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AURICCHIO - INDAGINI PICCANTI - Giulemanidallajuve

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<strong>AURICCHIO</strong> – <strong>INDAGINI</strong> <strong>PICCANTI</strong> www.giulemanidallajuve.com<br />

La disfunzione, secondo Auricchio, era relativa al «corretto funzionamento del campionato», ed in<br />

quella prima delega, «già dalla raccolta delle dichiarazioni dei presidenti Cellino e Spinelli», si<br />

richiede un controllo della «regolarità di risultati in termini calcistici» e su alcuni arbitri legati<br />

dalla sede romana (De Santis il principale) e quelli della cosiddetta «combriccola romana in grado<br />

di condizionare il regolare svolgimento delle partite. Questi arbitri avevano dei contatti con la<br />

proprietà Gea e questa cosa incideva sulla regolarità delle gare. Svolgemmo accertamenti su due<br />

arbitri di questa combriccola: Gabriele e Palanca, responsabili di alcuni favoritismi calcistici. Una<br />

delle squadre maggiormente favorita era il Messina che aveva il numero di maggior rilievo di<br />

giocatori gestiti dalla Gea e ritenuta vicina alla Juventus con Luciano Moggi e sulla scorta del fatto<br />

che Moggi era un esponente di rilievo della Gea».<br />

Questo è il quadro della prima informativa, quella di partenza con intercettazioni telefoniche di<br />

soggetti legati ad alcuni componenti Gea, combriccola romana, Messina calcio e con la Juventus.<br />

Narducci: «Successivamente al deposito, nel mese di ottobre, l’autorità di Napoli concede le<br />

autorizzazioni richieste e si parte con le investigazioni compendiate con reperti successivi».<br />

Auricchio: «Da una prima informativa datata 16.04.2005, una seconda del 02.11.2005 e un terza<br />

del 21.01.2006 e via via, che rappresentano gli esiti di specifiche richieste di attività investigative».<br />

Auricchio: «Le ipotesi di partenza vengono caratterizzate in questo senso: il sistema di calcio<br />

professionistico in Italia, nella massima competizione, è caratterizzato da un'organizzazione falsata<br />

e inficiata da condotte esterne, che ne condizionano il regolare svolgimento. Come si realizza il<br />

condizionamento è presto detto. In particolare, Giraudo e Moggi, in stretto collegamento con i due<br />

designatori arbitrali Bergamo e Pairetto e con l’apporto del presidente Tullio Lanese, si adoperano<br />

– avvalendosi di specifici arbitri legati a questi gruppo di gestione – per influire, influenzare il<br />

risultato delle singole competizioni». Accanto a questo dato tecnico–sportivo, l'attività<br />

investigativa «ricostruisce interventi collaterali che consentono di avvalorare questo sistema di<br />

potere, in grado di influenzare i risultati sportivi che gode di appoggi istituzionali esterni per<br />

potersi mantenere in questo meccanismo di potere e monopolio». Accade attraverso persone –<br />

sostiene Auricchio – come Mazzini. Attraverso questi personaggi, il «gruppo ha un suo obiettivo: di<br />

mantenersi nella situazione di potere istituzionale».<br />

Il Colonnello premette che il meccanismo a quel tempo (campionato 2004/05), attraverso il quale<br />

gli arbitri venivano individuati, era quello del sorteggio misto e che «questo formale aleatorio<br />

meccanismo si è rivelato molto pilotato dai due designatori, strettamente legati alle decisioni e<br />

scelte che Moggi assumeva direttamente con loro. L’anomalia era appunto che il rappresentante<br />

della società Juventus, al di là delle singole cariche rivestite, era in stretto contatto con i due<br />

designatori (non per rapporti extra calcistici)» .<br />

Narducci: «Nel mese di ottobre, autorizzate ed iniziano le prime operazioni di intercettazione. Se ci<br />

ricorda quale sono state le prime e gli sviluppi...»<br />

Auricchio conferma le prime intercettazioni effettuate già nel mese di ottobre e di aver adottato il<br />

sistema del riascolto. Intercettazioni autorizzate dal GUP di Napoli e al riascolto da parte della<br />

procura della Repubblica di Roma presso gli uffici del nucleo investigativo di Roma.<br />

A partire dall’11 ottobre i soggetti interessati, come attivazione iniziale, furono: Moggi Alessandro,<br />

Zagaglia, Calleri Riccardo, Cellini Tommaso, Geronzi Chiara, Moggi Luciano, De Mita Giuseppe,<br />

Palanca, Gabriele e il fax della Gea. Le prime risultanze saranno relative alla prima fase del<br />

campionato di calcio.<br />

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