AURICCHIO - INDAGINI PICCANTI - Giulemanidallajuve
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<strong>AURICCHIO</strong> – <strong>INDAGINI</strong> <strong>PICCANTI</strong> www.giulemanidallajuve.com<br />
20 aprile 2010<br />
Dichiarazione spontanea di Massimo De Santis<br />
De Santis: «All'esito dell'esame e del controesame, con riferimento alla mia posizione processuale,<br />
del colonnello Auricchio, cioè di colui che ha svolto l'attività di indagine nei miei confronti, ritengo<br />
doveroso sottoporre all'attenzione del tribunale alcune considerazioni. Da una parte io sono stato<br />
sottoposto ad intercettazione telefonica su ordine dei magistrati inquirenti di Napoli, dall'altra<br />
sono stato anche sottoposto a intercettazione telefonica, pedinamenti e in pratica la mia vita è stata<br />
setacciata anche da un'attività illecita messa in atto da Telecom e Pirelli. E questo è stato sotto gli<br />
occhi di tutti, su tutti gli organi di stampa, su tutte le televisioni. Tutti quanti ricorderanno che<br />
Tavaroli, Cipriani – quest'ultimo proprietario di una società di investigazione, la "Polis Distinto" –<br />
sottopose me, la mia famiglia, a un controllo accurato di tutti i miei spostamenti, delle mie<br />
posizioni bancarie, dei miei pernottamenti negli alberghi. Quindi una vita controllata in tutti gli<br />
aspetti. Questa attenta analisi, che fece la security di Telecom a suo tempo, arrivò, come detto<br />
anche dal presidente dell'Inter Moratti, a dire che il mio comportamento sotto l'aspetto arbitrale<br />
era stato senza alcuna macchia, era stato il più corretto possibile. L'interrogativo che mi pongo, è<br />
questo: a distanza di qualche tempo, viene fatta la stessa indagine, questa volta ufficiale e lecita,<br />
dalla procura di Napoli che delega il colonnello Auricchio; e leggendo e rileggendo tutti gli atti,<br />
ancora non riesco a capacitarmi come mai lo stesso scrupolo, gli stessi riscontri che poteva un<br />
nucleo operativo dei carabinieri, con tutti i mezzi a disposizione, con tutte le risorse economiche<br />
non dare solo esclusivamente un riscontro a delle pure intercettazioni telefoniche! Io, più volte<br />
rileggo quello che viene scritto su di me in seguito ad una partita, Lecce–Juventus, dove io dopo<br />
aver preso 23 magliette, e averle distribuite ai miei collaboratori, vengo indicato come quello che ha<br />
uno stretto vincolo associativo, un profilo altamente..."quasi mafioso", di poter fare e disfare tutto<br />
quello che volevo all'interno dell'Associazione Italiana Arbitri. Perché? Perché ho preso 23<br />
magliette! Non mi riesco a capacitare. Leggo addirittura, ad un certo punto, che l'ipotesi<br />
investigativa parte da quella che io avrei costituito: "La combriccola romana". Sarebbe bastato, al<br />
colonnello Auricchio e agli uomini del suo reparto, informarsi, andare in federazione, acquisire gli<br />
atti di come venivano organizzati i poli di allenamento. Sarebbe bastato venire nei punti dove noi ci<br />
trovavamo sistematicamente tutti i giorni per fare allenamento agli ordini di un preparatore<br />
atletico –Allenamenti che ci erano imposti, non erano a nostra discrezione–, venire lì, fare un<br />
appostamento, vedere quello che facevamo, quello che dicevamo. E si sarebbero accorti che "la<br />
combriccola romana" non esisteva, non saremmo arrivati qui in dibattimento al<br />
controesame del colonnello Auricchio; venire qui e sentirmi dire che era un'ipotesi.<br />
Che "la combriccola romana" non esisteva. Perché proprio su quello che ha scritto il<br />
colonnello Auricchio, in base a questa "combriccola romana", io non sono potuto uscire da casa,<br />
Signor Giudice. Allora le indagini, lo stesso nucleo operativo dei carabinieri, dove io, per la mia<br />
professione, svolsi un tirocinio, mi spiegò che le indagini vanno fatte a 360°, e l'obiettivo delle<br />
indagini è la ricerca della verità. Qui, tutto ho visto tranne che la ricerca della verità. Perché se il<br />
colonnello Auricchio avesse fatto questo ragionamento, e se avesse avuto l'accortezza di andare a<br />
valutare quello che accadeva realmente, nella realtà, io non dovevo aspettare 4 anni per sentirmi<br />
dire che "la combriccola romana" non esisteva, io non sarei dovuto arrivare qui a sentire il<br />
colonnello Auricchio dire che in Lecce–Parma io non c'entravo nulla, che in Lecce–Parma i<br />
giocatori hanno smesso di giocare. Il colonnello Auricchio mi ha definito "una persona d'alto<br />
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