·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

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esercitata prima del servizio militare, del ricovero e
della detenzione. Conseguentemente, nei dati risultanti
dalle tavole, il numero dei censiti suddetti risulta
conglobato con quello degli appartenenti alle
varie professioni o condizioni.
Per evitare che tale innovazione costituisse un
ostacolo alla comparabilità con i precedenti censimenti,
ed anche per fornire un dato che può interessare
gli studiosi, si è provveduto ad indicare, separatamente
per ciascuna sottoclasse (vedasiTav. XI),
il numero complessivo di coloro che al momento del
censimento non esercitavano effettivamente la pro~
fessione corrispondente, perchè in servizio di leva
o temporaneamente ricoverati in ospedali, sanatori,
carceri, ecc.
Corrispondentemente, sotto le cifre della classe
« Difesa del Paese» e delle sottoclassi «ricoverati»
e «det~nuti », sono stati indicati i numeri dei censiti
nelle convivenze (già indicati, in corsivo, sotto le singole
classi e sottoclassi professionali) che si trovavano,
al 21 aprile 1931, rispettivamente in servizio di
leva, ricoverati o detenuti temporaneame.nte.
Allo scopo di conoscere il numero di coloro che
in ciascuna professione aiutano -- in modo abituale -
il capo famiglia, il coniuge od altro parente nello
svolgimento di un'attività professionale - e che
hanno una fisionomia economica del tutto particolare
- è stato chiesto ai çensiti di dichiarare tale loro
qualità nel foglio di famiglia (cpl. 15) (I). È stato così
possibile classificarli separatamente sotto la denominazione
di coadiuvanti. Tale classificazione - fatta
per la prima volta nei censimenti demografici italiani
- è stata compiuta (Tav. XII) per tutte le
classi e sottoclassi nelle quali esiste il fenomeno.
I coadiuvanti possono considerarsi come aventi una
« posizione» a sè stante che, quasi senza eccezione,
può essere assimilata alla posizione dei « padroni »,
poichè i coadiuvanti hanno essenzialmente la figura
di «soci» compartecipanti più che quella di « salariati ».
Nessuna limitazione venne posta ai gradi diparentela
o di affinità; gli spogli vennero pertanto compiuti
attenendosi alle indicazioni contenute nel foglio
di famiglia.
N essun limite di età venne fissato ai censiti per
la dichiarazione della professione; gli spogli vennero
però limitati a coloro che alla data del censimento
avevano IO o più anni di età, limite questo adottato
dai Censimenti del 1901, 19II e 1921. Nella Tav. XII
vennero tuttavia c.lassificati a parte anche i censiti
in età da 6 a9 anni. I risultati ottenuti, anche tenendo
conto di possibili dichiarazioni erronee, di-
(I) Ciò contribui anche ad evitare dichiarazioni inesatt~
o clltraddittorie constatate. in tali casi, nei passati
censlment!.
mostrano come l'età di lO anni si adatti bene (anche
pèt la popolazione rurale) ad indicare il limite inferiore
di età nei riguardi della professione (1).
Al censito è stata chiesta la sola indicazione della
professione princiPale, di quella cioè che per la continuità
del lavoro o per la portata economica o per altre
considerazioni fosse ritenuta dal censito la più importante.
L'indic1t1:ione andava riferita nanalla pt{)fessione
appresa ed esercitata in passato, ma a quella
esercitata al momento del censimento (con la sola
eccézione per i disoccupati e per coloro che erano
censiti nelle convivenze). Come in passato, l'attività
destinata alle cure domestiche non venne considerata
come « professione» ma come « condizione ».
Venne infine chiesto al censito se al momento
del censimentò fosse disoccupato. I disoccupati
erano tenuti a dichiarare l'ultima professione esercitata
prima del censimento, qualunque essa fosse.
2. - o..paiaazioae clei lavori e .... cto di atteacibilità
dei risultati. - Per assicurare la maggiore
veridicità possibile delle risposte dei censiti ai quesiti
concernenti la professione, l'Istituto ha dedicato par.
ticolari cure sia al lavoro preparatorio, precedente
l'esecuzione del censimento, sia a quello successivo
(controllo e spoglio dei dati).
Le nuove domande sulle grandi categorie professionali
e sui coadiuvanti, introdotte nel VII Censimento,
(cfr. paragrafo precedente), oltre che tendere
ad una conoscenza più approfondita della struttura
professionale della popolazione, costituirono
anche un efficace mezzo di controllo delle dichiarazioni
dei censiti ed un'utile guida per eseguire più
corrette classificazioni dei dati (2).
Per quanto riguarda 1.1 lavoro precedente l'esecuzione
del censimento, deve essere ricordato:
a) lo studio approfondito della struttura eco ..
nomico-professionale della popolazione, compiuto
con la collaborazione di apposite Commissioni di
studio composte di statistici e di rappresentanti
delle Organizzazioni sindacali e corporative (3),
studio che portò alla pubblicazione di· un apposito
volume (4) (Classificazione e nomenclatura professionale)
contenente: l) per ciascuna sottoclasse professionale
le voci più comunemente usate nelle varie
località (con !'indicazione, se necessario, delle loca-
(I) Si censirono, nel gJ;'ufPo « ~rofessioni », solo 31.899
fanciulh da 6 a 9 anni (pari a 0,18 Yo della relativa popolaziòne
da 6 anni in poi), di cui 25.692 nell'agricoltura (pari
al 0,32%). N.ella .classe rO-I4 anni, invece, i censiti salgono
a 696.899 di CUI 43I.994 nell'agricoltura.
(2) Cfr. VoI. I, Relazione preliminare, pag, 8, paragrafo
IO e anche nota I a pag_ 7.
(3) Cfr. VoI. I, Relazione preliminare, pagg. 9 e IO,
nota 4-
(4) Cfr. VoI. I, Relazione preliminare, pago 319 e segg.