·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

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mine - è generalmente più alto in Italia che in
Francia (da 40 anni in poi), in Germania (da 80 anni
in poi), negli Stati Uniti (da So anni). In Inghilterra,
per le femmine il numero dei sopravviventi è
a tutte le età maggiore del corrispondente delle
tavole italiane, mentre quello dei maschi è minore a
70 e 80 anni, uguale a 90 anni.
Delle popolazioni considerate nel Prosp. 6 quel~
la italiana in complesso si trova in condizioni meno
vantaggiose di quelle dell'Olanda e della Norvegia.
Rispetto alle Provincie cecoslovacche della
Boemia e della Moravia-Slesia, il confronto conduce
a risultaJi di versi per i due sessi: la popolazione
italiana maschile e in condizioni più vantaggiose,
tranne che per le età fra S e 20 anni (nelle quali le
suddette Provincie hanno un maggior numero di
sopravviventi), mentre quella femminile presenta un
numero di sopravviventi minore a tutte le età tra i
2 e i So anni.
Nell'ipotesi che le tavole di mortalità esaminate
riflettano, con identica fedeltà, le attuali condizioni
della mortalità nei rispettivi Paesi, si potrebbe
dunque concludere che l'Italia, se non occupa una
posizione di privilegio, non è neanche agli ultimi
posti. Considerando solo i Paesi maggiori (Prosp. S)
si è visto infatti che, su 1000 nati, i superstiti alle
età della maturità sono meno numerosi in Italia
solamente nei confronti dell'Inghilterra e della Germania.
Ma - a parte le divergenze nei metodi di
costruzione delle tavole di mortalità - non bisogna
dimenticare che per l'Italia l'osservazione è di data
più recente di quelle utilizzate per gli altri Paesi; e i
progressi che questi abbiano eventualmente realizzato
nel frattempo, potrebbero averli messi in condizioni
ancora più vantaggiose, rispetto alle nostre, di
quanto sia risultato ora.
Ad ogni modo, qualunque possa essere il risultato
di un eventuale confronto più rigoroso con quelle
popolazioni che si trovano in condizioni di vita più
simili alle nostre, si deve notare che le posizioni
raggiunte da alcune popolazioni, come quelle dell'Olanda
e della Norvegia, mostrano la possibilità di
ulteriori, notevoli progressi nella diminuzione della
mortalità.