FuoriAsse #21
Officina della cultura
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prevedibile, fino a diventare noioso, perché<br />
troppo scoperto e ripetitivo. Funziona<br />
qui molto bene, perché i testi sono<br />
brevi e brevissimi, non raggiungono la<br />
lunghezza di una pagina. I lazzi e i frizzi<br />
di questo scrittore funzionano al meglio<br />
nella partitura. È una scrittura che calamita<br />
tutto, che vuole essere tutto: testo<br />
critico, saggio, narrazione, dove si<br />
accumulano pensieri, aneddoti, riflessioni<br />
critiche, sociologiche, con riferimenti<br />
continui, in un pirotecnico gioco<br />
di illuminazioni.<br />
E poi il ritmo. La scrittura di Arbasino<br />
è sincopata, cambia velocità, accelera,<br />
rallenta e poi accelera di nuovo. I ritmi<br />
sono necessari quando non c’è trama,<br />
tengono in piedi la partitura e l’interpunzione<br />
diventa, più che fondamentale,<br />
necessaria. Il ritmo è l’impalcatura<br />
di tutto. Adesso si dovrebbero rileggere<br />
ad alta voce i tre pezzi pubblicati. Si<br />
capiranno certe sottigliezze nascoste, la<br />
pagina si mostrerà in tutta la sua bellezza<br />
pirotecnica, e si dovrà applaudire alla<br />
bravura di questo scrittore. Inimitabile.<br />
Queste brevi riflessioni ci servono per<br />
entrare in un’altra opera di Arbasino.<br />
La misura di Arbasino è la brevità, abbiamo<br />
detto. Ritratti italiani è uno dei<br />
grandi libri dei primi vent’anni del Novecento<br />
e che ricuce due secoli. Lo scrittore<br />
fa i conti con la propria memoria, per<br />
un libro di amici che non ci sono più,<br />
una evocazione di fantasmi lontano dalla<br />
solita retorica biografica, agiografica e<br />
memoriale. Quello che leggiamo ora è la<br />
voce Alberto Moravia. Arbasino, nelle tre<br />
paginette dedicate allo scrittore romano,<br />
mostra il suo modo di comporre non più<br />
il paragrafo ma la pagina. C’insegna a<br />
comporre un pezzo originale, ma nello<br />
stesso tempo, ci racconta parecchio del<br />
suo modo di scrivere.<br />
© Chema Madoz<br />
FUOR ASSE<br />
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Guido Conti