AURICCHIO - INDAGINI PICCANTI - Giulemanidallajuve
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<strong>AURICCHIO</strong> – <strong>INDAGINI</strong> <strong>PICCANTI</strong> www.giulemanidallajuve.com<br />
Narducci chiede conto di una chiamata del 20 maggio tra la Fazi e Bergamo che parlano dell’arbitro<br />
De Santis. Ugualmente chiede di una chiamata tra i due del 18 maggio in cui si farebbe riferimento<br />
a Mazzini e ai Della Valle. Il 22 maggio invece la segretaria e Bergamo parlano dell’incontro della<br />
sera precedente a casa di Bergamo, si parla di Carraro, Lanese, Collina e De Santis.<br />
Il pm prosegue in questo tipo di indagine, cioè: “Progressivo X, si parla di Tizio e Caio?”<br />
Al teste viene anche chiesto anche se da novembre 2004 ad aprile 2005 vi sono contatti tra Lotito e<br />
Moggi. La risposta non può che essere positiva. Il pm chiede anche al teste quali sono state le<br />
posizioni di Lotito e Moggi relativamente ai due eventi importanti di quel periodo, e cioè: l’elezione<br />
del presidente federale e del presidente della lega. Auricchio ricorda che Lotito ha ottenuto il ruolo<br />
di consigliere di lega.<br />
L’indagine testimoniale non esclude i rapporti telefonici tra Carraro e i designatori, in particolare il<br />
pm chiede delle telefonate riguardanti Lotito e la Lazio (di interesse è la situazione di classifica<br />
della Lazio al 2 febbraio).<br />
Il teste va avanti per circa trenta minuti ad elencare i “progressivi” e le date che riguardano le<br />
telefonate effettuate, ricevute o comunque riconducibili a Lotito.<br />
Tra queste si segnala una telefonata tra Mazzini e il suo segretario in cui si parla di «un asserito<br />
tentativo di combine» attuato da Della Valle per la gara Fiorentina – Lazio.<br />
Prima di affrontare il parallelo capitolo riguardante la Fiorentina e i Della Valle, si decide di fare<br />
una pausa.<br />
L’udienza riprende con Capuano che chiede ad Auricchio di spostarsi sulla «compagine» della<br />
Fiorentina e di descrivere come la stessa si ponesse riguardo le tornate elettorali del 2004/2005<br />
(Carraro–Galliani).<br />
Auricchio inizia la sua deposizione ricordando che la Fiorentina, in quel campionato, risultava<br />
gestita dai Della Valle e Mencucci: «Rispetto alle rielezioni di Carraro e Galliani», sin dai mesi di<br />
novembre, gli esiti «delle attività di intercettazione» hanno portato al risultato che erano in<br />
«antitesi» con il sistema fin lì gestito, «quindi in contrasto con la rielezione dei due citati. Questa<br />
posizione è riscontrabile anche pubblicamente (informazione)».<br />
Il campionato 2004–2005 fu il primo in serie A dopo il fallimento della società e successivo<br />
ripescaggio dalla C2 (saltarono due anni), «sfruttando alcune congiunture favorevoli».<br />
«Un campionato con investimenti importanti» – prosegue il colonnello – ma l’andamento, «dopo<br />
un inizio ordinario», andò in «particolare flessione», tanto da finire in piena lotta retrocessione<br />
salvandosi solo all’ultima giornata del campionato. «Andamento negativo, credo anche con cambio<br />
di più allenatori».<br />
Capuano: «Nella vostra attività di ascolto, c’è un momento in cui si coglie la preoccupazione della<br />
società che in qualche modo non fa parte del sistema?».<br />
Auricchio risponde dicendo che «emerge sin dalle prime battute» della campagna elettorale «la<br />
posizione antagonista e la tendenza dei soggetti investigati (Moggi, Giraudo, Mazzini,<br />
Ghirelli) di forte contrasto contro i Della Valle. Dal punto di vista sportivo, verso fine<br />
marzo, quando la presidenza della società si rese conto della flessione importante (penultimo posto<br />
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