LE IDEE DELL'ASTRONOMIA
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La rivoluzione Copernicana 146<br />
Figura 4.8 j De revolutionibus orbium<br />
coelestium, Libro I, Capitolo<br />
10. Il sistema dei sette circoli presentato<br />
nel Libro I del De Revolutionibus<br />
è diventato il simbolo della<br />
nuova astronoma eliocentrica.<br />
Si tratta di una descrizione meravigliosamente<br />
semplice ma illusoria.<br />
Il vero modello copernicano,<br />
sviluppato nella restante parte<br />
dell’opera, risultò macchinoso<br />
quasi quanto il sistema tolemaico:<br />
infatti entrambi impiegavano<br />
più di trenta circoli. (Wikimedia<br />
Commons; user Matthead)<br />
centro da quello del Sole. Per spiegare altre irregolarità del moto apparente<br />
del Sole, messe in evidenza da osservazioni antiche e della<br />
sua epoca, egli assegnò addirittura un movimento a questo centro<br />
spostato. Dovette quindi introdurre una serie di piccoli epicicli ed<br />
eccentrici per ottenere una precisione sufficiente. Il centro dell’orbita<br />
di Marte, per esempio, è spostato rispetto al centro dell’orbita della<br />
Terra. Ma le complicazioni non finiscono qui. Altri accorgimenti si<br />
resero necessari per giustificare le deviazioni verso nord e verso sud<br />
di ciascun pianeta dall’eclittica. Il risultato finale non fu perciò un<br />
sistema propriamente “eliocentrico.”<br />
La prefazione dell’opera si apre con un forte atto di accusa contro l’astronomia<br />
tolemaica per la sua imprecisione, la sua complessità e la sua incoerenza.<br />
Eppure Copernico si rende colpevole di almeno alcune di queste<br />
manchevolezze. Il sistema copernicano non è né più semplice né più preciso<br />
di quello di Tolomeo. Inoltre Copernico non fu in grado di dedurre dalle sue<br />
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