La comunità andina in Italia - Promofirenze

PROMOZIONE FIRENZE n.1, gennaio/giugno 2008
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associazioni, e nei paesi di origine, favoriscono
il mantenimento dei rapporti tra migranti e non
migranti, esprimendo la volontà degli espatriati di
non recidere i legami con la comunità d’origine
ma di sentire di farne parte e di volere collaborare
al suo sviluppo in prima persona. Le rimesse
imprenditoriali, parallelamente, promuovono un
migliore inserimento nei contesti di destinazione
e favoriscono anche la visibilità degli imprenditori
transnazionali nei confronti delle istituzioni dei paesi
di origine.
In un possibile scenario futuro sarebbe utile promuovere
un partenariato pubblico-privato al fine di
coinvolgere le istituzioni pubbliche nel supporto alle
iniziative di solidarietà delle comunità dei migranti
(rimesse collettive). Ciò favorirebbe gli effetti positivi
delle rimesse, oltre che creare l’occasione positiva
per pensare e predisporre, con l’apporto del sistema
bancario, condizioni privilegiate per il trasferimento
di risorse che possono avere un forte impatto per
lo sviluppo dei paesi di origine. Naturalmente, non
bisogna credere che le rimesse contribuiscano automaticamente
agli investimenti ed alla crescita, dal
momento che “il pieno sviluppo del potenziale delle
rimesse richiede azioni concertate tra i maggiori
soggetti, associazioni di migranti, settore privato e
governi” (Bimal Ghosh, 2005).
La ricerca-azione in atto mira a promuovere a vari
livelli il protagonismo delle comunità migranti all’estero
quali catalizzatori d’impegni e risorse per lo
sviluppo che possono incidere positivamente sulle
relazioni tra paesi. Abbiamo richiamato le ragioni
per le quali le iniziative promosse e realizzate con
l’impulso e la partecipazione da parte dei migranti
potrebbero avere maggiore impatto rispetto ai
programmi nei quali questi non rivestono alcun
ruolo. I migranti possono rappresentare, in ultima
analisi, gli attori chiave di una nuova cooperazione
internazionale.