La comunità andina in Italia - Promofirenze
La comunità andina in Italia - Promofirenze
La comunità andina in Italia - Promofirenze
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
46<br />
PROMOZIONE FIRENZE n.1, gennaio/giugno 2008<br />
2) Per il caso peruviano<br />
si vedano i risultati<br />
dell’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e campionaria<br />
presentati <strong>in</strong> Gli<br />
immigrati nell’economia<br />
romana: lavoro, imprenditoria,<br />
risparmio,<br />
rimesse, (2003), CCIA<br />
Roma, Caritas Roma.<br />
Per il caso ecuadoriano,<br />
sulla condizione delle<br />
donne <strong>in</strong> particolare, si<br />
rimanda a Torre (2008),<br />
reperibile alla pag<strong>in</strong>a<br />
web: http://www.cespi.<br />
it/WP/WP41-TORRE.pdf<br />
3) Ambros<strong>in</strong>i (2007);<br />
Levitt, Glick-Schiller<br />
(2004); Levitt, De W<strong>in</strong>d,<br />
Vertovec (2003); Portes,<br />
Guarnizo e <strong>La</strong>ndolt<br />
(1999).<br />
conseguenza soprattutto di un mercato del lavoro<br />
che privilegia le donne rispetto agli uom<strong>in</strong>i, considerando<br />
l’elevato <strong>in</strong>serimento nel settore della cura<br />
alla persona e della collaborazione domestica da<br />
parte delle lavoratrici provenienti da questi paesi 2 .<br />
Tuttavia, non è affatto trascurabile il peso della componente<br />
imprenditoriale tra gli immigrati and<strong>in</strong>i, sia<br />
donne che uom<strong>in</strong>i, un elemento che, come vedremo<br />
più avanti, rappresenta un ulteriore fattore positivo<br />
per la realizzazione di <strong>in</strong>iziative volte oltre che alla<br />
maggiore <strong>in</strong>tegrazione nel tessuto socio-economico<br />
italiano e alla valorizzazione del contributo della popolazione<br />
migrante all’economia del nostro paese,<br />
anche alla promozione di attività di co-sviluppo con<br />
i paesi di orig<strong>in</strong>e dei migranti.<br />
Le comunità della diaspora <strong>and<strong>in</strong>a</strong> presentano una<br />
tendenza a mantenere forti legami con il contesto di<br />
provenienza. Infatti, i migranti alimentano un flusso<br />
significativo di beni e risorse materiali e immateriali<br />
attraverso i conf<strong>in</strong>i nazionali, operando <strong>in</strong> modi<br />
differenti: attraverso i mezzi di comunicazione, con<br />
la circolazione di <strong>in</strong>formazioni e pratiche; mediante<br />
l’<strong>in</strong>vio di denaro o di altri beni; attraverso i loro<br />
rientri <strong>in</strong> patria, temporanei o def<strong>in</strong>itivi; f<strong>in</strong>anziando<br />
attività di tipo solidaristico o <strong>in</strong>iziative imprenditoriali.<br />
Questo <strong>in</strong>sieme composito di azioni e risorse<br />
contribuisce a creare un legame transnazionale 3 tra<br />
i territori di partenza e di dest<strong>in</strong>azione, un collegamento<br />
con i propri paesi che la comunità <strong>and<strong>in</strong>a</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>Italia</strong> alimenta e mantiene nel tempo. In questa<br />
ottica, una dimensione centrale dei legami transnazionali<br />
è occupata dalle rimesse <strong>in</strong>viate a familiari<br />
e comunità di orig<strong>in</strong>e, rappresentando un “collante<br />
necessario” per le relazioni sociali a distanza, e<br />
permettendo cont<strong>in</strong>ue <strong>in</strong>terazioni tra migranti e non<br />
migranti (Guarnizo, 2003; Vertovec, 2004).