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FuoriAsse #21

Officina della cultura

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“non-lavoro”. Con questa formula intendiamo<br />

riferirci alle rappresentazioni della<br />

società che hanno posto l’attenzione<br />

sulla globalizzazione, sulla crisi economica,<br />

sul precariato, sul mondo della<br />

finanza, sui cambiamenti nelle fabbriche,<br />

sul lavoro femminile, sul ruolo dei<br />

migranti. Si tratta quindi di un tema<br />

molto ampio, di cui, a partire da una<br />

riflessione sull’immaginario, abbiamo<br />

studiato le forme letterarie, le dinamiche<br />

editoriali, il legame con il cinema, il<br />

valore politico-culturale.<br />

Quali obiettivi sono stati raggiunti?<br />

Con la Summer School ci siamo posti<br />

due obiettivi, uno per l’immediato e uno<br />

di lungo termine. Il primo obiettivo era<br />

di inaugurare uno spazio di confronto<br />

su una materia che impone una certa<br />

cautela nelle interpretazioni, se non altro<br />

per la limitata distanza storica che ci<br />

separa dalla pubblicazione dei testi.<br />

Onestamente questo obiettivo ci spaventava<br />

un po’, anche per gli aspetti<br />

organizzativi, essendo la prima Summer<br />

School promossa dall’AIPI. La partecipazione<br />

attiva e convinta di così tanti studiosi<br />

dimostra che l’obiettivo è stato raggiunto,<br />

e in proposito vorrei ringraziare<br />

Carmen Van den Bergh e Claudia Conti<br />

per il loro fondamentale aiuto. Il secondo<br />

obiettivo era di iniziare a sviluppare<br />

una riflessione critica e sistematica sulla<br />

letteratura del non-lavoro, nella consapevolezza<br />

che gli sviluppi di questa<br />

ricerca sarebbero andati oltre l’arco<br />

temporale della Summer School.<br />

Quali sono gli elementi più significativi<br />

che avete individuato?<br />

Per prima cosa, abbiamo cercato di<br />

capire quale posizione fosse stata<br />

assunta dagli scrittori all’interno del<br />

FUOR ASSE 101<br />

campo culturale. Il paratesto di alcune<br />

opere, le copertine e le interviste, danno<br />

la sensazione di seguire precise strategie<br />

retoriche, come ha dimostrato il prof.<br />

Donnarumma in riferimento alla retorica<br />

generazionale, secondo cui un romanzo<br />

si incaricherebbe di raccontare<br />

la condizione di tutti i giovani precari, e<br />

a quella realista, per cui lo scrittore svelerebbe<br />

la verità alterata dai media.<br />

Queste strategie possono avere una<br />

connotazione politica, come nel caso<br />

dell’antiberlusconismo. Più in generale,<br />

si può verificare che la scelta del tema<br />

non è neutrale, poiché implica un posizionamento<br />

nel sistema culturale che<br />

tende a legittimare certi messaggi e a<br />

delegittimarne altri. Prendendo atto di<br />

questa situazione, si è cercato di proporre<br />

un insieme di metodologie efficaci<br />

per condurre le ricerche. Il prof. Zinato<br />

si è soffermato sulla dialettica tra servo<br />

e padrone, con riferimenti alle teorie di<br />

Girard e di Orlando. La continuità della<br />

dialettica, che aiuta a collegare questi<br />

testi alla tradizione letteraria del Novecento,<br />

permette di estendere il perimetro<br />

della riflessione letteraria ai campi<br />

della sociologia e del diritto, come ha<br />

evidenziato Tiziano Toracca. Inoltre è<br />

possibile ridiscutere i soggetti coinvolti<br />

nella dialettica stessa, assumendo per<br />

esempio la prospettiva delle donne lavoratrici.<br />

Allo stesso tempo, è emersa<br />

l’importanza della riflessione sulle forme,<br />

sui generi e sui canali del discorso<br />

sul lavoro. Il prof. Chirumbolo ha approfondito<br />

il legame tra cinema e letteratura<br />

con una lezione sui documentari<br />

dedicati al tema del lavoro. Il discorso<br />

sulle narrazioni trans-mediali ha permesso<br />

di riflettere sui modi della rappresentazione,<br />

confrontando da un lato<br />

il documentario con la satira e con la<br />

commedia grazie all’intervento di Maria<br />

Elena Alampi, e riflettendo, dall’altro,<br />

Redazione Diffusa

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