1222 BvS n.7 Novembre.qxd - Fondazione Biblioteca di via Senato
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novembre 2009 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 43<br />
I libri illustrati della <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong><br />
<br />
L’ANGURIA LIRICA<br />
D’ALBISOLA FUTURISTA<br />
Una “latta” d’autore, nei cento del Manifesto marinettiano<br />
<strong>di</strong> Chiara Nicolini<br />
“SORRISO/ come due fette d’anguria/<br />
(rossa che brucia)/ illuminate dall’acetilene”<br />
– L’Anguria Lirica,<br />
capolavoro futurista <strong>di</strong> Tullio d’Albisola.<br />
Fondato cento anni fa da Filippo Tommaso Marinetti,<br />
il Futurismo fu un movimento artistico e<br />
letterario che coinvolse ogni settore dell’arte,<br />
compresa la grafica. La teoria <strong>di</strong> Marinetti delle “parole<br />
in libertà”, con il suo rifiuto per l’espressione letteraria<br />
tra<strong>di</strong>zionale in favore <strong>di</strong> una modalità <strong>di</strong> scrittura<br />
completamente libera, rivoluzionò l’arte tipografica e<br />
la concezione della pagina stampata.<br />
Sintassi e punteggiatura vennero ban<strong>di</strong>te, e la forza<br />
espressiva delle parole enfatizzata da scelte anticonformiste<br />
<strong>di</strong> inchiostri, <strong>di</strong> caratteri e corpi tipografici, <strong>di</strong><br />
posizionamento sulla pagina. Questo nuovo modo <strong>di</strong><br />
vedere il testo stampato ebbe un fortissimo impatto sugli<br />
artisti che orbitavano attorno a Marinetti, i quali<br />
scatenarono la loro creatività nella produzione <strong>di</strong> libri<br />
che sono oggi oggetto <strong>di</strong> culto tra i collezionisti.<br />
Il più famoso è senza alcun dubbio lo straor<strong>di</strong>nario<br />
“libro imbullonato” <strong>di</strong> Fortunato Depero (Depero<br />
futurista, 1927), così soprannominato perché perforato<br />
al margine sinistro da due enormi viti con bulloni che<br />
ne tengono assieme i fogli.<br />
<br />
L’avversione <strong>di</strong> Marinetti per tra<strong>di</strong>zione e passato<br />
si tradusse in un’entusiastica celebrazione del progresso<br />
industriale, in particolare <strong>di</strong> automobili, aeroplani e<br />
velocità.<br />
Tullio d’Albisola (pseudonimo <strong>di</strong> Tullio Spartaco<br />
Mazzotti, 1899-1971) ebbe l’idea <strong>di</strong> realizzare un libro<br />
in metallo con pagine che fossero «memoria lirica dell’ala<br />
<strong>di</strong> un aeroplano» quando creò per Marinetti Parole<br />
in Libertà Futuriste, Tattili, Termiche, Olfattive (1932).