1222 BvS n.7 Novembre.qxd - Fondazione Biblioteca di via Senato
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14 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – novembre 2009<br />
Un contributo alla storia delle biblioteche private<br />
<br />
La collezione del Car<strong>di</strong>nale<br />
Giuseppe Renato Imperiali<br />
DI ANNETTE POPEL POZZO<br />
Gli stu<strong>di</strong> volti all’analisi <strong>di</strong> biblioteche private sulla<br />
base <strong>di</strong> inventari (per quanto spesso semplici),<br />
cataloghi d’asta e cataloghi bibliografici hanno<br />
assunto maggior importanza e rilevanza negli ultimi anni<br />
per vari motivi. In primo luogo, la ricostruzione del contenuto<br />
<strong>di</strong> una biblioteca privata permette <strong>di</strong> risalire al<br />
profilo intellettuale e culturale dell’eru<strong>di</strong>to proprietario,<br />
fornisce informazioni sul circuito e sul commercio librario<br />
e qualche volta contribuisce alla definizione <strong>di</strong> un canone<br />
letterario. Prove eloquenti dell’accresciuto interesse<br />
per le biblioteche private sono le recenti monografie<br />
sulle biblioteche <strong>di</strong> Pietro Bembo (Massimo Danzi, La biblioteca<br />
del car<strong>di</strong>nal Pietro Bembo, Ginevra, 2005), Aldo<br />
Manuzio il giovane (Alfredo Serrai, La biblioteca <strong>di</strong> Aldo<br />
Manuzio il Giovane, Milano, 2007) e Gabriel Naudé<br />
(Estelle Bœuf, La Bibliothèque parisienne de Gabriel Naudé<br />
en 1630. Les lectures d’un libertin eru<strong>di</strong>t,<br />
Ginevra, 2007). Vanno anche ricordati<br />
progetti a più lungo termine<br />
come quello della Scuola Normale<br />
Superiore <strong>di</strong> Pisa sulle “Biblioteche<br />
filosofiche private in età moderna e<br />
contemporanea” (http://picus.sns.it<br />
//biblioteche_dei_filosofi/, chiamato<br />
04-11-2009), volto alla ricostruzione<br />
del contenuto <strong>di</strong> circa cento biblioteche<br />
<strong>di</strong> celebri filosofi europei.<br />
Un secondo aspetto è legato alla<br />
storia delle biblioteche stesse, sia<br />
dal punto <strong>di</strong> vista istituzionale che da<br />
quello bibliografico. Sapere in quale<br />
formato una biblioteca privata sia<br />
stata integrata completamente o parzialmente<br />
nel fondo <strong>di</strong> una biblioteca istituzionale è<br />
un’informazione <strong>di</strong> grande rilevanza. Questa informazione<br />
va considerata anche nel contesto <strong>di</strong> una catalogazione<br />
sempre più raffinata. Oltre al censimento <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>zione,<br />
oggi è usuale che nella gamma del catalogue enrichment<br />
si provveda anche a una descrizione dell’esemplare<br />
che includa i suoi possessori e le sue legature.<br />
Infine, ov<strong>via</strong>mente, va tenuto conto dell’aspetto bibliofilo,<br />
che soprattutto nel caso <strong>di</strong> biblioteche private<br />
andate <strong>di</strong>sperse, permette al collezionista <strong>di</strong> collocare la<br />
sua copia nell’insieme della biblioteca storica. Soprattutto<br />
cataloghi bibliografici possono avere in più il valore <strong>di</strong><br />
un prototipo per una catalogazione moderna.<br />
In questo quadro, assume particolare interesse il<br />
volume de<strong>di</strong>cato alla descrizione della biblioteca del car<strong>di</strong>nale<br />
Giuseppe Renato Imperiali (1651-1737), pubblicato<br />
in prima e<strong>di</strong>zione nel 1711 presso<br />
Francesco Gonzaga a Roma con il<br />
titolo Bibliothecae Josephi Renati Imperialis<br />
Sanctae Romanae Ecclesiae Diaconi<br />
car<strong>di</strong>nalis sancti Georgii Catalogus<br />
secundum auctorum cognomina or<strong>di</strong>ne<br />
alphabetico <strong>di</strong>spositus una cum altero catalogo<br />
scientiarium & artium.<br />
Autore del catalogo fu l’eru<strong>di</strong>to<br />
Giusto Fontanini (1666-1736), noto<br />
anche per la sua <strong>Biblioteca</strong> dell’eloquenza<br />
italiana (1706), un repertorio<br />
ragionato della letteratura italiana. Il<br />
patrimonio librario dell’illuminato<br />
mecenate, tra l’altro fondatore della<br />
Accademia Imperialis nel 1705, rappresentava<br />
con più <strong>di</strong> 20.000 titoli