·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat
·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat
·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
*134<br />
Fra le Ripartizioni geografiche le più elevate<br />
percentuali di indipendenti, sia nei maschi che nelle<br />
femmine, si riscontrano nell'Italia Centrale, probabilmente<br />
a causa della maggiore frequenza della mezzadria;<br />
le più basse percentuali nell'Italia Insulare.<br />
Le percentuali dei maschi indipendenti 'superano<br />
quelle delle femmine in tutte le Ripartizioni geografiche,<br />
salvo che nell'Italia Centrale.<br />
Percentuali di indipendenti superiori al 50 %<br />
si riscontrano, nei maschi, in tutti i Compartimenti<br />
dell'Italia Centrale ad eccezione del Lazio; nel Piemonte,<br />
Venezia Tridentina, Veneto, Emilia, Abruzzi e<br />
Molise, e Lucania.<br />
I massimi si riscontrano, sempre nei maschi,<br />
negli Abruzzi e Molise (72,6 %), nelle Marche (67,8 %)<br />
e nell'Umbria (63,0 %). I minimi risultano nella Liguria<br />
(34.4 %), nella Lombardia (37,7 %),nelle Puglie<br />
(39,4 %) e nel Lazio (40.4 %).<br />
15 ... Rapporti fra i censiti nelle varie posizioni<br />
professionali. - Nel seguente prospetto sono indicate,<br />
per l' « Agricoltura Il, le variazioni intervenute tra i<br />
Censimenti dal 1901 al 1931, nel rapporto dei salariati,<br />
compresi gli impiegati, su roo imprenditori o padroni<br />
(compresi i coadiuvanti).<br />
Per ottenere cifre sufficentemente comparabili<br />
è stato necessario, come già si è fatto al §. 13, compiere<br />
alcuni adattamenti nelle sottoclassi professionali<br />
considerate nei vari censimenti.<br />
Prosp. 26. - VARIAZIONI NEL RAPPORTO<br />
DEI SALARIATI SUGLI IMPRENDITORI NEI CENSIMENTI<br />
DAL 1901 AL 1931.<br />
CENSIMENTI<br />
SALARIATI SU 100 IlIU'RENDITORI<br />
MF M F<br />
1931 (l') • 39,9 40 ,8 36,6<br />
n. c. 74,8 76,9 7°,3<br />
1921 )<br />
v. C. 78,I 80,2 73,7<br />
19II II8,5 ro8,9 I4°,5<br />
I90r (b) • 75,4 84,7 59,7<br />
(,.) Esclusi I censiti nelle convivenze e la Zootecnla. - Cfr. §. 30 del<br />
presente Capitolo.<br />
(b) Da 9 anni In su.<br />
Nel trentennio, detto rapporto, dopo un notevole<br />
aumento dal 1901 al I9II (da 75.4 a II8,5),<br />
è venuto rapidamente diminuendo nei due censimenti<br />
successivi, riducendosi a 39,9 nel 1931. Il<br />
fenomeno è in relazione all'accrescersi dei censiti<br />
nelle posizioni di « conducenti terreni propri)l, « fittavoli)l,<br />
« mezzadri e coloni» e al frazionamento delle<br />
aziende agricole. La massa del salariati è andata,<br />
pertanto, assottigliandosi rispetto a quella degli imprenditori<br />
(Cfr. parte E del presente capitolo).<br />
Per quanto concerne i rapporti fra le varie posizioninella<br />
« Industria», nell'«Artigianatolle nei«Trasporti<br />
e comunicazioni », è impossibile qualsiasi confronto<br />
con i censimenti precedenti, poichè solo nel<br />
Censimento 1931 (I) venne fatta una netta distinzione<br />
fra artigianato e industria, sia pure in base a<br />
criteri empirici (2).<br />
Anche per i rapporti fra « impiegati )l dell'industria<br />
e gli imprenditori o fra quelli ed i salariati non<br />
sono possibili confronti con i passati censimenti per<br />
le imprecisioni con cui vennero classificati gli « impiegati»<br />
dell'industria (3).<br />
Un esame dei rapporti fra le varie posizioni può<br />
essere quindi compiuto solo' per il Censimento del<br />
1931. I rapporti fra impiegati e salariati dell'industria<br />
risultano dalla tabella che segue:<br />
(I) Cfr. Relazione preliminare, pago IO e § 17 del presente<br />
Capitolo.<br />
(2) Per illustrare l'impossibilità dei confronti, si riporta<br />
il seguente specchietto:<br />
CENSITI NELLA POSIZIONE « PADRONI» NEI CENSIMENTI DEL:<br />
Industria del legno, della paglia e affini<br />
Industrie che lavorano i cereali<br />
Industrie che utilizzano spoglie animali<br />
Successive lavorazioni dei metalli<br />
Vestiario, arredamento, ecc.<br />
Imprese di trasporti terrestri senza guida,<br />
ecc. conducenti autoveicoli, guide<br />
di montagna (*)<br />
Pulizia urbana, servizi sanitari, manutenzione<br />
stradale (non esercitati da enti<br />
pubblici)<br />
Poste, Telegrafi. e Telefoni<br />
(0) Nel 1931, sottoclassl 151,152,153.<br />
1931 1921<br />
5°. 21 3<br />
55. SII<br />
19·600<br />
35.991<br />
17. 083<br />
3. 2 38<br />
5.483<br />
1.736<br />
598<br />
1·334<br />
1.664<br />
Le ragioni di così notevoli differenze risiedono nel<br />
fatto che nel 1921 e nei censimenti precedenti nessuna norma<br />
precisa venne applicata per stabilire i limiti fra l'artigianato<br />
e l'industria. Per il 1921 è evidente che si è compreso fra<br />
l'artigianato un numero molto elevato di imprese industriali,<br />
sia pure di modeste dimensioni. Per contro i censiti nel! 1921,<br />
nella posizione « artigiani » - che avrebbe dovuto riferirsi ai<br />
soli artigiani indipendenti - sono in numero considerevolmente<br />
superiore a quello del 193 l. Ad es. nell'industria del<br />
legno, della paglia e affini, nel 1931 si censirono 135.874<br />
artigiani (di cui 87.368 indipendenti) contro r81.873 nel<br />
192 l. In complesso fra « padroni)) e artigiani si censirono<br />
186.087 persone nel 1931 contro 185.111 nel 192I. COnfronti<br />
più attendibili possono quindi farsi conglobando, come è<br />
stato fatto al Prosp. 22 « padroni ecc. » con gli « artigiani»<br />
nella unica posizione di « imprenditori ».<br />
(3) Cfr. §. I S e in particolare nota I a pag. * 144 seconda<br />
colonna. Nel 1901, a differenza del criterio seguito<br />
nei censimenti successivi, vennero classificati fra gli impiegati<br />
anche gli « agenti» addetti all'esercizio delle ferrovie, tramvie,<br />
ecc.<br />
o<br />
44