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Primo Rapporto Osservatorio del Risparmio UniCredit ... - UniNews

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Come regola generale, le persone con livelli più elevati di ricchezza sono caratterizzate anche da una maggiore conoscenza<br />

finanziaria. Sebbene non sia semplice stabilire chi determina cosa, è fuor di dubbio che chi dispone di un patrimonio maggiore<br />

sia più interessato ad informarsi e ad avvicinarsi ai concetti <strong>del</strong>la finanza. Tuttavia, proprio per le persone più povere e<br />

caratterizzate da un basso livello di istruzione un minimo di educazione finanziaria potrebbe fare la differenza. Attuare<br />

programmi rivolti agli strati più deboli <strong>del</strong>la società, contribuirebbe inoltre ad aumentare l’eguaglianza e portare verso una<br />

società più equa 16 .<br />

Tra l’altro, se l’educazione finanziaria può essere così d’aiuto perchè non introdurla nelle scuole?<br />

Una <strong>del</strong>le proposte che ultimamente sembra raccogliere consensi è quella di avviare <strong>del</strong>le iniziative rivolte a giovani e<br />

studenti.<br />

Introdurre già in giovane età elementi di educazione economico-finanziaria potrebbe infatti avere diversi vantaggi; innanzitutto<br />

sarebbe meno costoso raggiungere un numero elevato di persone, inoltre i ragazzi sono più recettivi e quindi imparerebbero<br />

in minor tempo i concetti base.<br />

A ciò va poi aggiunto il fatto che, essendo rivolta a tutti indipendentemente dal reddito e dalla ricchezza familiare, risulterebbe<br />

più egualitaria. Infine, non è da sottovalutare anche che questi concetti avrebbero più tempo per sedimentarsi e svilupparsi<br />

(anche all’interno <strong>del</strong>le famiglie stesse), rendendo le future decisioni in ambito finanziario e di pianificazione veramente più<br />

informate e consapevoli. In conclusione, investire sull’educazione finanziaria dei ragazzi sembra essere una buona scelta per<br />

il presente ma soprattutto per il futuro.<br />

Nel 2011 <strong>UniCredit</strong>, attraverso l’iniziativa In-Formati, ha introdotto in Italia un programma di educazione bancaria e finanziaria<br />

gratuito, che offre a tutti i cittadini interessati, clienti e non, (e anche agli studenti) di partecipare ad una serie di corsi di<br />

educazione finanziaria di base. Questo non sarà certo sufficiente ad accrescere la cultura finanziaria di tutta la popolazione<br />

italiana, ma costituisce un importante primo passo verso la giusta direzione.<br />

16<br />

E’ stato infatti dimostrato un nesso tra educazione economica e disuguaglianza. Per maggiori informazioni al riguardo si veda Lo Prete (2012) “Economic literacy and the financeinequality<br />

nexus: a medium-term empirical analysis”.<br />

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