AAA Bilancio 2011 def senza foto - Acri
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NOTA INTEGRATIVA<br />
Il bilancio è predisposto nel rispetto delle disposizioni previste dalla legislazione civilistica,<br />
dal decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, dall'Atto di Indirizzo del Ministro del Tesoro, del<br />
<strong>Bilancio</strong> e della Programmazione economica del 19 aprile2001 che dettava i criteri da seguire<br />
nella redazione del bilancio dell’esercizio 2000, e da successivi provvedimenti ministeriali.<br />
La misura dell’accantonamento alla riserva obbligatoria è stata mantenuta nella misura del<br />
20% dell’avanzo di esercizio.<br />
La rilevazione dei proventi e degli oneri è avvenuta in ossequio ai principi di competenza e<br />
prudenza, anche in funzione della conservazione del valore del patrimonio della Fondazione.<br />
I dividendi da partecipazioni sono di competenza dell’esercizio nel corso del quale viene<br />
deliberata la loro distribuzione.<br />
Sono state omesse le voci che non hanno evidenziato saldi sia nell'anno in corso sia<br />
nell'anno precedente.<br />
Nessuna variazione è intervenuta nei criteri di valutazione rispetto all’esercizio precedente.<br />
Criteri di valutazione<br />
I criteri di valutazione applicati sono i seguenti.<br />
Immobilizzazioni materiali e immateriali<br />
Le immobilizzazioni materiali strumentali sono iscritte al valore di acquisto comprensivo<br />
degli oneri accessori sostenuti, al netto dei relativi fondi di ammortamento, e sono<br />
sistematicamente ammortizzate, con quote costanti in ogni esercizio, sulla base di aliquote<br />
rappresentative della residua vita utile economico-tecnica dei beni.<br />
Non sono stati effettuati ammortamenti per l'appartamento ricevuto in eredità e per la<br />
Chiesa dei Santi Anna e Gioacchino e i relativi arredi sacri, ricevuta in donazione, poiché tali<br />
acquisizioni non derivano da investimenti patrimoniali sostenuti con risorse della Fondazione.<br />
Non sono stati effettuati ammortamenti sugli immobili strumentali di proprietà (Palazzo ex<br />
Suore della carità e Palazzo OIR, entrambi siti a Cesena) in quanto non utilizzabili <strong>senza</strong> una<br />
previa ristrutturazione, attualmente in corso soltanto per il primo dei due immobili citati.<br />
Il costo delle opere d'arte acquistate nel triennio 1994/1996 risulta al netto degli<br />
ammortamenti calcolati nello stesso periodo; quelle acquistate successivamente non sono state<br />
ammortizzate.<br />
A partire dal 2004, alla luce delle disposizioni legislative vigenti, l’acquisto di dette opere<br />
d’arte è stato fatto rientrare nelle fattispecie ora previste dall’art. 7, comma 3-bis, del decreto<br />
legislativo 153/1999 (in forza del quale le fondazioni possono investire parte del loro<br />
patrimonio in beni mobili o immobili di interesse storico o artistico con stabile destinazione<br />
pubblica); in precedenza, per gli acquisti di opere d’arte venivano utilizzati i fondi destinati agli<br />
interventi istituzionali, registrando il costo di acquisto sia all’attivo dello stato patrimoniale, alla<br />
voce “Immobilizzazioni – Beni mobili d’arte”, sia al passivo, alla voce “Fondi per l’attività<br />
d’Istituto – Fondo investimenti ad uso istituzionale”.<br />
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al valore di costo, al netto delle quote di<br />
ammortamento diretto, e sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio, con quote<br />
costanti, entro il periodo della loro utilità.<br />
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