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LE IDEE DELL'ASTRONOMIA

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Astronomia islamica 79<br />

il 1575 e il 1577, furono addirittura demoliti. Solamente gli osservatori di<br />

Maragha, nell’Iran settentrionale dell’astronomo persiano al-Tusi e quello<br />

di Samarcanda, nell’Asia Centrale dell’astronomo Ulugh Beg (1394–1449),<br />

ebbero vita non effimera. Un importante risultato ottenuto all’osservatorio<br />

di Samarcanda fu una collezione di tavole astronomiche e un catalogo di<br />

1000 stelle, il più importante del medioevo. Muhammad al-Battani (850–<br />

929) noto in Occidente come Albatenius, trascorse la sua vita ad al-Raqqa<br />

sul fiume Eufrate, e fu uno dei molti astronomi islamici che accettarono il<br />

modello tolemaico correggendone però qualche parametro. Le sue tavole<br />

giunsero in Europa attraverso la Spagna musulmana e successivamente<br />

l’invenzione della stampa diede ampia diffusione all’opera di al-Battani<br />

che fu molto usata da Copernico che nel De Revolutionibus lo cita ventitrè<br />

volte.<br />

Figura 3.5 j Il sestante murale di Ulug Beg costruito a Samarcanda, Uzbekistan, XV<br />

secolo. (Wikimedia Commons; user Alaexis)<br />

Al contrario l’astronomo ibn Yunus, vissuto al Cairo alla fine del X<br />

secolo, non fu conosciuto in Occidente. Compose una importante opera<br />

astronomica le Tavole Hakimite, che contenevano una serie di circa cento<br />

osservazioni soprattutto eclissi e congiunzioni planetarie. Le Tavole Toledane,<br />

preparate nel secolo XI a Toledo in Spagna dall’astronomo al-Zarqali<br />

(latinizzato in Arzachel) furono tradotte in latino ed ebbero grande diffusione:<br />

divennero il modello a cui si ispirarono le Tavole Alphonsine, destiwww.nostronomics.com

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