AAA Bilancio 2011 def senza foto - Acri

patrimoniale), incrementare il reddito, nel rispetto della propria missione di banca locale. E’ un
compito difficile quello che attende i vertici e il personale del Gruppo, che peraltro hanno già
dato prova di spirito di sacrificio e di capacità professionale.
Questi sviluppi potranno essere realizzati sia per linee interne sia con – o anche con –
operazioni strategiche finalizzate ad aggregarsi con altre realtà locali simili per dimensioni e
vocazione localistica.
Il vertice amministrativo e direttivo del Gruppo Bancario è da sempre sensibile a queste
tematiche e non farà mancare il proprio tradizionale impegno in tal senso, così come le
Fondazioni controllanti – Cesena, Lugo e Faenza – svolgeranno con attenzione e senso di
responsabilità il proprio ruolo per favorire gli obiettivi indicati.
La Fondazione, nel passato e nel presente anno, ha dovuto prendere atto che, in
conseguenza delle oggettive difficoltà cui si è fatto cenno, si è verificata una contrazione
significativa delle risorse disponibili per l’attività istituzionale.
In mancanza di altre risorse in grado di compensare la riduzione dei dividendi e quindi dei
ricavi (come noto, pressoché tutto il patrimonio della Fondazione è investito nella
partecipazione bancaria), è stata dedicata molta attenzione alla riduzione delle spese generali –
peraltro difficilmente comprimibili, perché da sempre molto contenute rispetto alla media
delle fondazioni –; il personale amministrativo è stato ridotto di una unità; sono state
contenute le spese di collaborazione professionale e gli oneri di locazione.
Gli interventi sul patrimonio immobiliare, pur incidendo sulla situazione finanziaria e non sul
conto economico, sono stati sospesi e rinviati a tempo indefinito: si fa riferimento, in
particolare, a Palazzo OIR, la cui ristrutturazione per farne sede museale richiederebbe
investimenti allo stato assolutamente incompatibili con una corretta e prudente gestione delle
risorse finanziarie della Fondazione.
Anche le erogazioni per interventi istituzionali sono state inevitabilmente ridotte,
privilegiando quelle destinate ai settori socialmente più sensibili – come il volontariato – e a
quelli ritenuti di maggiore rilievo nell’ottica di una ripresa dello sviluppo, con ricadute sul
tessuto economico e imprenditoriale, come la ricerca universitaria.
Particolarmente significativa è stata l’iniziativa che – soprattutto per merito del prof.
Giuseppe Placucci, cui va rivolto un sentito grazie per l’impegno e il risultato ottenuto – ha
portato all’accorpamento della Biblioteca giuridico economica Giovanni Ghirotti alla Biblioteca
universitaria della locale Facoltà di Scienze, con un contenimento degli oneri relativi, nell’arco
di due anni, di circa 200.000 euro.
Allo scopo di ottimizzare e contenere gli impegni finanziari per interventi istituzionali,
l’attività della Fondazione è stata in più occasioni riposizionata per svolgere una funzione non
solo o non tanto di ente erogatore, ma anche e soprattutto di soggetto propulsore di iniziative
in collaborazione con altre realtà e con la partecipazione di più finanziatori, fra i quali viene
frazionato il relativo onere. Ne è un esempio, ma non l’unico, il progetto in corso di
elaborazione che dovrà coinvolgere la Fondazione, la sede cesenate dell’attuale Facoltà di
Agraria, gli studenti, le imprese. Altre forme di collaborazione fra più soggetti, a contenuto
impatto finanziario, sono allo studio, nella medesima ottica di ottenere risultati di rilievo, con
un paziente lavoro di ricerca delle migliori soluzioni al minor costo, applicando un modo di
operare nuovo e impegnativo, ma anche stimolante e gratificante.
Nel prossimo futuro gli organi di indirizzo e di amministrazione della Fondazione dovranno
riprendere in esame il tema cruciale della diversificazione degli investimenti del patrimonio, allo
pag. 7