Porsche Panamera - Italiaracing
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oto<br />
Francia). E noi italiani Noi ci consoliamo<br />
con l’inossidabile Jarno Trulli e con l’instancabile<br />
Giancarlo Fisichella. Che salvano<br />
un movimento tricolore da anni fallimentare.<br />
Gli ultimi tentativi di altri nostri<br />
piloti che hanno tentato la via della F.1 si<br />
sono risolti in un nulla di fatto: Vitantonio<br />
Liuzzi, Gianmaria Bruni, Giorgio Pantano<br />
sono gli ultimi esempi. Dietro a Liuzzi,<br />
rimasto in qualche maniera nel giro come<br />
tester della Force India, c’è il vuoto. Tanti<br />
bravi piloti li abbiamo, ma nessuno ha<br />
dei link importanti col mondo della F.1. O<br />
meglio, con i team che contano davvero.<br />
Gli unici ad essere inserito in programmi<br />
Junior di un grande costruttore sono Davvide<br />
Valsecchi (GP2) e Andrea Caldarelli<br />
Jarno Trulli<br />
203 GP disputati<br />
1 vittoria<br />
4 pole position<br />
10 podi<br />
1 giro più veloce<br />
che debutta quest’anno nella F.3 Euro<br />
Series. Ma dovremo aspettare almeno tre<br />
anni per vederlo all’opera in una serie maggiore<br />
come la GP2, sperando ovviamente<br />
che mantenga le promesse.<br />
Così desta quasi commozione la pole e il<br />
terzo posto di Trulli ad Al Sakhir. Un pilota<br />
in F.1 dal 1997, con 203 Gran Premi<br />
disputati, una vittoria nel 2004, quattro<br />
pole totali ottenute. Dobbiamo dire grazie<br />
al quasi 35enne Jarno se il mondo si accorge<br />
che anche in Italia ci sono dei piloti<br />
validi. Trulli è un ragazzo che non molla<br />
mai, che ha sempre avuto la massima concentrazione<br />
per le corse, che non si è mai<br />
perso dietro a stupidaggini. Certo, anche<br />
lui avrà commesso errori nella sua carriera,<br />
ma il fatto che è in quell’ambiente da<br />
13 anni è la dimostrazione di come si sia<br />
fatto apprezzare. Trulli, solitamente un po’<br />
troppo lamentoso, ha dato una lezione di<br />
comportamento, di come si fa squadra,<br />
quando al termine del Gran Premio, castrato<br />
dalla scelta Toyota di montare gomme<br />
dure nel secondo stint che gli ha impedito<br />
di lottare per la vittoria, non ha attaccato<br />
il team. Lo ha difeso con parole mature.<br />
Ecco, ormai “massacrati” dai nostri<br />
piloti italiani che non ammettono mai i propri<br />
errori, ma incolpano sempre il team e<br />
la macchina, occorrerebbe proiettare in<br />
continuazione la videocassetta con le<br />
dichiarazioni di Trulli nel dopo gara del<br />
Bahrain.<br />
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