·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

ivesta, n,e11aprofessione, 'Ilna posizione «indipendente»
o «dipendentel\ (l).
Sulla base dei dati cosi ottenuti è stato compilato
il Prosp. 65, dal quale (Cfr. anche Graf. 39)
si rileva, anzitutto, la notevole differen~a tra la
distribuzione per età della popolazione improduttiva
0/ .masCìh.ilee quella d~l1al>O'polazione improduttiva
femminile:· infatti, mentre· la prima è costituita,
per oltre la metà (52,2 %) da maschi da IO a 14
armi e da percentuali relativamente basse di censiti
delle classi di età successive, la soconda è rappresentata
da una curva ad andamento assai uniforme:
nelle prime classi di età scende dal IO,2 % a11'8,9 %
per risalire al 9,3 % ed al 9.4 % a causa dell'abbandono
della professione a seguito del matrimonio così
frequente nelle classi di età da' 20 a 29 anni: torna
quindi a discendere lentamente nelle classi di età
successive.
Le due curve della popolazione produttiva indipendente
e dipendente, in corrispondenza delle età
giO'V'anili, sono assai più elevate per le femmine che
per i maschi perchè, come si.è visto, è in tali età che,
con maggiore'frequenza, le femmine esercitano una
professione dalla quale si ritirano' nelle età successive,
specialmente a seguito del matrimonio.
,La popolazione produttiva femminile che, in
complesso costituisce il 23,6 % della popolazione,
sale a144,I % per te femmine, da 15 a 19 anni, per
ridursi al 38,9% ed al 27,8 % nelle classi che immediatamente
seguonQ: la ·;·diminuzione continua, più
lentamente, nelle età successive finchè, per la classe
di 65 anni ed oltre le femmine che esercitano una
professione sono appena 1'8,9 % delle femmine di
pari.et'à:. ,
ll'èonfronto tra le curve della popolazione produttiva
indipendente con quelle 'della popolazione
produttiva dipendente mostra che, per i maschi
da I5 a 44 anni e per le femmine da 30 a 34 anni,
(x) La popolazione produttiva indipendente è stata
costituita riunendo i censitI delle sottoclassi (v. numero d'ordine
della Tav. XII): I a 3. 6. 14, 234, 282, 283. 285 a 289.
291,293,295 a 313,315,317 a 323 e i padroni di Aziende. S'li
amministra tori e i direttori della « Ind ustri8. •. dei «Trasl>0rti
e Comunicazioni~. del f Commercjo t, gli artigiani mdip~~denti
e gli .artigiani pa~oni:, ....' . .
'! La popolaz1One produtt1va dIpe~dente è stata costItUita
riunendo i censiti delle sottoclassi 4. 5. 7 a13. 15 a 19.226
8.233. 235. 8.2.81, 284. 290 • 292.294, 314. 316. 324. 325
gl'impiegati gli operai della.« Industria ». dei « Trasporti e
Comùnicazloni. e del «Commercio ».
La popolazione improduttiva è costituita dai censiti
delle sottoclassi da 326 a 338: sono stati esclusi gli appartenel:lti
alla sottocla.sse 3,39: senza indicazione di professione
oaòiJ:diì:iòne. ..
la curva della popolazione produttiva dJ:pendente è
superiore all'altra: ciò è conseguenza del più lungo
periodo di preparazione che resercizio di una pro~
fessione indipendente normalmente richiede. I dati
della seconda parte del Prosp. 65 avvertono, infatti,
che sul totale dei maschi di ciàscuna classe
d'età, quelli che esercitano una professione indipendente
rappresentano una quòta sempre crescente fino
all'età di 64 anni:. l'aumento è notevolmente maggiore
se si fa astrazione dÌlti familiari coadiuvanti (1).
Le corrispondenti quote dei maschi che esercitano
una professione dipendente salgono anch'esse
fino alla classe da 20 a 24 anni (58,9%) per poi diminuire
nelle classi di età successive, specialmente nelle
ultime due: è evidente il continuo passaggio d'individui
dalla, popolazione dipendente alla popolazione
indipendente; la diminuzione che per entrambe si
verifica per la classe di 65 anni ed oltre, è dovuta
all'abbandono del lavoro, che assottiglia il contingente
della popolazione produttiva.
Analoghi. andamenti non si verificano per le
femmine poichè per esse diminuiscono, a partire dai
20 anni, tanto le quote della popolazione produttiva
dipendente, quanto quelle della popolazione pròduttiva
indipendente. È però possibile rilevare che la
diminuzione è meno rilevante per le femmine che
esercitano una professione indipendente (da un massimo
del I5,5 % ad un minimo del :;',0 %) che non
per quelle che lavorano alle dipendenze di altri (da
un massimo del 28,6 % ad un minimo del 3,9 %):
per queste ultime, infatti, maggiore è il desidèrio di
rendersi indipendenti o di cessare, col matrimonio,
ogni attività produttiva.
(I) In tal caso il confronto tra le quote della popolazione
di ciascuna classe di età. costituite dalla popolazione
produttiva indipendente e dalla popolazione produttiva
dipendente, è quello sottòinditato:
IO - 14
15 - 19
20 - 24
25 - 29
30 - 34
35- 39
40·' 44
45 - 49
50 - 54
55 - 59
60-64 ....
65 - (ò •••••
CLASSI DI ETÀ
Complesso (,.) .
Su 1000 C'ENSITI N'ELL'E DlV'ERS'E
CLASSI DI'ETÀ APPAB;l'BJIlWAl'IO
ALLA POPOLAZIONÌt PRODUftlV A
iJ!.dipendentl
I !Upendenti
M
I F iii F
ES7 ·80
33 .E9 5·3 1186
E,tO 28 589 11511
SOI s6 ~~ I75
sll 3ò 557 I39
346 38 540 EU
4°3 46 508 Io6
460 49 467 911
SOI 49 4119 8I
5~4 49 394 7I
$tJ6 45 353 (iI
46/4 36 1133 39
11711 '/19 #ISII 141
(,.) Esclusi i censiti di età ignota e quelli senza indicazione di professione o
condlzione.