La comunità andina in Italia - Promofirenze

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PROMOZIONE FIRENZE n.1, gennaio/giugno 2008
Colombia), sono alla base delle incertezze.
A ciò si aggiunge il futuro poco chiaro del TLC
(Trattato di Libero Commercio) con gli Stati Uniti
che, nonostante le pressioni e l’interessamento
dimostrato dal Governo Bush, è poco probabile
sia ratificato quest’anno dal Congresso americano,
visto il mancato appoggio dei rappresentanti
democratici.
Nell’attesa che il Congresso americano ratifichi il
TLC, la Colombia continuerà a beneficiare delle
agevolazioni previste dalla Legge di Preferenze
Doganali per l’Area Andina (ATPDEA), che concede
ad una quantità considerevole di prodotti colombiani
esportati negli USA un particolare regime di
esenzione doganale.
In compensazione, il TLC con il Cile è stato approvato
dal Congresso colombiano, il 1°. aprile scorso,
mentre si progredisce nei negoziati con il Canada
- congiuntamente con il Perù - e con l’Unione europea,
intenzionata a siglare un Accordo in blocco
con i Paesi CAN.
Negli ultimi sei anni il Paese ha dimostrato che esiste
un notevole potenziale imprenditoriale, al di là dei
problemi generati dalla ormai languente guerriglia
e dal narcotraffico.
La politica di “Sicurezza Democratica” e di prudente
gestione macroeconomica del governo Uribe, hanno
reso possibile un cambiamento, ormai evidente
per la popolazione locale, passando in questi ultimi
anni da una percezione generalizzata d’insicurezza
ad un clima d’ottimismo e di affidabilità.
Risulta chiaro, inoltre, che la Colombia continuerà
ad avere una moneta forte. Negli ultimi quattro
anni, il peso colombiano si è rivalutato rispetto al
dollaro americano e all’euro di oltre il trenta percento,
raggiungendo livelli cambiari riscontrabili nel
1999. Il tasso di cambio è diventato, negli ultimi