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Primo Rapporto Osservatorio del Risparmio UniCredit ... - UniNews

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Figura 18:<br />

Scomposizione <strong>del</strong><br />

risparmio finanziario<br />

lordo pro capite per<br />

tipologia di strumento –<br />

media 2008-11<br />

€<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

-500<br />

-1000<br />

Austria Francia Germania Italia Spagna Regno<br />

Unito<br />

Stati Uniti<br />

Fonte: Elaborazione <strong>UniCredit</strong>/Pioneer<br />

Investments su dati OECD, Banche Centrali<br />

e istituti di statistica nazionali<br />

Liquidità<br />

Azioni e Partecipazioni<br />

Assicurazioni Vita e Fondi Pensione<br />

Obbligazioni<br />

Fondi Comuni<br />

Altro<br />

Tornando ai flussi finanziari di risparmio, il dettaglio per tipologia di strumento mostra come negli ultimi 4 anni, oltre alla già<br />

rilevata forte predilezione per le attività liquide, vi siano stati anche flussi stabili verso le assicurazioni vita e i fondi pensione,<br />

favoriti anche dalla loro natura ricorrente.<br />

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito anche i fondi comuni hanno registrato mediamente una raccolta netta positiva tra il 2008-<br />

11; la presenza in questi paesi di un forte il segmento istituzionale che agisce per conto <strong>del</strong>le famiglie, ha probabilmente<br />

favorito la stabilizzazione dei flussi.<br />

I Paesi <strong>del</strong>l’Europa continentale, e l’Italia in particolare, sono stati invece caratterizzati da flussi positivi verso i titoli azionari,<br />

per lo più le azioni non quotate, anche in funzione <strong>del</strong>l’elevato numero di imprese di piccole e medie dimensioni.<br />

Risultati contrastanti sono stati rilevati per le obbligazioni, vendute dalle famiglie di Stati Uniti e Germania e acquistate in<br />

Italia, Spagna e Austria. Nel 2011 in particolare, il risparmio <strong>del</strong>le famiglie verso titoli a reddito fisso in Italia e Spagna ha<br />

rappresentato oltre il 100% dei flussi complessivi di risparmio finanziario.<br />

I forti acquisti sono stati probabilmente dettati dal desiderio <strong>del</strong>le famiglie di sostenere i propri titoli <strong>del</strong> debito, anche attratti<br />

dal rialzo dei rendimenti. Il segmento <strong>del</strong>le obbligazioni societarie dovrebbe aver inoltre ricevuto forti afflussi, in funzione<br />

<strong>del</strong>le esigenze di finanziamento <strong>del</strong>le banche commerciali.<br />

In sintesi, dunque, sia risparmio finanziario che non finanziario hanno subito un ridimensionamento nel corso degli ultimi 17<br />

anni, tuttavia il calo <strong>del</strong>la componente finanziaria è stato più marcato.<br />

La diminuzione <strong>del</strong>la quota di risparmio indirizzata alle attività finanziarie non è specifica <strong>del</strong> caso italiano, ma viene rilevata<br />

nei maggiori paesi Europei e negli Stati Uniti. Tra l’altro, si è ridotta soprattutto la quota risparmio finanziario indirizzata verso<br />

gli strumenti più sofisticati, con una preferenza per la liquidità. Allo stesso tempo le famiglie hanno accantonato eventuali<br />

intenzioni di accendere nuovo debito anche sulla scorta <strong>del</strong>la maggiore rigidità <strong>del</strong>le società finanziarie nel concedere<br />

finanziamenti.<br />

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