Primo Rapporto Osservatorio del Risparmio UniCredit ... - UniNews
Primo Rapporto Osservatorio del Risparmio UniCredit ... - UniNews
Primo Rapporto Osservatorio del Risparmio UniCredit ... - UniNews
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
1.4 La formazione <strong>del</strong> risparmio a livello regionale<br />
Una volta stimati i consumi <strong>del</strong>le famiglie per regione di residenza, questi ultimi vengono sottratti al reddito disponibile per<br />
determinare il risparmio a livello regionale 45 .<br />
A partire dal 1997 fino all’ultimo anno per il quale è disponibile l’indagine sui consumi <strong>del</strong>le famiglie, la stima <strong>del</strong> risparmio<br />
viene effettuata con la metodologia descritta nel paragrafo precedente e stimando con il mo<strong>del</strong>lo multi- regionale di<br />
Prometeia 46 i dati di contabilità Istat qualora non siano ancora stati diffusi.<br />
A partire dall’anno per il quale l’indagine sui consumi <strong>del</strong>le famiglie non è disponibile, la stima <strong>del</strong> risparmio viene realizzata<br />
sulla base dalla matrice O/D dei flussi di spesa e, per lo scenario a breve termine, tenendo conto <strong>del</strong>l’evoluzione dei consumi<br />
regionali prevista dal mo<strong>del</strong>lo multi- regionale (cfr. nota 45) e, a livello nazionale, <strong>del</strong>l’andamento di crediti e debiti <strong>del</strong>la<br />
bilancia turistica <strong>del</strong>l’Italia di fonte Associazione Prometeia.<br />
Per ciò che concerne i principali risultati <strong>del</strong>l’analisi, ossia il significativo aumento (fino al 2009) <strong>del</strong> risparmio pro capite da<br />
parte di alcune regioni meridionali rispetto al più <strong>del</strong>udente andamento registrato da quelle settentrionali sono opportune<br />
alcune precisazioni di seguito specificate.<br />
• La differenza di comportamento tra Nord e Sud d’Italia non è riconducibile ad una diversa incidenza <strong>del</strong> sommerso tra<br />
le due aree. In questo lavoro, infatti, la stima <strong>del</strong> risparmio si basa sui conti economici di Istat in cui è già compresa la<br />
stima <strong>del</strong> sommerso economico 47 : “L’Istat elabora correntemente le stime <strong>del</strong> PIL e <strong>del</strong>l’occupazione attribuibili alla parte di<br />
economia non osservata costituita dal sommerso economico. Quest’ultimo deriva dall’attività di produzione di beni e servizi<br />
che, pur essendo legale, sfugge all’osservazione diretta in quanto connessa al fenomeno <strong>del</strong>la frode fiscale e contributiva.<br />
Tale componente è già compresa nella stima <strong>del</strong> PIL e negli aggregati economici diffusi dall’Istat sia a livello nazionale sia<br />
territoriale” 48 .<br />
• La crescita <strong>del</strong> risparmio nel Mezzogiorno deriva principalmente dalla maggiore propensione a ridimensionare i consumi,<br />
tendenza che è andata accentuandosi con l’avvento <strong>del</strong>la crisi. Sui fattori che hanno influenzato tali scelte di consumo si<br />
possono avanzare ipotesi, relative ad esempio ad aspettative pessimistiche, condizionate da una più difficile situazione<br />
economica.<br />
• L’aumento <strong>del</strong> risparmio, infine, non implica necessariamente che le famiglie meridionali stiano colmando il gap che le<br />
separa da quelle residenti in altre aree <strong>del</strong> paese in termini di ricchezza. Tale stock, infatti, trae origine da diverse fonti:<br />
il risparmio, ma anche i trasferimenti di ricchezza, come donazioni ed eredità e le variazioni di valore dei beni posseduti.<br />
Pertanto, più che tradursi in un accumulo di ricchezza il risparmio <strong>del</strong> Mezzogiorno potrebbe essere dettato, piuttosto, dallo<br />
sforzo di arginarne l’erosione.<br />
45<br />
Per ottenere il risparmio regionale, dal reddito disponibile, che nella definizione di Istat include oltre alle famiglie anche le Istituzioni Sociali Private, è stata sottratta anche<br />
la spesa per consumi di queste ultime registrata dalla contabilità regionale e che rappresenta una voce di spesa estremamente contenuta (a livello nazionale circa lo 0,5% dei<br />
consumi finali). Le stime <strong>del</strong> risparmio regionale sono ottenute sottraendo al reddito disponibile i consumi finali, senza tener conto <strong>del</strong>la voce “Rettifica per variazione dei diritti<br />
netti <strong>del</strong>le famiglie sulle riserve dei fondi pensione”, voce che è diffusa da Istat solo a livello nazionale.<br />
46<br />
Si tratta <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo utilizzato nell’ambito <strong>del</strong> servizio Scenari per le economie locali di Prometeia.<br />
47<br />
È bene precisare che il sommerso economico non comprende le attività illegali, ossia quelle attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono<br />
proibite dalla legge, sia quelle attività che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati (ad esempio, l’aborto eseguito da medici non autorizzati).<br />
48<br />
Istat (2010), Dossier. L’economia sommersa: stime nazionali e regionali, Audizione <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l’Istituto nazionale di statistica Enrico Giovannini presso la Commissione<br />
parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, Roma, 22 luglio 2010.<br />
67