AURICCHIO - INDAGINI PICCANTI - Giulemanidallajuve
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<strong>AURICCHIO</strong> – <strong>INDAGINI</strong> <strong>PICCANTI</strong> www.giulemanidallajuve.com<br />
ho? Otto”».<br />
Prioreschi: «E questo sarebbe il vanto? Vede che il commento è totalmente inattendibile!? Che<br />
vanto è questo?»<br />
A questo punto Prioreschi manifesta la preferenza a sentire le trascrizioni dei carabinieri «ancorché<br />
inutilizzabili», piuttosto che sentire «i commenti, le valutazioni, le ipotesi e i pensieri investigativi<br />
del maggiore Auricchio».<br />
Il Presidente: «Certo, si potrebbe in evidenza solo quelle che sono essenziali, senza approfondire il<br />
contenuto. Il contenuto poi lo vediamo noi».<br />
(Signor giudice, qui non c’è nulla di potenzialmente essenziale, ndr)<br />
Auricchio dice che per lui è preferibile dare il contenuto che gli pare… Il testimone fa le valutazioni<br />
al posto dei giudici. Auricchio: «Fondo il mio giudizio…». Sempre dato come investigativamente<br />
qualificante è che il De Santis nella telefonata dica: «”Oh, ma poi quando te servono (le magliette,<br />
ndr), tu me lo dici e io lo chiamo. Capito? Gli telefono”. Proseguendo su questo, riusciamo forse a<br />
trarre qualche elemento sul “chi chiamo” e al “chi glielo dico”…». Forse??! Forse!!!<br />
Perché il De Santis dice: “stavo de llà, e poi è arrivato lui”. L’innominabile. “Mi ha detto bravo,<br />
m’ha detto sei stato spettacolare…”. De Santis, Lui (l’innominabile) e ‘o malament!<br />
Auricchio continua a riferire: “gli ho fatto, ma secondo lei posso tornare a fare la Juve? E lui si è<br />
messo a ridere… Vuoi tornà? Ha detto, non te ne voj annà mai da qui?”. E magari lo ha chiuso<br />
dentro… De Santis prosegue: “No, tutto a posto…”.<br />
Segue il resoconto di un’altra telefonata con Manfredi Martino in cui l’arbitro si vanta del record di<br />
magliette conquistate. Un’associazione per quattro magliette. Ma che criminali!<br />
Interviene il Presidente: «Pubblico ministero ma non sarebbe opportuno indicare solo<br />
quelle che sono rilevanti?»<br />
Eh, ad avercele quelle rilevanti!<br />
Il pm Narducci sospira e svicola: «Sì, sì, presidente. Allora, colonnello proseguiamo…».<br />
Per Inter–Juventus, arbitro Rodomonti, è stata ritenuta interessante una chiamata di Bergamo a<br />
Moggi del 24 novembre precedente al sorteggio arbitrale, una di Pairetto a Bergamo del giorno 25.<br />
Il teste si limita a indicare i riferimenti delle telefonate, ma il pm gli chiede di illustrare «un pezzo<br />
della telefonata». Quale pezzo il teste già sa: è un elemento investigativo dal quale emerge il<br />
sistema riservato di comunicazione. Pairetto: “Io ho avuto un po’ di problemi, te ne volevo parlà.<br />
Semmai all’altro telefono”. Narducci chiede di riferire anche la risposta di Bergamo: “Ti richiamo<br />
tra dieci minuti, vai. Ma tu ce l’hai l’altro dietro?”. Narducci suggerisce la replica di Pairetto: “Sì”.<br />
Poi segue il riferimento alla famosa telefonata delle 11.56 in cui la segretaria comunica la terna<br />
arbitrale. Il pm chiede la lettura integrale di questa telefonata. Prioreschi si oppone: «Leggeremo la<br />
trascrizione». Il Presidente acconsente specificando che la corrispondenza sarà verificata.<br />
Trofino a Prioreschi: «Vebbè, fagliela leggere».<br />
Un altro “dato investigativo” emerge dalla telefonata del pomeriggio successiva al sorteggio,<br />
chiamata tra Carraro e Bergamo, in cui il presidente federale dice dell’arbitro Rodomonti: «Mi<br />
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