La comunità andina in Italia - Promofirenze

8
PROMOZIONE FIRENZE n.1, gennaio/giugno 2008
possibili sulla crescita economica. Si pensi anche
alle immense risorse forestali il cui sfruttamento è
oggi antieconomico e a rischio ecologico ma potrebbe
diventare un fattore di sviluppo molto forte.
Il settore minerario, a sua volta costituisce il settore
trainante del Paese, ma le esportazioni nella maggior
parte dei casi non aggiungono molto valore a
quello che si incontra in natura: in questo modo non
si sviluppa l’occupazione nel Perù e il potenziale di
ricchezza connesso si crea fuori del Paese. Come
osservava Porter qualche anno fa, si afferma un
modello basato sul binomio materie prime vendute
senza processarle / mano d’opera a basso costo,
che impedisce la trasformazione di un vantaggio
comparato in vantaggio competitivo.
Per quanto riguarda il settore industriale, nel corso
dei decenni si è verificata una certa deindustrializzazione,
legata alla connotazione di maturità di alcuni
settori trainanti come il tessile, i prodotti della pesca,
l’industria alimentare che hanno sofferto del declino
generale a livello mondiale, senza che si facessero
investimenti privati adeguati e trasferimenti tecnologici
necessari per modificare le caratteristiche dei
settori stessi e la loro collocazione internazionale.
La struttura produttiva, così fortemente dipendente
dalle imprese di minori dimensioni, si trova pertanto
in condizioni di grande arretratezza e quindi di estrema
fragilità anche rispetto alle politiche aggressive
di altri Paesi emergenti, soprattutto asiatici, mentre
la qualità delle materie prime e delle risorse umane
potrebbe consentire di spostare il livello della competizione
su settori a più alto valore aggiunto. Del
resto alcuni significativi progressi sono stati compiuti
negli anni recenti, come testimoniano le crescenti
esportazioni di primizie, frutti di mare, tessile di
qualità, artigianato artistico, etc.
Passando al settore terziario privato, il turismo, che