LE IDEE DELL'ASTRONOMIA
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Ipparco e la precessione degli equinozi 56<br />
ta, ma il suo asse è stato lievemente deviato non meno di quattro volte,<br />
ogni volta in occasione di un successivo ingrandimento nel corso dei secoli<br />
[18]. Purtroppo però benché esistano diverse descrizioni della cerimonia<br />
di allineamento dei templi alle stelle, mancano dettagli che permettano di<br />
capire come realmente la cerimonia aveva luogo. Non è quindi possibile<br />
associare al di là di ogni dubbio l’allineamento dell’asse del tempio di Luxor<br />
con un evento astronomico. Un altro esempio significativo è quello dei<br />
templi a Medinet-Habu e della cappella di Iside a Dendera. Questi edifici<br />
sono allineati con il sorgere eliaco di Sirio nel 54 a.C., tuttavia la cappella<br />
fu eretta sulle fondamenta di un edificio preesistente di epoca ramesside<br />
il cui asse era allineato al medesimo evento astronomico circa 1.250 anni<br />
prima e perciò fu inclinato di circa 2,5 gradi. Tra il 4.000 a.C. e il 2.000 a.C.<br />
il punto vernale, cioè il punto di incrocio tra eclittica ed equatore celeste,<br />
e dove il Sole si trova all’equinozio di primavera, era situato all’interno<br />
della costellazione del Toro. Dal momento che il sorgere del Sole nel punto<br />
cardinale est all’alba del giorno dell’equinozio di primavera era particolarmente<br />
significativo in Egitto e carico di significati nel mondo agricolo,<br />
ecco che Iside viene spesso rappresentata con le corna del toro, simbolo<br />
di regalità al cui interno c’è il disco del Sole. Ma a causa del movimento<br />
di precessione il Toro perderà nel corso dei secoli il privilegio di ospitare<br />
il Sole all’equinozio di primavera e questo entrerà nella costellazione dell’Ariete.<br />
Questo fatto ci porta a considerare un’altra questione dai contorni<br />
non del tutto chiari: i culti di Mitra.<br />
Prima però riportiamo la posizione di Giorgio de Santillana (professore<br />
di storia della scienza al Massachusetts Institute of Technology) e di Hertha<br />
von Dechend (della Johann Wolfgang Goethe-Universität di Francoforte)<br />
espressa nel loro libro Hamlet’s Mill del 1969 [19]. Gli autori sostengono<br />
l’idea che tutte le civiltà arcaiche avessero scoperto la precessione<br />
molto presto e che questa costituisse la radice comune di molti, se di non<br />
tutti, i miti cosmologici esistenti al mondo. Questa tesi è stata sostanzialmente<br />
ignorata dalla comunità accademica, ma la mole di dati analizzati<br />
in Hamlet’s Mill è imponente e il lavoro è senz’altro pionieristico.<br />
Veniamo alla questione del Mitraismo. Mitra è una importante divinità<br />
dell’Induismo e della religione persiana. Il nome Mitra però è anche il nome<br />
di un dio ellenistico e romano, che fu adorato in una religione misterica<br />
dal I secolo a.C. al V secolo d.C. Non è chiaro quanto vi sia in comune fra<br />
questi due culti. Alla fine del XIX secolo il contenuto della religione mitraica<br />
dell’età imperiale fu ricostruito da Franz Cumont come una combinazione<br />
del culto sincretico del Mithra persiano con altre divinità persiane<br />
e probabilmente anatoliche [18]. Dopo un importante congresso tenutosi<br />
a Manchester del 1971, invece, gli studiosi si sono orientati a sottolineawww.nostronomics.com