·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat
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Ilapitolo U. - PoPOIuioDe 8 sua ~ toIoIraIeI: D) Oeatri di l!mtA *25<br />
spostato rispetto alla città più importante, può da<br />
ciò derivare una condizione di favore per altri Comuni<br />
del Compartimento.<br />
Nello stesso grafico è segnato il centro di gravità<br />
del territorio nazionale (attuali confini) (l).<br />
Nel Prosp. 13 le coordinate del baricentro dell'intera<br />
popolazione del Regno nel 1931 sono messe a<br />
confronto con quelle dei baricentri delle popolazioni<br />
presenti al VI e al V Censimento e anche con le coorqinate<br />
dei baricentri del territorio nazionale nei<br />
4,recchi e negli attuali confini. Questi elementi risultano<br />
rappresentati nel Graf. 5.<br />
Prosp. 13. - CENTRI DI GRAVITÀ DEL TERRITORIO E<br />
DELLE POPOLAZIONI CENSITE NEI DIVERSI CENSIMENTI.<br />
CENSIMENTI LATITU-<br />
I I<br />
TUDINE LoNGI- UBICAZIONE<br />
DINE (da Roma)<br />
193 1 .••••••<br />
1921 ...... .<br />
19 II \ attuali conf.<br />
! vecchi coni.<br />
Attuali confini<br />
Vecchi confini<br />
POPOLAZI~NE<br />
42° 55' -0° 18' Montegab. (Terni)<br />
42° 55' _0° 18' (al id. id.<br />
42° 56' -0° 19' (b) id. id.<br />
42° 58' - 0° 22' (c) Ficulle (Terni)<br />
TERRITORIO<br />
420 41' -00 9' (a) Baschi (Terni)<br />
420 24' -0° 12' (a) Soriano nel Cimo<br />
(Viterbo)<br />
(.) 1.. GALVANI, l.c.- (b) A" Uooil (v. C. Gua e altri, l. c.). -- (c) C. Gua e M.<br />
BoLDBZNI (v. C. GIm e altri, 1. c.)<br />
. Il centro di gravità della popolazione d'Italia<br />
cade a Montegabbione in Provo di Terni, alla distanza,<br />
in linea d'aria, di circa km. 30 dal centro dell'attuale<br />
t~rritorio nazionale; e tale vicinanza dei due centri,<br />
demografico e geografico, ha un importante significato,<br />
in quanto il primo di essi è quale si avrebbe se<br />
la popolazione fosse uniformemente distribuita su<br />
(I) L. GALVANI, Sulla determinazione del centro di<br />
gravità e del centro mediano di una popolazione, ecc., «Atti<br />
del COn~l'eS80 internazionale per lo studio dei problemi della<br />
popolazione », Roma, 1931. .<br />
tutta la superficie geografica, ciò che per ovvie ragioni<br />
non si verifica. Vi sono, invece, enormi disparità<br />
di addensamento demografico fra zona e zona, come<br />
si è veduto al ,paragrafo 12 di questo Capitolo, ma<br />
queste si compensano fra loro in tal modo da equivalere,<br />
nel complesso, ad una distribuzione uniforme.<br />
Se vi fossero squilibri fra le zone più vaste, se,per<br />
es., la popolazione nella parte più settentriQnale d'Italia<br />
fos$e tutta molto densa, e quelìà nélla meridionale<br />
molto rarefatta, o viceversa, il centro d~mografico<br />
giacerebbe molto a nord del centro territoriale, o<br />
molto a sud, ciò che non è. Quindi, salvo piccole<br />
zone, che sono quelle assolutamente inabitabili o inospitali,<br />
o quelle da bonificare, si può dire che la<br />
popolazione occupa totalmente il territorio nazionale.<br />
Osservando ancora, nel Prosp. 13, i centri demografici<br />
relativi al 1931, 1921 e 19II (con integrazione,<br />
per quest'u1ti~o, dell'attuale territorio, mediante<br />
inclusione delle popolazioni censite nei 1910 nella<br />
Venezia Tridentina e nella Venezia Giulia dall'ex<br />
Impero austro-ungarico) si rileverà che tali centri,<br />
salvo spostamenti insignificanti di circa I minuto primo<br />
in latitudine e in longitudine, hanno praticamente<br />
conservato la stessa posizione. Pertanto nel ventennio<br />
I9II-I93I la configurazione distributiva della<br />
popolazione sul territorioilazionale, nonostante' il<br />
diverso ritmo secondo cui la . popolazione stessa si è<br />
accresciuta nelle varie parti, è rimasta pressochè stazionaria,<br />
o, per lo meno, ha subito soltanto spostamenti<br />
compensativi. Non cosi in altri paesi, p. es.,<br />
negli :Stati Uniti d'America, dove, da ciascun censimento<br />
al successivo, si è sempre osservato, per il<br />
centro di gravità della popolazione, un notevole spostamento<br />
da oriente verso occidente, come riflesso<br />
del continuo avanzarsi della popolazione (I), che, muo..,<br />
vendo dalla costa atlantica, ha via via occupato e<br />
continua ad occupare zone sempre più inoltrate nell'interno<br />
del Continente e verso le coste del Paciieo.<br />
(I) Cfr. Filteenth Census' 01 the United Stat4S; 1930,<br />
VoI. II, GeneraI Report, Statisties by subjects, Washington,<br />
1933, pago 20-21.