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1222 BvS n.7 Novembre.qxd - Fondazione Biblioteca di via Senato

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4 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – novembre 2009<br />

L’intervista d’autore<br />

<br />

RARITÀ DA BANCARELLE<br />

E IL BELLO DI SCOVARLE<br />

Armando Torno e quella sua passione per il libro usato<br />

LUIGI MASCHERONI<br />

Se lo scrittore ed e<strong>di</strong>tore francese<br />

Jacques Bonnet fosse davvero<br />

riuscito a realizzare il progetto<br />

raccontato nel suo nuovo libro<br />

“I fantasmi delle biblioteche” (Sellerio),<br />

ossia fondare insieme al suo<br />

amico Giuseppe Pontiggia, malato<br />

<strong>di</strong> libri quanto lui, un esclusivissimo<br />

club <strong>di</strong> bibliofili la cui inderogabile<br />

soglia <strong>di</strong> ammissione fosse il possesso<br />

<strong>di</strong> almeno 20mila volumi, beh, in<br />

Italia avrebbe potuto contare su<br />

un’adesione eccellente: quella <strong>di</strong> Armando<br />

Torno. Ex docente universitario,<br />

giornalista, scrittore, già creatore<br />

e responsabile per più <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci<br />

anni dell’inserto culturale “Domenica”<br />

del “Sole24Ore” e, dopo aver <strong>di</strong>retto<br />

dal 2000 al 2002 le pagine culturali del “Corriere<br />

della Sera” oggi ne è e<strong>di</strong>torialista, Armando Torno sarebbe<br />

un socio perfetto per competenze nel settore (bazzica<br />

tra libri vecchi e nuovi da una vita, per professione e per<br />

piacere), per quantità delle opere possedute (ben oltre<br />

20mila…) e per la qualità dell’invi<strong>di</strong>abile “collezione”<br />

(sono tutti pezzi selezionatissimi).<br />

“Ciò che contrad<strong>di</strong>stingue una vera biblioteca non è la<br />

cifra <strong>di</strong> libri che contiene, ma il senso con la quale è costruita:<br />

una persona può avere anche ventimila volumi, ma pessimi e<br />

inutili, e un’altra può averne solo duecento, ma tutti eccellenti<br />

ed essenziali. Nel primo caso si allestisce un magazzino,<br />

nel secondo si fa un’operazione culturale. Per quanto mi riguarda,<br />

non mi interessa accatastare libri, ma sceglierli secondo<br />

un progetto, un percorso: un senso,<br />

appunto”.<br />

Tra poco torna a Milano, alla<br />

Fiera, il tra<strong>di</strong>zionale Salone del libro<br />

usato, sempre affollatissimo. E<br />

il mercatino del libro usato organizzato<br />

ogni seconda domenica del<br />

mese in piazza Diaz, sempre a Milano,<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione in e<strong>di</strong>zione aumenta<br />

il numero dei librai e quello dei visitatori:<br />

perché mercatini e saloni del<br />

libro usato attirano sempre moltissima<br />

gente, dal collezionista al semplice<br />

curioso<br />

“Semplice: sulle bancarelle trovi<br />

libri da leggere, in libreria trovi perlopiù<br />

libri da intrattenimento. Nelle librerie,<br />

soprattutto nei megastore, si trovano sempre più titoli ma sempre<br />

meno libri davvero interessanti. Ormai è sulle bancarelle<br />

che si fanno le scoperte più belle, le vere ‘avventure’ vanno cercate<br />

nell’usato. Mercatini e fiere sono poi una sorta <strong>di</strong> rifugio<br />

per stu<strong>di</strong>osi e studenti che trovano titoli e autori fondamentali<br />

per alcuni argomenti ma che le case e<strong>di</strong>trici non ristampano più<br />

perché non sono commercialmente convenienti. E in più la bancarella<br />

rappresenta la vera borsa dell’e<strong>di</strong>toria: è qui che si capisce<br />

davvero quanto vale ancora un autore, quanto interessa,<br />

quanto è letto e in definitiva quanto vale dal punto <strong>di</strong> vista letterario:<br />

tutti sanno che nei mercatini e nei Remainders le prime<br />

e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Mora<strong>via</strong>, ad esempio, te le tirano <strong>di</strong>etro, mentre invece<br />

uno scrittore come Cèline, solo per fare un esempio contrario,<br />

è richiestissimo dal pubblico, e le sue opere infatti sono rare e<br />

se le trovi le paghi care”.

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