LE IDEE DELL'ASTRONOMIA
Test
Test
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Rivoluzione geografica 109<br />
sono puramente descrittive. La geografia matematica quale noi la conosciamo<br />
dall’unica opera del genere conservata, la Geografia di Tolomeo, è<br />
sotto ogni aspetto una teoria “scientifica” al pari di quella moderna. Infatti<br />
la moderna geografia non è altro che quella di Tolomeo, recuperata<br />
dagli studiosi rinascimentali; si tratta di un vero modello matematico in cui<br />
ad ogni luogo della Terra corrisponde un punto di una superficie sferica<br />
individuato da una coppia di coordinate: latitudine e longitudine. Tolomeo<br />
descrive anche la cartografia, sa usare cioè diverse proiezioni, tra cui le<br />
proiezioni coniche di cui sfrutta le proprietà matematiche per rappresentare<br />
la Terra su carte piane in modo da conservare tutta l’informazione<br />
relativa alla rappresentazione di una superficie sferica e riporta latitudine<br />
e longitudine di circa 8.000 località dall’Irlanda al Sud-Est asiatico. [9]<br />
Nonostante un luogo comune radicato attribuisca a Keplero la prima applicazione<br />
della teoria delle coniche, queste curve avevano già avuto diverse<br />
applicazioni, come mostra Tolomeo nella sua Geografia. La geografia<br />
matematica risaliva al primo ellenismo quando, a causa all’espansione del<br />
mondo greco in seguito alle conquiste di Alessandro Magno, divenne indispensabile<br />
ottenere una descrizione quantitativa di tutto il mondo conosciuto.<br />
Già l’allievo di Aristotele Dicearco di Messina (350 a.C.–290 a.C.)<br />
aveva fatto il primo passo verso la costruzione di una geografia matematica,<br />
individuando un parallelo, elencando cioè una serie di località tutte<br />
poste alla stessa latitudine da Gibilterra alla Persia. Strabone riferisce che<br />
Cratete di Mallo, in Cilicia, nell’attuale Turchia, realizzò un globo terrestre:<br />
sarebbe quindi il primo mappamondo di cui abbiamo notizia (Strabone,<br />
Geographia, II, v, 10 [40]). Cratete, un grammatico e filosofo stoico greco del<br />
II secolo a. C., si interessava principalmente della critica e dell’esegesi di<br />
Omero ed era a capo della Biblioteca di Pergamo dove, secondo Plutarco,<br />
erano conservati 200.000 libri. Nel II secolo a. C. la geografia matematica<br />
progredì soprattutto ad opera di Ipparco di Nicea che, criticando i metodi<br />
dei suoi predecessori, aveva avuto l’idea di determinare le differenze<br />
di longitudine con metodi astronomici, misurando cioè la differenza tra<br />
l’ora locale di luoghi differenti in cui la stessa eclissi lunare era osservata<br />
simultaneamente (Strabone, Geographia, I, i, 12 [41]).<br />
Il sistema di coordinate sferiche fu recuperato nel XV secolo quando<br />
giunse in Europa una copia della Geografia di Tolomeo, mentre la riscoperta<br />
di strumenti ellenistici, quali l’astrolabio piano, permise ai marinai di<br />
determinare la latitudine in mare aperto per mezzo di osservazioni astronomiche.<br />
Diversamente, il problema della determinazione della longitudine,<br />
assai più complesso, verrà risolto, dopo molti e differenti tentativi,<br />
soltanto nel XVIII secolo con la tecnologia degli orologi meccanici. Divennero<br />
così realizzabili quei lunghi viaggi in mare aperto che nel medioevo<br />
www.nostronomics.com