La comunità andina in Italia - Promofirenze

50
PROMOZIONE FIRENZE n.1, gennaio/giugno 2008
Dal punto di vista delle prospettive future, se le
rimesse costituiscono un flusso di denaro costante
(Ratha, 2007) garantendo la sostenibilità dei progetti
finanziati, e quelle collettive “Realizzano le condizioni
per la creazione di nuovi assetti della comunità
e dei servizi di questa” (Bimal Gosh, 2006), alcune
potenzialità restano ancora da indagare in merito
al possibile utilizzo nella sfera produttiva (il Fondo
può contribuire a costituire meccanismi di garanzia
per l’accesso al credito, ad esempio) e alla possibile
incidenza nel miglioramento delle politiche dei governi
in favore della canalizzazione e valorizzazione
delle rimesse. Non è da sottovalutare, infine, nella
valutazione dell’impatto dei trasferimenti collettivi di
denaro dei migranti, la consistenza e la reale prospettiva
di crescita della diaspora latinoamericana
all’estero “Alle spalle di questo flusso finanziario
ci sarà una forza reale organizzata, portatrice di
professionalità imprenditoriale e di innovazione”
(World Bank, 2001).
Terzo asset: l’associazionismo
La comunità andina, come già anticipato, è una
comunità che tradizionalmente mantiene forti legami
culturali ed economici con i Paesi di origine,
tende ad organizzarsi in associazioni e si distingue
per vivacità e coesione interna che la rendono particolarmente
significativa. L’associazionismo andino,
infatti, è funzionale alla creazione di reti capaci
di rispondere agli interessi sociali e culturali della
popolazione migrante, è luogo privilegiato per la
promozione della coesione sociale e per gli scambi
d’informazioni e, perciò, luogo eleggibile per l’avvio
e la messa in opera di programmi di cooperazione
che mirino allo sviluppo dei paesi d’origine e che
favoriscano l’integrazione ed il raggiungimento