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Corriere della Sera Sabato 7 Settembre 2013Cronache21Il caso Dalla Francia agli Usa, ormai è una moda l’imposta «paternalista»Tasse più alte sull’alcolper i fondi all’istruzioneMa i ministri si dividono sull’ipotesi della manovra✒PER FINANZIARE LA VIRTÙLO STATO DECIDEDI SFRUTTARE IL VIZIOdi FRANCESCO PICCOLOOrmai è una consuetudine: lo Stato,quando è in difficoltà sui conti, risolvela questione con uno scambioeconomico tra Bene e Male. Se sono inpericolo i fondi della scuola, per esempio, lasoluzione alla fine è quella delle accise sutabacco, alcol o giochi. Un ragionamentoquasi impeccabile, una versione piùfilosofica di Robin Hood: togliere al Male perdare al Bene. In fondo, dice lo Stato, a noiche ci siano i Vizi va bene, perché con quellici finanziamo le Virtù. La questione, però,come in tutte le faccende della vita, consistenel non esagerare. Infatti, in periodi di crisicome questa, la richiesta di imposta su benidi consumo cresce un pezzetto alla volta, e dicontinuo. E alla fine può produrre duecontroindicazioni. La prima: il fatto che ilVizio finanzi la Virtù in modo sempre piùevidente, ogni volta con un sacrificiomaggiore, può far sentire i Viziosi i veri eroidel nostro tempo. Se io non praticassi vizi,dice uno, non potreste vivere in una societàmigliore. E quindi in modo paradossale lasocietà diventa migliore quanti più vizi sipraticano. Lui fuma? Beve? È un benefattoredell’umanità. La conferma di questo statodelle cose, riguarda la seconda conseguenza:il sacrificio diventa sempre più alto — è suquesto che si basa lo Stato, sul senso dicolpa: tu sei disposto a pagare perché sai chestai sbagliando. Solo che in tempi di crisi(appunto) sono in difficoltà sia i virtuosi siai viziosi; i quali potrebbero in massasmetterla con i propri vizi perché nonpossono più permetterseli. In questo caso, loStato avrebbe ottenuto due risultati incontraddizione: diminuzione del Vizio, unrisultato al quale tenderebbe; ma diconseguenza una diminuzione delle Virtù,che erano finanziate dal Vizio. Quindi,probabilmente, la morale della favolasuggerirebbe di non mettere tutte le Virtùnelle mani dei Vizi. Perché alla lunga, ciò cheappare come la più grande furbata maiconcepita da essere umano, potrebberivelarsi un errore clamoroso. Legare ildestino delle Virtù a quello dei Vizi potrebbevoler dire che le prime potrebbero venirtrascinate dai secondi giù in fondo. E noirimarremmo senza welfare e senzatrasgressioni. E almeno uno dei due, ce lomeritiamo.© RIPRODUZIONE RISERVATAROMA — La tassa sul vizioo il vizio delle tasse? In attesadi trovare una risposta, l’elencodi quello che gli americanichiamano soft paternalism,paternalismo moderato, si allungaanche da noi. L’ultimaidea, almeno per il momento,è quella di aumentare le accisesull’alcol per trovare i soldida mettere nel decreto perla scuola che il Consiglio deiministri dovrebbe approvarelunedì. Il governo è diviso trafavorevoli e contrari. Non sisa ancora se gli euro necessariverranno proprio da birra eliquori, lasciando stare il vinoperché va bene il paternalism,ma siamo pur sempre ilprimo produttore al mondo.In ogni caso la proposta è sultavolo. A dimostrazione chequando lo Stato va a caccia dinuove entrate, c’è sempre piùspesso la tentazione di spostareil mirino dal contribuentesemplice al contribuente vizioso.Alcol, sigarette, slotmachine: una battaglia per lasalute pubblica, certo. Ma ancheun modo per far cassa subito,e senza troppe proteste,in un momento di ristrettezze.Le sigarette elettronichehanno resistito a vari assalti.Ma alla fine hanno ceduto pureloro: dal primo gennaioscatterà quell’addizionale del58,5% che secondo i produttoriucciderà un settore che avevaappena conosciuto il suoboom. In pratica è un inseguimento.Dopo aver aumentatoper anni le accise sui tabacchi,lo Stato stava incassandomeno proprio perché moltifumatori erano emigrati inmassa verso la nicotina elettronica,sostanzialmente taxfree. Da gennaio il fiscoriacciufferà anche quel milionee mezzo di convertiti, emagari qualcuno di loro torneràal tabacco tradizionale.Stato etico, e in qualche casodietetico. Il governo Montiaveva pensato a una tassa sullebibite gassate, come già fattoin Francia e in alcuni Statidegli Usa, dall’Arkansas allaVirginia. E sul modello dellecosiddette fat tax, le tasse suiciccioni, che vanno dall’impostasulle patatine in Ungheriaa quella sui dolci in Finlandia.Non è solo il frutto della58,5%l’aumentodell’addizionalesullesigaretteelettroniche.Così si rischiail ritornoal tabaccoclassico400milionisarebbe lasommaminimanecessariaper le misurepreviste neldecreto sullascuolaIl costo degli stili di vita sbagliatiI precedentiIl governo Monti aveva pensatoa un prelievo sulle bibite gassate,come già fatto in Francia e in alcuniStati degli Usa. L’Ungheria tartassai consumatori di patatine,la Finlandia quelli di dolcifantasia di chi deve far quadrarei conti pubblici, operazionesempre più difficile intempo di crisi. Ma una vera epropria moda internazionale.Tutti i governi del mondo sannoche aumentare le tassenon è mai popolare. Ma sannoanche che l’operazionepuò essere un po’ meno impopolarese ci si concentra suquei comportamenti che, atorto o a ragione, vengonoconsiderati vizi. Con buonapace dei tecnici e delle loroobiezioni: la tassa sui vizinon è equa né verticalmente,perché pesa più sui poveriche sui ricchi, né orizzontalmente,perché discrimina alcuniprodotti.Stesso discorso per i giochie le scommesse, un filoned’oro non solo per le aziendedel ramo ma anche per le cassepubbliche. E vero bancomatusato per finanziare gliinterventi di soccorso di ognisciagura nazionale. Di un aumentodelle tasse a loro caricosi era parlato anche percompensare la cancellazionedella prima rata dell’ Imu. Poiè finita in un altro modo, conl’accordo sulle vecchie multeche fa scendere da 2,5 miliardia 620 milioni di euro lasomma che devono pagare lesocietà che gestivano le slot.Ma il settore resta osservatospeciale, nel mirino ogni voltache si devono trovare le famosecoperture. In fondo ancheil più innocente dei vizi èstato tartassato. La stangataarriverà persino sulla pausacaffè, quella da Fantozzi, coni colleghi d’ufficio davanti allamacchinetta nel corridoio.Da gennaio l’Iva sui distributoriautomatici passerà dal 4al 10%. E il vizio meno innocente?Anche se a lungo inapplicata,la porno tax esiste inItalia dal 2002. Riguarda filmLe slot usateper fare cassaIl gioco d’azzardo potrebbeessere tassato per finanziare leemergenze ma intanto le multeper le società che gestivano leslot sono state dimezzateSale l’accisasull’alcolL’idea del governo è quella diaumentare le accise sull’alcolper trovare i soldi da metteresul decreto per la scuola chearriva in Consiglio dei ministriUna stangataper i fumatoriDal primo gennaio 2014scatterà una maxi addizionalesulle sigarette elettroniche, chenell’ultimo periodo avevanoconosciuto il loro boome video con «scene contenentiatti sessuali espliciti e nonsimulati». La pagano i produttori,il consumo per il momentoresta esentasse. Anzino. Era il 1997 quando vennealzata dal 10 al 20% l’Iva sulleriviste pornografiche. Non bastòla protesta del Codacons:«Basta. È’ una vera e propriatassa sulla masturbazione».Lorenzo Salvialsalvia@corriere.it© RIPRODUZIONE RISERVATAIl via il 16 settembreFissata la data di inizio dei lavoriper raddrizzare la Costa ConcordiaPrefettoIl capo dellaProtezione civile,Franco Gabrielli,guiderà ilrecupero dellaCosta ConcordiaGROSSETO — L’ora X per ilrecupero della Costa Concordia daieri ha una data: lunedì 16settembre. A partire da questogiorno, condizioni meteo-marinepermettendo, potrà iniziare lacolossale operazione, la prima almondo, di raddrizzamento delrelitto da 20 mesi adagiato sullescogliere dell’Isola del Giglio dopoil naufragio costato la vita a 32persone. La decisione è stata presaieri durante una riunione aldipartimento della Protezione civilea Roma. Il via libera definitivoarriverà entro la fine della prossimasettimana, «quando sarannoconsegnati tutti i certificati dicollaudo e completate le attivitàpropedeutiche alla rotazione»,come spiegano i tecnici deldipartimento guidato da FrancoGabrielli, e dunque da lunedì 16ogni giorno sarà buono per iniziarele operazioni. Il relitto, 298 metri dilunghezza e quasi 35 di larghezza,messo in sicurezza grazie a cavi diacciaio collegati a undici torri,dovrà essere riportato in posizioneverticale per consentire ilsuccessivo rimorchio nel porto dismantellamento (in lizza ci sonoPiombino e Palermo) perché nulladella nave sarà salvato. Ilparbuckling (il raddrizzamento)durerà dodici ore e avrà comeprotagonisti undici cassoni riempitid’acqua che, assieme a martinettiidraulici telecomandati, farannoruotare il relitto di 65 gradi per poifarlo appoggiare su una piattaformasubacquea. Una volta rimessa inasse, però, passeranno mesi primache la Concordia lasci il Giglio.Marco Gasperetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

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