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AAA Bilancio 2011 def senza foto - Acri

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Dal punto di vista strategico e programmatico, la Fondazione pone al centro dei propri<br />

interventi la famiglia dell'anziano con difficoltà di salute (in particolare Alzheimer e demenza<br />

senile) con due priorità:<br />

- favorire il mantenimento dell'anziano nel suo ambito famigliare;<br />

- sostenere iniziative che riducano il peso assistenziale che ogni giorno grava sulla famiglia.<br />

Per questo la Fondazione sta sostenendo, soprattutto nell’ultimo biennio, lo sviluppo di<br />

quei servizi cosiddetti “domiciliari” o “di prossimità” che aiutano quotidianamente la famiglia<br />

con lo scopo di allontanare il più possibile il periodo della istituzionalizzazione del parente<br />

ammalato.<br />

In linea con gli obiettivi enunciati, nell’aprile del <strong>2011</strong> è stato promosso e sottoscritto dalla<br />

Fondazione un accordo con l’AUSL-Azienda Unità Sanitaria Locale di Cesena (ossia i due distretti<br />

socio sanitari di Cesena-Valle Savio e Rubicone), la “Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria”<br />

(in rappresentanza di tutti i Comuni del Comprensorio) e la Fondazione Romagna Solidale<br />

(fondazione tra 62 imprese romagnole che ha lo scopo di sostenere progetti per la solidarietà<br />

sociale in Romagna, effettuando interventi e donazioni dirette a Enti, Onlus e Associazioni di<br />

Volontariato).<br />

L’ “Accordo quadro per lo sviluppo dei servizi rivolti alle persone non autosufficienti” si<br />

pone alla fine di un percorso di presa di coscienza, da parte dei soggetti finanziatori, del<br />

contenuto e dell’impatto dei servizi “domiciliari” nel nostro comprensorio locale.<br />

La logica “nuova” è quella di concepire le molteplici iniziative che si intendono finanziare, in<br />

un’ottica di complementarietà, ossia sostenendo servizi non uguali fra loro o paralleli, ma<br />

diversificati e che rispondano ciascuno a un bisogno preciso riferito a un particolare stadio della<br />

malattia che, essendo degenerativa, necessita, nel tempo, di cure e attenzioni diverse.<br />

La constatazione della positiva vivacità dell’associazionismo del territorio non impedisce di<br />

riflettere sulla necessità di ottenere una razionalizzazione delle iniziative che renda più efficace<br />

ed efficiente l’impatto sul territorio.<br />

L’alternativa, infatti, sarebbe quella di continuare a sostenere tante iniziative valide<br />

singolarmente, ma scollegate tra di loro, creando confusione di offerta di servizi di dubbia<br />

utilità per l’utente finale.<br />

Il primo passo è stato compiuto dai soggetti finanziatori ed è stato quello di “mettersi in<br />

rete”. L’accordo dell’aprile <strong>2011</strong> ha dato vita quindi ad un “tavolo tecnico di coordinamento”,<br />

con lo scopo di creare un ambito reale in cui la Fondazione, i Comuni, l’AUSL e la Fondazione<br />

Romagna Solidale, che sono i soggetti che finanziano il welfare del territorio locale, possano<br />

concretamente confrontarsi condividendo priorità, risorse economiche e obiettivi per dare<br />

corso a finanziamenti condivisi, evitando così sovrapposizioni che rischiano di concentrare le<br />

risorse su alcuni servizi lasciandone altri totalmente privi.<br />

Gli interventi deliberati dalla Fondazione raggiungono nel <strong>2011</strong> un importo complessivo di €<br />

393.840 attraverso il coordinamento con gli altri sottoscrittori dell’Accordo Quadro:<br />

<br />

€ 25.000 per la “Rete dei Caffè Alzheimer”: servizi di tipo psico-sociale che hanno lo scopo di<br />

creare opportunità di incontro tra malati e non all'interno di un ambiente informale, in cui<br />

sia possibile vivere momenti conviviali e ricreativi, proponendo attività strutturate e<br />

finalizzate a stimolare le abilità relazionali, cognitive e manuali residue. Il finanziamento ha<br />

lo scopo di sostenere i cinque “Caffè Alzheimer” presenti nel comprensorio (tre nel distretto<br />

Cesena-Valle Savio e due nel distretto Rubicone) e di metterli “in Rete” (prima erano ognuno<br />

pag. 32

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