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18Sabato 7 Settembre 2013 Corriere della Sera#CronacheCagliari Avevano cancellato la loro performance sulle donneIl patto per uccidersidelle artiste in lottacontro il femminicidioUna si è salvata. In casa le lettere d’addioLa locandinaArte e impegnoSia la ragazza morta, SaraOnnis, che l’amica MichelaDelle Cave sono duegiovani artiste impegnatenel sociale e in particolarenella lotta al femminicidio.Entrambe sono molto notea Cagliari negli ambienticulturali. Delle Cave,adesso ricoverata inospedale in fin di vita, èanche una stimata pittriceIn scenaGiovedì sera, al Bastione diCagliari, doveva andare inscena la loro installazioneartistica «Donne a pezzi.Frammenti di un corpocome frammentidell’anima...», spettacolodenuncia contro la violenzasulle donne(nell’immagine la locandina).Ma sul capoluogo sardosi è abbattuto un violentoacquazzone che ha fattosaltare l'appuntamentoCAGLIARI — «Vogliamo farequalcosa che dia uno choc, cherimanga impresso nella testadella gente». Sara e Michela,amiche di vita e compagne d’arte,avevano lavorato tre mesi auna performance «forte» e giovedìsera dovevano presentare«Donne a pezzi», metafora sulfemminicidio: un manichino,fiocchi rossi simbolo di ferite esangue, pitture, immagini e poesie.Evento all’aperto, al BastioneSaint Remy, annullato pervento e pioggia. Ma Sara e Michelaavevano già deciso: lochoc vero non sarebbe stato nellospettacolo, ma dopo. Hannovagato nella notte in auto, sulsedile due bombole da campeggio:al mattino Sara ha aperto ilgas e si è avvicinata la cannulaSara e MichelaChiuse nell’auto hannorespirato gas da duebombole. Nei messaggiil racconto del loro disagioalla bocca. Le hanno trovate chine,riverse una sull’altra, quasiabbracciate. Sara già rigida, Michelaun filo di respiro (rianimatain ambulanza e salvata all’ospedale).È stato un «giallo», ma soltantoper qualche ora. Poi duelettere, lasciate sui tavoli a casa— contenuto secretato, fogliscritti a mano, fitti — spieganoil perché dei tormenti e della vogliadi farla finita: Sara Onnis,35 anni, ingegnere edile, MichelaDelle Cave, 27, artista (su Facebooksi definiva ricercatricenel corso di studi «Trovare sestessi»), tanta voglia di fare, diconogli amici, e di vivere, main un altro e diverso mondo.Michela, napoletana, era arrivataquasi per caso in Sardegna,«per amore mi sono trasferitaqui», sposata, viveva aQuartu Sant’Elena. Sara nata aSamassi, Medio Campidano,scuole e laurea a Cagliari, lavoroda professionista al Consorziodi bonifica della Sardegnameridionale. Conosciute quasiper caso, passione per l’arte sperimentale,subito amicizia e intesaforte. «Accordi distorti»,rock art, mostre d’avanguardia,anche una itinerante per la Sardegnacon opere «tattili», collettivadi pitture e sculture «cheprivilegiano non la vista, ma ilcontatto e il dialogo con le manidei fruitori». Rassegna organizzatacon l’Unione italiana ciechie il ricavato in beneficienza.Impegnate nel sociale (Dea Madre,scultura vivente, esposta aun’asta a favore di Duos, donneoperate al seno) e nelle battagliecivili per il riconoscimentodei diritti delle donne. Buoneletture, interessi culturali, amiciovunque. Per Sara anche unafugace parentesi politica, candidata(non eletta) alle comunali.AmicheA sinistra Sara Onnis, 35 annidi Quartu Sant’Elena, trovatamorta nell’auto satura di gassotto un cavalcavia tra laprovinciale e la statale.A destra, Michela Delle Cave,27 anni, artista napoletanama residente a Cagliari,sopravvissuta a quelloche sembra un tentativodi duplice suicidioAll’inizio dell’anno la decisionedi allestire un’installazioneartistica, per Michela è l’esordio.Tema il femminicidio: «Loscopo è scuotere l’animo dellospettatore stimolando una riflessionesu un tema inquietante».Ed ecco l’idea del manichinoinfiocchettato rosso, tagliatoa pezzi: «Frammenti del corpo— scrivono — come frammentidell’anima». La performanceè pronta in poche settimane.«Ci siamo ispirate a Dexter,la serie tv americana che asua volta ha attinto al romanzoLe mani di Dio e abbiamo aggiuntodel nostro». Tutto pronto,primo appuntamento per il7 settembre, poi anticipato agiovedì. Ma l’inquietudine diSara e Michela già da tempo tracimaanche sulle loro pagine Facebook.«In fondo il tempo è ilflusso dei numeri, del caso, dell’azzardodei gesti sullariflessività della testa... E tramille pensieri si continuaa vivere». «Lepersone particolarivengono compreseda particolari persone».E in un dialogoche sa di disincanto.«Lui: so amare.Lei: Non ci credo, dimostramelo».Poi qualcosa si èinfranto. Nubifragiosu Cagliari eniente performance.«Evento annullato,saluti e baci» è illaconico comunicatosu Facebook. Maqualche giorno primaSara aveva acquistatole bombole ele teneva nel bagagliaiodell’auto. La notte è trascorsaalla ricerca di un postoappartato, l’auto si ferma infinein una pietraia, il letto secco diun torrente sotto un grande viadotto.A mezza mattina una pattugliadi agenti forestali la vede,dentro ci sono due personeche si muovono, gli agenti pensanoa due innamorati e vannovia. Due ore dopo ritornano el’auto è ancora lì, le due figureimmobili. I forestali intuiscono,da un vetro subito infrantosi sprigiona l’odore intenso delgas. Sara ha ancora fra le ginocchiala bombola. Michela sembramorente. Ma all’ospedaleIl luogo L’auto dove è stata trovata mortaSara Onnis era in località Murtuacci, neipressi di Geremeas, località turistica aventi chilometri da Cagliari (Scordo/Ansa)riescono a rianimarla, si salverà.Un delitto-suicidio? «Nonc’è più nessun mistero» può direGiacinto Mattera, dirigentedi polizia. Il marito di Michela,rientrando a casa, ha trovatoquelle pagine fitte e sa tutto.Alberto Pinna© RIPRODUZIONE RISERVATALa denunciaSan Mango d’Aquino (Catanzaro)La polizia non paga l’affittoGorizia, il Comune fa causaFesta religiosa con cubistaLa delibera delle polemicheIl Comune contro un inquilino «abusivo». Ma in questo casochi non paga l’affitto è il Viminale. L’amministrazionecomunale di Gorizia ha deciso di agire in giudizio neiconfronti della Prefettura e del ministero dell’Interno per ilmancato pagamento del canone di locazione della caserma«Massarelli», stabile che dal 1982 ospita una parte degliuffici della Questura. La delibera che avvia la causa contro loStato è stata approvata ieri dalla giunta goriziana e chiede laconvalida e la successiva esecuzione dello sfratto per finitalocazione della caserma,La casermaPer l’uso dell’immobilel’amministrazionechiede allo Stato lacifra di 650 mila euro«occupata senza titolo dallaPolizia di Stato, nonché ilcompleto pagamentodell’indennità di occupazionenel frattempo maturata».Secondo quanto riportatonell’atto dell’esecutivo, ilrapporto locativo sarebbecessato il 31 maggio 2009: daquella data le parti non hanno raggiunto un’intesa. Nelmarzo scorso il Comune ha sottoscritto con la Prefettura unverbale di conciliazione, in base al quale il Viminale hadisposto l’accreditamento di 308 mila euro, accettate dalComune solo a titolo di acconto: all’appello, dunque,mancano somme per oltre 650 mila euro. «Spero che questaazione eclatante faccia riflettere il ministero sulla gravitàdella situazione e che si possa risolvere questa vicendakafkiana», ha dichiarato il sindaco, Ettore Romoli.IL BUONO DEL BIOLOGICODAL 1978Se non ci fosse il documento ufficiale del Comune si potrebbepensare di essere su «Scherzi a parte». Invece è tutto vero.Succede nel piccolo centro di San Mango d’Aquino (Catanzaro)dove nell’estate 2010 l’amministrazione comunale guidatadall’allora sindaco Vincenzo Buoncore ha destinato mille europer una serata di intrattenimento con Angela Troina, 68 anni,«cubista di primo pelo», come la definisce l’attoamministrativo. Il provvedimento con il quale il Comunecatanzarese ha ingaggiato la signora, che in quei mesi avevafatto il suo esordio nellaL’ingaggioIl provvedimentofa riferimento allecelebrazioni relative allaMadonna della Budatrasmissione televisiva «Italia’sgot talent», si apre con unriferimento al «calendariodelle manifestazioni relativealla Madonna della Buda» econtinua con una serie diargomentazioni di caratterereligioso. Viene fuori, dunque,che alla base di questa sceltac’è il fatto che «le tradizionali celebrazioni religiose hanno dasempre suscitato interesse nei cittadini sammanghesi, attrattida un sentimento vivo, tramandato loro dai padri». E ancora:«Il popolo di San Mango vive, soffre, ama, acquisisce con durosacrificio la coscienza del lavoro, incamminandosi per le stradedel mondo». Il passaggio dal burocratese al grottesco,insomma, si consuma in poche righe. Quelle che servono agiustificare una delibera «sacra» per un evento profano.Antonio Ricchio© RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA

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