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16Sabato 7 Settembre 2013 CorrieredellaSeraEsteriL’agenziaRivelazioniIl«NewYorkTimes»autoredelloscoopinsiemealbritannico«TheGuardian»CosìlospionaggioamericanoleggetuttelecomunicazionicriptateNonsolomaileconversazioni,maanchedatibancariemediciDALLA NOSTRA INVIATAIlcostoIl programma anti privacycosta agli Usa 250 milionidi dollari all’annoCome nascondersi in retePercentuali di adulti che prendono queste precauzionicancellare cookies e cronologiacancellare o modificare contenuti postati in passatoimpostare il proprio browser per disabilitare i cookiesnon usare siti dove viene richiestodi registrarsi con il proprio nomeusare email e username temporaneipostare commenti senza rivelare la propria identitàchiedere a qualcuno di rimuoverecontenuti che lo riguardanocercare di mascherare la propria identitàusare un computer pubblicoper navigare in modo anonimousare un nome falso o username irreperibilecriptare le proprie comunicazionidare informazioni sbagliate su di séFonte: Pew Research Center41%41%36%26%25%21%18%18%18%14%13%NEWYORK—«Ilprimobuconero sull’autostrada dell’informazione».Cosìgliattivistidigitalidefinivanonel1994il«clipperchip», un minuscolo dispositivo-fortementesponsorizzatodall’amministrazioneClinton-dainserireintuttiipcperfareinmodochelaNationalSecurityAgencyavessesempreuncanaled’accesso ai computer dei cittadini.Laprevisionedegliattivistisièrivelatagiusta:adistanzadiquasi venti anni, il progetto -solo apparentemente archiviatonel 1996 da Washington - è andatoavanti, trasformandosi inBullrun, oggi programma dipunta della Nsa. Grazie a Bullrun,l’agenzia e le sue omologhein Gran Bretagna, Canada,Australia e Nuova Zelanda sarebberoingradodileggeretuttii dati criptati delle comunicazionionline. Non si tratta solodi mail e conversazioni via chatma di «buona parte delle soluzionidi crittografia messe aguardiadeisistemibancariedelcommercio globale, e che proteggonodati sensibili come segretiindustrialieregistrimedicie che, in automatico, rendonosicure le corrispondenze elettroniche,le ricerche online, lechat e le telefonate degli americaniedialtricittadiniingiroperil mondo», scrive il New YorkTimes,autoredelloscoopinsiemealbritannicoThe GuardianealsitodigiornalismoinvestigativoProPublica. Le tre testatehanno avviato una serie di inchiestein collaborazionebasatesui documenti rilasciati da EdwardSnowden,l’exdipendentedella Cia in esilio in Russia. Siscopre così che le agenzie di sicurezzaguidate dall’americanaNsa avrebbero dunque messo apunto algoritmi, software e sistemicapacididecifraretuttelecomunicazioni,anchequelleritenutepiù sicure dagli utenti.Inoltre, la Nsa avrebbe fattopressione sui dirigenti delleprincipali aziende tecnologicheper far sì che inserissero ported’accesso, back door, nei softwareper la cifratura. Stando aidocumenti forniti da Snowden,l’Agenzia sarebbe in possessodellechiavicrittografichedinumerosiprodotti e servizi viaweb, nonché del programmapertrovarequellemancanti.Nelreportnonsifannomaiinomi delle aziende, ma precedentiarticolidelGuardianhannosvelato che la Nsa aveva accessoai dati pre-cifrati di Microsoft,compresi il servizio dicloud computing (le nuove informaticheper l’archiviazionedidati),lechatelemail.Sempreil Guardian ha rivelato chel’agenzia di sicurezza inglese,64%D’ARCOL’enteLaNationalSecurityAgency(Nsa)èl’organismogovernativoUsachesioccupadellasicurezzainambitonazionale.Monitorailterritoriostatunitenseperdifenderlodaeventualiattacchi,eproteggedatiemessaggidigovernoeambasciateLa «talpa»L’agenziaèstatatravoltanelgiugnoscorsonelloscandalo«Datagate»,sollevatodaEdwardSnowden(sopra, nellafoto),unexcollaboratoredell’intelligenceUsa.L’informaticohasvelatoalquotidianobritannico TheGuardiandocumentisegretidellaNsa:secondoleinformazionidiffuse,l’agenziaintercettavalecomunicazionidicittadiniegoverniintuttoilmondonell’ambitodelprogrammaspeciale«Prism».Ciriuscivagrazieallacollaborazionedicolossitelefoniciesocietàinternet.Traloro,Facebook,Google,MicrosofteSkypeGCHQ,eraallavorodaanniperrealizzare un sistema capace didecifrareidatidiMicrosoft,Google,Yahoo e Facebook. Non èuncasoseiduecolossi,Googlee Microsoft, hanno minacciatocausa al governo americano senon riceveranno l’autorizzazionea rivelare la natura dei rapporticonlaNsaeilavorisvolti.Il governo americano spenderebbequasi 250 milioni didollari all’anno sul programmache, oltre ad aver dato pochi risultatisecommisuratiaspeseerischi, ha contribuito a renderepiùvulnerabilelacomunicazionesuInternet.Inaltritermini,lagrande ditta di spionaggio governativouniversale con i suoisistemi di decodifica e decifraturadi algoritmi metterebbecontinuamente a rischio la privacydei cittadini. Nello specifico,la Nsa avrebbe deliberatamenteresomenosicuriiprotocollichesonodiventatileregoleinternazionali per la cifraturadei dati. Fortunatamente, è notiziadiquestigiornichel’InternetEngineeringTaskForce,unacomunità internazionale cheriunisce progettisti e sviluppatoriper promuovere gli standarddiInternet,stalavorandoaun piano per evitare il tracciamentodegliutentisulweb.Serena DannaIL COMMENTOdi Daniele Mancanelle Idee&Opinioni©RIPRODUZIONERISERVATALa causaIlmotorediricercarifiutailtentativodi«censura»Mosleyeilvideosadomaso«Googlemettaunfiltro»DAL NOSTRO CORRISPONDENTEPARIGI — Max Mosleyporta Google in tribunale.Nel 2008, quando il tabloidbritannico News of the Worlddiffuse le immagini del suoincontro sadomaso con cinqueprostitute, l’allora presidentedella Formula Uno rifiutòdi dimettersi e anzicontrattaccò, vincendo lecause contro il giornale diRupert Murdoch in GranBretagnaeFranciaeottenendooltre 100 mila euro di risarcimenti.Nonglièbastato:oggi Mosley pretende cheGooglecreiunfiltrospecialeper escludere automaticamentedai risultati delle ricercheisiticonlefotoeivideocheancoraloritraggonoin atteggiamenti poco presentabili.Nei giorni scorsi gli avvocatidel 73enne manager inglesehanno presentatodenuncenei tribunali diAmburgo, in Germania,e Parigi,perché giudicanoche Google nonfaccia abbastanzaper bloccare immagini giàdichiarate illegali da più diunacorte.«Questoèuncasomolto importante, non soloper il mio cliente — diceTanja Irion, una dei legali diMosley —. In gioco c’è il dirittodituttiallaprivacyealladignità».I giudici tedeschi si pronuncerannoil 20 settembre,quellifrancesiil21ottobre.Ilegali di Mosley cercano dicavalcare un clima generaledigrandeattenzioneversolaprivacy degli individui, cheva dal dibattito in seno all’Unioneeuropea sul «dirittoall’oblio» all’allarme dell’opinionepubblica per laraccoltadatieleattivitàspionistichedimoltigoverni.Ma, nel caso specifico, gliIlcasoScandaloNel2008iltabloidinglese Newsof the WorldmiseinreteunvideosuunfestinoalucirosseconMaxMosley(foto in alto),l’allorapresidentedellaFia,laFederazioneinternazionaledell’automobile,organodigovernodellaFormulaUno.Nelfilmatodi5ore,un’orgiaricordavaviolenzedaLagernazista.MosleynonsidimisemafececausaalgiornalediMurdoch,ottenendounrisarcimentodioltre100milaeuroargomenti di Google sembranosolidi. In una nota diDaphne Keller, associate generalcounsel del colosso diMountain View, Google ricordadi avere «già rimossocentinaiadipaginesurichiestadiMr.Mosley»,ediessere«pronta a rimuoverne altre».Mosley però pretende la creazionedi un filtro che bloc-chiunavoltapertuttequalsi-asilinkpossaportareaquelleimmagine. «Sarebbe unostrumento di censura senzaprecedenti — ribatte Google—. Un insieme di parole oimmagini possono infrangerelaleggeinuncontesto,maessere lecite in un altro. Peresempio,ilfiltropotrebbefinirecol censurare le notizieriguardanti lo stesso processoMosley».Google vuole riservarsi ildiritto di decidere caso percaso,eribadiscedinonessere«la polizia di Internet». Lastrada verso un «algoritmoMosley»sembrainsalita.Stefano MontefioriStef_Montefiori©RIPRODUZIONERISERVATA

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