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AURICCHIO - INDAGINI PICCANTI - Giulemanidallajuve

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<strong>AURICCHIO</strong> – <strong>INDAGINI</strong> <strong>PICCANTI</strong> www.giulemanidallajuve.com<br />

assolto alla grande».<br />

Il 19 gennaio, Moggi chiama F. Ghirelli: «Ma come, mettete sotto inchiesta un arbitro che ha<br />

arbitrato bene?». L'ex Dg prosegue sollecitando Ghirelli a non dare informazione alla stampa:<br />

«Guarda è una cosa delicata, io ci andrei con cautela perché da amici poi diventiamo nemici».<br />

Ghirelli dice che avvertirà Pappa e Moggi ancora: «Avvisalo Pappa, è un impreciso che quando gli<br />

capita di andare al nord chiude, altrimenti siamo le vittime di tutti quanti».<br />

La conclusione di Auricchio: «Questa conversazione viene ritenuta utile per l’azione di tutela che<br />

Moggi ha nei confronti di arbitri da lui ritenuti fedeli e legati. C’è una doppia azione di tutela in<br />

questo caso: quella dal punto di vista mediatico, sfruttando ed utilizzando la grancassa mediatica<br />

del processo del lunedì e l’altra istituzionale, laddove si paventa un probabile approfondimento<br />

dell’ufficio indagine sul punto».<br />

Juve –Brescia (23.01.2005)<br />

Il 24.01.2005, Moggi con Baldas al telefono con oggetto il contenuto della moviola del processo del<br />

lunedì. Auricchio: «I dati investigativi che emergono portano a ridimensionare la posizione<br />

dell’arbitro Cruciani (arbitro di Lazio–Sampdoria)». Successivamente la discussione si sposta<br />

all’arbitro di Inter–Chievo: «allora Paparesta esce con tutti gli onori…», dice Moggi. Auricchio<br />

ritiene «il dato di interesse in relazione a Papresta, che è l’arbitro della partita Reggina–Juventus».<br />

Il colloquio prosegue con Baldas che chiede come deve comportarsi con l'arbitro Farina (Livorno–<br />

Milan) e l'attenzione si sposta poi su Roma–Fiorentina, in cui Copelli è uno degli assistenti:<br />

«Copelli ne fa di tutti i colori; lo hanno preso per i campionati del mondo, mo' lo faccio cancellare<br />

io». Motivo di interesse per Auricchio, in quanto Copelli sarà l'assistente della partita Reggina–<br />

Juventus.<br />

Il 24.01.2005, Moggi chiama Franco Melli (giornalista–opinionista) e gli suggerisce in merito<br />

all’arbitraggio di Farina di Livorno–Milan: «Il rigore a favore del Livorno c’era tutto».<br />

Casoria: «Pm, questa partita non è nel capo d’imputazione (Livorno–Milan), non è così? È inutile<br />

ripetere su sto fatto che interloquiva in tutte le partite, lo abbiamo più o meno capito,<br />

concentriamoci sui capi d’imputazione e sull’associazione. Che commentava su ogni partita<br />

commentava, lo abbiamo capito. Siccome è un concetto ripetitivo e non è una partita che rientra<br />

nei capi d’imputazione, sorvoliamo».<br />

Auricchio: «Era solo per evidenziare il fatto di abbandonare al suo destino il Copelli che era il<br />

guardalinee della partita Raggina Juventus».<br />

Auricchio prosegue elencando i successivi contatti con Lanese: 01.02.2005, Lanese chiama Moggi<br />

ed «in maniera simpaticissima gli chiede i biglietti della partita con il Palermo». Il 04.02.2005<br />

ancora Lanese in relazione alla richiesta di biglietti ed in sintesi chiede come deve comportarsi.<br />

Giraudo – Moggi<br />

Il 06.02.2005, Giraudo contatta Moggi: l’argomento della discussione è la situazione attuale sia<br />

interna alla squadra juventina che esterna.<br />

Arriva subito una precisazione di Moggi: «Sta dicendo un’impressione sua su un qualcosa che<br />

riguardava la squadra all’interno e i giornalisti». Secondo Moggi vogliono far credere che<br />

«l’ambiente interno era la Juventus e l’ambiente esterno erano gli arbitri», mentre «era il<br />

contrario». Prosegue: «Tutte le settimana un giocatore veniva messo in condizione di parlare male<br />

della società o di parlare male dei propri compagni. A quel punto Giraudo disse: "Qui bisogna<br />

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