AAA Bilancio 2011 def senza foto - Acri
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stato – come si è già rilevato – pressoché interamente concentrato nella partecipazione<br />
bancaria.<br />
Si ha ben presente che la diversificazione rappresenta non soltanto un obbligo di legge, ma<br />
anche un criterio di doverosa prudenza e diligenza, poiché il frazionamento del rischio – posto<br />
in evidenza anche dalle vicende degli ultimi anni – è un principio basilare cui qualsiasi<br />
investitore deve attenersi, ad evitare che un singolo investimento, messo in crisi da motivi<br />
soggettivi od oggettivi (qual è la crisi in atto) provochi pesanti effetti negativi in termini di<br />
reddito e di mantenimento del valore del patrimonio stesso.<br />
L’argomento è di particolare delicatezza, perché per la Fondazione di Cesena<br />
diversificazione significa, inevitabilmente, cedere almeno una parte delle azioni detenute nella<br />
capogruppo Cassa di Risparmio di Cesena, della quale – così come della controllata Banca di<br />
Romagna - devono comunque essere preservati la natura localistica e il legame con il territorio.<br />
Il Gruppo Bancario, fortemente radicato nelle aree di operatività storica, rappresenta un<br />
importante motore e volano dell’economia locale, e soprattutto nell’attuale contingenza deve<br />
preservare la propria funzione propulsiva a beneficio delle imprese e delle famiglie, con ciò<br />
realizzando, indirettamente, anche uno degli scopi fondamentali delle Fondazioni controllanti,<br />
la cui azione deve sempre privilegiare l’interesse della comunità di riferimento. Queste funzioni<br />
sono di particolare rilievo nell’attuale situazione di crisi, perché, come detto, la stretta creditizia<br />
potrebbe soffocare e allontanare nel tempo l’auspicata ripresa economica.<br />
Si valuteranno pertanto con estrema attenzione l’entità della dismissione di azioni della<br />
società bancaria, la natura del o dei cessionari, gli effetti sul controllo ora esercitato sul Gruppo<br />
Bancario dalle tre Fondazioni legate da un patto parasociale, tenendo sempre presente<br />
l’esigenza di preservarne il localismo.<br />
Occorre inoltre considerare che il momento – per ragioni che esulano dallo stato di solidità<br />
del Gruppo Bancario CRC – non offre le migliori prospettive per una cessione a condizioni<br />
economiche vantaggiose, poiché tutto il sistema bancario italiano soffre di una generale caduta<br />
dei corsi delle azioni, determinato in parte da motivazioni reali (il rischio di insolvenza per il<br />
portafoglio delle banche riguarda sia il credito tradizionale sia gli investimenti in titoli di debito<br />
emessi da stati sovrani), ma anche da reazioni non sempre razionali.<br />
Pertanto, poiché di vendita dovrà trattarsi e non di svendita di parte di un patrimonio<br />
accumulato con il lavoro della comunità, sarà doveroso e utile realizzare l’operazione soltanto<br />
quando si riterranno sussistenti le condizioni di convenienza.<br />
Nel contempo, rimarrà viva l’attenzione per ogni possibilità di aggregazione fra realtà<br />
bancarie locali, che avrebbe l’effetto di ridurre i costi, frazionare il rischio creditizio in un<br />
territorio più ampio, incrementare la solidità patrimoniale della società bancaria con effetti<br />
positivi anche per gli azionisti.<br />
Al riguardo si rammenta che è stato commissionato dalle tre Fondazioni di Cesena, Lugo e<br />
Faenza, azioniste di maggioranza del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cesena, uno studio<br />
di mercato per verificare se e quali passi possono essere utilmente svolti ai fini della<br />
diversificazione degli investimenti patrimoniali. Oggetto dell’incarico, il cui esito sarà presentato<br />
prossimamente, è quello di esaminare l’attuale contesto economico - locale e nazionale -,<br />
valutando le diverse possibili soluzioni.<br />
Occorre peraltro ammettere l’estrema difficoltà di formulare previsioni e fissare calendari<br />
operativi da parte degli organi di indirizzo e di controllo della Fondazione, in uno scenario<br />
dominato dall’incertezza e dall’alternanza fra momenti di moderato ottimismo e altri di cupo<br />
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