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Corriere della Sera Sabato 7 Settembre 2013Esteri 17SvoltaIconservatoridovrebberospuntarlasuilaburistidelpremieruscenteStoltenbergUna«MerkeldelNord»perguidarelaNorvegiaErnaSolbergfavoritaalleelezionidilunedìSempredipiùleleaderdonnenelmondoIncorsaErnaSolberg,52anni,da9leaderdelladestraliberalenorvegese,ribattezzata«Ernadiferro»(Ap)Il conto alla rovescia di Erna è cominciato.Se la buona stella che l’haaccompagnata dalla «città delle settemontagne» alla grande politicaterrà la rotta, dopodomani la ragazzadi Bergen si ritaglierà un postonella storia norvegese come secondadonna premier — la prima per ilpartito conservatore — ed entrerànel firmamento delle signore allaguida di Stati e governi dall’Europaalle Americhe.Scenari nazionali e percorsi biograficidiversi, dove s’intreccianoinvestiture di partito e storie da outsideraccomunate da un approcciopragmatico all’amministrazionedella cosa pubblica vissuta comebene comune da preservare e proteggeredalle turbolenze internazionali.Succede in Danimarca dove lasocialdemocratica Helle Thorning-Schmidt guida il governo dal 2011 oin Slovenia dove lo scorso marzo èstata eletta premier la brillante leaderdel centro-sinistra Alenka Bratusek.In Argentina con la «presidenta»Cristina Kirchner o in Brasiledove Dilma Rousseff valuta inqueste ore come gestire le tensioninate con Barack Obama in seguitoalle rivelazioni del Datagate. E dopoil primo presidente afro-americanogli Stati Uniti potrebbero esserepronti per la prima donna alla CasaBianca, Hillary Clinton candidatamolto probabile alle prossime elezioni.Ha sorriso contagioso e temprateutonica Erna Solberg, 52 anni, danove leader della destra liberalenorvegese, già soprannominata «laIlvotoAlle urneInorvegesisonochiamatialleurnelunedìprossimoperscegliereilnuovoParlamento,lo«Storting».LeelezioniparlamentariinNorvegiasisvolgonosempreunlunedìdisettembre,disolitoilsecondooilterzodelmese,comestabilitodalreSondaggiIlvotodilunedìprossimoèilprimodaitragiciattentatidiOsloeUtoyadelluglio2011compiutidaAndersBehringBreivik.SecondoisondaggisiinterromperàilcicloprogressistaduratoduemandatiguidatidaJensStoltenbergPoterealfemminileAngelaMerkelCancellieratedesca,59anniHelleThorning-Schmidtpremierdanese,46anniAlenkaBratusekPremierslovena,43anniEllenJohnsonSirleafPresidenteliberiana,74anniDilmaRousseffPresidentedelBrasile,65anniCristinaKirchnerPresidenteargentina,60anniCoalizioneLafavorita,ErnaSolberg,leaderdelPartitoconservatore,potrebbeformareungovernoconilPartitodelprogresso,formazionexenofobaincuiavevamilitatoBreivik.Sevincesse,sarebbelasecondadonnapremierdopolalaburistaGroHarlemBrundtlandMerkel scandinava». Stesso percorsodai margini geografici e politici alcuore della scena: dall’Ovest petroliferoErna, dall’Est comunista la tedescaAngela. Stessa dedizione al lavoroe inflessibilità: per la linea durascelta nei primi anni Duemila comeministro per le Politiche Regionali,Solberg si guadagnò l’appellativo di«Erna di ferro» (e come MargaretThatcher ha un debole per i tailleursgargianti). Soprattutto, prediconoi sondaggi, la lady norvegese si apprestaa ripetere l’impresa della leadercristiano-democratica che nel2005 tagliò al carismatico e popolareGerhard Schroeder la strada per ilterzo mandato consecutivo.Anche in Norvegia la coalizioneuscente guidata da Jens Stoltenbergnon ha fatto male. La crescita rallentama il Paese guarda la crisi da lontano,forte del tesoro petrolifero sulquale poggia un fondo sovrano di750 miliardi di dollari (il più grandedel mondo) e un sistema di welfareda primato. Stoltenberg è riuscito atenere unito il tessuto sociale dopole stragi di Anders Behring Breivikdel 22 luglio 2011 nelle quali perserola vita 77 persone. Tuttavia l’elettoratoè stanco del governo rossoverdee dopo due mandati è tempodi cambiare: il segreto della stabilitànorvegese è la continuità nell’alternanza.Ma si fa strada l’inquietudineper il futuro importata dal continentetormentato dalla crisi.Lo stesso fattore Utoya potrebbeaver giocato contro i laburisti, accusatidi non aver saputo garantire lasicurezza nel quartiere governativodi Oslo e sull’isola del campo estivodella Lega giovanile. Utoya ha iniettatoun veleno che è ancora in circolonell’anima ferita dellaN o r ve g i a . P r o p r i ol’estremista Partito delprogresso nel quale Breivikmilitò per un breveperiodo è considerato ilpiù probabile alleato deiconservatori in una coalizioneche potrebbecontare anche sull’appoggiodi altre due formazionipiù moderate. Coagulatointorno all’opposizione frontale ailaburisti, finora il centro-destra nonha chiarito programmi e rapporti diforza interni. Saranno da definire lemodalità dello sfruttamento petroliferoper i prossimi anni; resta unnodo l’immigrazione in una societànumericamente ridotta e culturalmentecoesa; si studiano interventiper ridurre le tasse, tagliare la spesa,snellire uno stato sociale che secondoi critici non ha convogliato conlungimiranza le risorse economichenei settori strategici come istruzionee sanità. Dovrà occuparsene Erna,sopravvissuta al declino deiconservatori che ha ripulito dell’immagineelitaria e riportato in augecon uno stile semplice e concreto.Le riconoscono di aver rivoluzionatoun partito impastoiato nella vecchiaretorica finanziaria incentratasulle virtù del privato e di aver individuatonuovi campi d’azione: primofra tutti, il sostegno ai settori industrialinon direttamente collegatial petrolio. «Dobbiamo puntare sull’innovazione»,ripete la figlia dell’autistadi bus che ama passeggiarenella sua Bergen e giocare a CandidCrash Saga su Facebook. I suoi lehanno già trovato un nuovo soprannome,Erna la stella.Maria Serena Natalemsnatale@corriere.it©RIPRODUZIONERISERVATAGermaniaMortol’ultimo«guardiano»diHitlerBERLINO — Rochus Misch,guardia del corpo di AdolfHitler e ultimo testimonedelle ore finali di vita delFührer, è morto ieri all’età di96 anni. Per tutta la vita Mischè stato «orgoglioso» deglianni passati con Hitler, chechiamava affettuosamente«capo». In un’intervista del2005, Misch definì il Führercome «un uomo decisamentenormale» e fece un accoratoresoconto degli ultimi giornidi Hitler e della moglie EvaBraun nel bunker di Berlinoin cui entrambi morirono.«Non era un bruto. Non eraun mostro. Non era unsuperuomo», disse Misch.Nato il 29 luglio del 1917 inun piccolo villaggio dell’AltaSlesia, Misch a 20 anni entrò afar parte nell’unitàLiebstandarte SS Adolf Hitler,divisione delle Schutzstaffelnfondata per essere una forzadi protezione personale delFührer. Nel 1940 venne sceltoper essere uno dei due soldatidelle SS che avrebbe fatto daguardia personale a Hitler.LasentenzaL’Olanda«responsabileperSrebrenica»L’AJA — Lo Stato olandese, enon le Nazioni Unite, furesponsabile della morte ditre musulmani bosniacidurante il massacro del 1995 aSrebrenica. Lo ha stabilito laCorte suprema olandese,pronunciandosi sul caso di treuomini ai quali i Caschi bludei Paesi Bassi negaronoprotezione. La sentenza aprela strada ad un risarcimento aiparenti delle vittime, che nehanno fatto richiesta fin dal2002. Altre richieste dirisarcimento potrebbero oragiungere all’Olanda da partedi familiari degli oltre 8 milauomini e ragazzi musulmaniche furono uccisi dalle forzeserbo bosniache guidate daRatko Mladic, in quella che fula più grave atrocità compiutain Europa dopo la Secondaguerra mondiale. I tre uominiuccisi erano un elettricista chelavorava nella base dei Caschiblu olandesi, oltre al padre eal fratello di un interpretedell’Onu. I loro familiari sisono abbracciati in lacrime almomento della sentenza.

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