong>il</strong> <strong>per</strong>icolo di<br />

splash and spray e aquaplaning;<br />

ridurre <strong>il</strong> rumore da rotolamento.<br />

Test di abrasione accelerata condotti<br />

presso l’Università di Padova (ut<strong>il</strong>izzati<br />

<strong>per</strong> simulare <strong>il</strong> decadimento di tessitura<br />

del manto in esercizio) hanno<br />

dimostrato le ottimali caratteristiche di<br />

questo materiale, <strong>il</strong> cui comportamento,<br />

a lungo termine, risulta essere<br />

migliore di quello degli aggregati<br />

usualmente ado<strong>per</strong>ati nelle applicazioni<br />

ove si ricercano prestazioni del<br />

tappeto di usura più avanzate (<strong>per</strong> es.<br />

basalto). Test di laboratorio e prove<br />

condotte in situ hanno confermato<br />

l’efficacia dell’irruvidimento anche<br />

nelle condizioni di esercizio più severe,<br />

in presenza del più intenso traffico<br />

veicolare, come quello autostradale.<br />

La formulazione della resina epossidica<br />

è stata studiata <strong>per</strong> ottenere due<br />

obiettivi fondamentali:<br />

- adattab<strong>il</strong>ità ad ogni tipo di supporto:<br />

le caratteristiche strutturali delle pavimentazioni<br />

da rivestire sono estremamente<br />

variab<strong>il</strong>i, anche se in genere<br />

riconducib<strong>il</strong>i a quelle peculiari di due<br />

categorie fondamentali (rigide o flessib<strong>il</strong>i)<br />

-elevata adesione: tale proprietà è<br />

fondamentale, <strong>per</strong>ché le forze tangenziali<br />

applicate dagli pneumatici<br />

in trazione o frenatura devono essere<br />

assorbite da uno strato di un solo<br />

m<strong>il</strong>limetro (lo spessore della resina);<br />

inoltre, l’inerte è affondato nel f<strong>il</strong>m<br />

<strong>per</strong> un terzo della sua dimensione e<br />

questo deve essere sufficiente a<br />

garantire che esso non si distacchi.<br />

Partendo da queste basi, e <strong>per</strong>fezionando<br />

la formulazione <strong>per</strong> passi successivi,<br />

si è messo a punto un legante<br />

bicomponente, a base epossi-amminica,<br />

la cui formulazione è stata collaudata<br />

mediante prove di natura chimica,<br />

fisica e meccanica, che hanno <strong>per</strong>messo<br />

di accertare la composizione<br />

più idonea ad un’elevata compatib<strong>il</strong>ità<br />

del trattamento con <strong>il</strong> sottostante supporto<br />

(conglomerato bituminoso o<br />

cementizio) e ad una prolungata durata<br />

in esercizio. Si è anche studiato <strong>il</strong><br />

contributo che può apportare la resina<br />

alla protezione della pavimentazione<br />

sottostante, contro l’azione di idrocarburi,<br />

solfati e cloruri.<br />

Requisiti prestazionali<br />

del Sistema Italgrip<br />

Per un idoneo ut<strong>il</strong>izzo del trattamento<br />

su pavimentazioni stradali (autostradali)<br />

ed aeroportuali rigide e flessib<strong>il</strong>i<br />

si è eseguita un’estesa campagna di<br />

s<strong>per</strong>imentazioni, volte a definire le più<br />

opportune modalità di applicazione<br />

del sistema. In particolare, la formulazione<br />

del trattamento è stata studiata<br />

al fine di ottimizzare le proprietà di:<br />

- aderenza<br />

- drenaggio su<strong>per</strong>ficiale<br />

- rumore da rotolamento<br />

- protezione dagli idrocarburi<br />

- protezione del ferro d’armatura nelle<br />

pavimentazioni in calcestruzzo.<br />

Il conferimento al manto stradale di<br />

elevate caratteristiche di aderenza<br />

costituisce lo scopo principale del<br />

trattamento di irruvidimento in esame.<br />

L’antisdrucciolevolezza del monostrato<br />

è determinata dalle proprietà dell’inerte<br />

più sopra elencate. Un elevato<br />

CLA, caratteristiche di forma, geometria<br />

e pezzatura mirate, una struttura<br />

dei granuli "controllata" <strong>per</strong>mettono di<br />

conseguire in o<strong>per</strong>a valori di resistenza<br />

allo scivolamento dati da un BPN<br />

non inferiore a 65 - 70 (ma mediamente,<br />

nel breve <strong>per</strong>iodo anche<br />

su<strong>per</strong>iori a 80 e, a lungo termine, mai<br />

al di sotto di 55 - 60) e di CAT dell’ordine<br />

di 0,6 - 0,65.<br />

Il trattamento irruvidente con resina<br />

ed inerte sintetico è stato posto in<br />

o<strong>per</strong>a su svariati supporti (conglomerato<br />

bituminoso chiuso, a<strong>per</strong>to,<br />

fonoassorbente, binder, macroseal,<br />

lastre in calcestruzzo), soggetti alle<br />

più diverse condizioni di traffico. In<br />

ogni caso, <strong>il</strong> trattamento ha conferito<br />

alla pavimentazione una tessitura<br />

"grossa", che ha dato luogo ad un’elevata<br />

efficacia drenante: l’altezza in<br />

sabbia è comparab<strong>il</strong>e con quella delle<br />

su<strong>per</strong>fici a tessitura a<strong>per</strong>ta e rimane<br />

(<strong>per</strong> almeno 8 anni) su<strong>per</strong>iore a 1<br />

mm, <strong>per</strong> di più senza rivelare le<br />

ostruzioni cui sono soggetti i conglomerati<br />

porosi.<br />

La capacità drenante del supporto è<br />

fra 4 e 8 volte su<strong>per</strong>iore a quella di<br />

su<strong>per</strong>fici bituminose tradizionali, <strong>per</strong>-<br />

<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 12 gennaio - febbraio 2005 49

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